SangiovanniNon appena Giulia esce dall'aula correndo via da me, senza perdere tempo mi alzo velocemente scostando il sacco a pelo nel quale mi trovo per raggiungerla e cercare di sistemare questa assurda situazione tra noi.
Subito l'idea che lei sia andata a dormire al fianco di quel cazzone di Matteo, Martino o come diavolo si chiama mi fa salire il sangue al cervello facendomi così aumentare ancora di più il passo per trovarla.Mentre cammino, la sua domanda continua a rimbombarmi nella testa facendomi anche maledire per non essere stato in grado di dirle cosa significhi per me.
E forse è proprio a causa del perché è un qualcosa a cui io non so rispondere che mi sono bloccato come un ghiacciolo, preso totalmente in contropiede.Non sono mai stato interessato ad avere relazioni o stronzate varie, ma allo stesso tempo non sono neppure disposto a veder lei implicata in qualcosa di simile con un altro. E non si tratta di gelosia la mia, io non provo nulla di simile, semplicemente non lo voglio e basta e non deve per forza esserci una spiegazione al riguardo.
Giulia è così genuina e speciale per qualunque ragazzo che sono sicuro al cento per cento che nessuno di quelli che vivono in questa città sia adatto per lei, neppure io, anzi soprattutto io.
E nonostante io sia consapevole che a starle continuamente vicino le farei solo del male, eccomi qui ancora una volta ad inseguirla come un fottuto cagnolino pur di non farla dormire con un altro.Che patetico del cazzo.
Raggiunto il pian terreno subito la riconosco seduta per terra con le ginocchia vicino al petto, mentre con il telefono in mano sembra stia cercando di contattare qualcuno, forse la sua amica pazza.
«i riscaldamenti sono spenti, sarà una notte
molto difficile per te da affrontare senza
coperte» esclamo nascondendo un sorriso divertito quando la vedo saltare dalla paura al suono della mia voce.Subito lo sguardo di Giulia mi fulmina, facendomi ridacchiare per il suo atteggiamento duro, provocandomi anche una strana eccitazione nel vederla così arrabbiata e indispettita.
Merda è ancora più bella.
Maledetto succhiotto e maledetta Martina, se non fosse stata per sta cazzata a quest'ora probabilmente staremmo già dormendo o magari, me la starei ancora baciando.
«che vuoi?» domanda dopo alcuni secondi di silenzio, per poi sbuffare alzando gli occhi al cielo.
«stare con te» rispondo immediatamente cercando di restare serio senza scoppiare a ridere nel vederla così rigida.
«beh io ho sonno»
«e allora vieni a dormire»
«non voglio dormire con te»
«e vorresti dormire con quel coglione quindi?»
«Mattia. Il suo nome è Mattia»
«non è importante»
«non dormirò con te Sangio. È inutile che insisti, chiedi a Martina se vuole farti compagnia»
«ti ho già detto che non me ne frega nulla di lei e questo succhiotto non ho nemmeno la più pallida idea di quando me l'abbia fatto. Forse ero un po' brillo, prima con i ragazzi ho bevuto alcune birre»
«non mi importa» afferma duramente alzandosi da terra per dirigersi verso il bagno.
«smettila di fare la stronza» esclamo poi afferrandola per la vita fermandola così dal suo tentativo di fuga.
«lasciami Damian»
«siamo passati al cognome adesso?»
«ti ho detto di lasciarmi mannaggia!»
«come te lo devo dire che non mi interessa nulla di quella lì?»
«e come te lo devi dire che a me non frega nulla di te e di lei?»
«bugiarda» sussurro avvicinandomi al suo orecchio, vedendola subito rabbrividire al mio tocco.
«sei uno str...»
«e gelosa» aggiungo interrompendola, appoggiando le mani sul suo ventre piatto.
«e di cosa? Di te?»
«che vuoi da me Giulia?»
«no, tu cosa vuoi da me?» domanda ad alta voce rigirandosi fra le mie braccia solo per potermi puntare un dito contro.
«non lo so»
«beh io invece si. Lasciami in pace!» urla con un'espressione stanca in viso, staccando poi le mie mani dai suoi fianchi, scomparendo dietro alla porta del bagno lasciandomi così ancora una volta a fissarla inerme e soprattutto arrabbiato con me stesso per la confusione che ho in testa.Il giorno seguente dopo essermi svegliato con la schiena a pezzi e con un piede di Deddy vicino al viso, mi sollevo mettendomi seduto e subito incontro gli occhi di Tancredi che mezzo assonnato si porta una sigaretta alle labbra.
«che ore sono?» domando a bassa voce provando a non dar fastidio all'altro nostro amico che ancora dorme beato senza pensieri.
«le otto»
«l'occupazione sta andando avanti?»
«dicono che la preside stia tornando dal suo viaggetto. Quindi secondo me salterà tutto tra pochissime ore»
«forse conviene andarcene prima di finire nei guai»
«già lo stavo pensando pure io»
«beh allora svegliamo il coglione e torniamocene a casa»Una volta recuperate le nostre cose e con lo zaino in spalla ci dirigiamo verso l'uscita per scappare via, quando i ricordi della sera prima si impossessano di me portandomi a cercare con lo sguardo Giulia tra la folla di persone, che ancora sdraiate per terra, sembra fregarsene di quello che accadrà a breve.
Preoccupato per le conseguenze che potrebbe avere, dico ai ragazzi di iniziare a salire in macchina mentre velocemente scorgendo Chiara, la sua amica, la raggiungo per scoprire dove si trova quella bambolina che mi sta facendo impazzire e ridurre in un sottone del cazzo.
«ciao» esclamo vedendo poi la biondina portarsi una mano al petto a causa dello spavento.
«ciao» mormora lei distogliendo lo sguardo dal mio prendendo dallo zaino una barretta al cioccolato per mangiarsela.
«dov'è Giulia?»
«perché?»
«non puoi rispondere alla mia domanda e basta?»
«è andata via ieri sera»
«quando?»
«dopo che l'hai fatta incazzare Damian! Sono venuti i suoi a prenderla ed è tornata a casa»
«ah okay»
«la smetterai mai?»
«di far cosa?»
«di illuderla e farla soffrire»
«non era mia intenzione»
«beh l'hai fatto. Lei non merita questo» afferma alzando poi il mento con fare superiore, prima di voltarsi e lasciarmi lì come uno scemo.Ha ragione.
Devo smettere di ferirla, Giulia è una ragazza molto forte, ma fragile allo stesso tempo e sicuramente i miei modi da cazzone non faranno altro che deluderla.
Forse farmi odiare è la miglior soluzione per
farle capire che uno come me, non merita la
gentilezza e la dolcezza di una come lei e che tra noi non potrà mai esserci nulla.«se ti scusi sono certa che tutto si risolverà. Giulia ci tiene davvero a te» afferma ad un tratto Serena, sbucando da dietro l'angolo passandomi un bicchierino con dentro del caffè.
«sono io che non so cosa voglio» rispondo dopo aver bevuto, scoccandole un'occhiataccia.
«secondo me stai solo mentendo a te stesso»
«e tu che ne sai?»
«un pochino ti conosco e so come sei fatto. Con nessun prima d'ora ti sei mai comportato così»
«non sai un cazzo Serena. Hai smesso di saperlo nel momento in cui hai lasciato il mio migliore amico»
«sono partita per Parigi per sei mesi, cosa dovevo fare?»
«beh Tancredi avrebbe sofferto meno se tu non te ne fossi andata»
«era uno stage di danza e lui l'ha sempre saputo che per me quella veniva prima di qualunque cosa»
«si beh ma l'hai comunque abbandonato nel momento peggiore della sua vita. Sua madre stava morendo cazzo!»
«lo so e me ne pento ogni giorno, ma il passato non lo posso cambiare. Però tu puoi non commettere il mio stesso errore»
«e cioè?»
«puoi non buttare all'aria i sentimenti che provi solo per paura, perché poi potrebbe essere troppo tardi...»
«cosa intendi?»
«che Giulia è speciale e quello che senti per lei non devi ignorarlo perché se lo facessi qualcun'altro se ne potrebbe approfittare»
«di chi parli?»
«beh Raffaele ci prova da un mese ormai e ieri Mattia si è interessato a lei e da quel che so le ha anche scritto su Instagram. Se continui a comportarti da stronzo perderai la tua Giulia»
«che cazzo vuole quel ragazzino?»
«quello che tu ti ostini ad ignorare e rifiutare e comunque non hai smentito...»
«su cosa?»
«sul fatto che Giulia è tua»
«vaffanculo Serena! Lasciami in pace» sbotto per poi allontanarmi da lei e da tutte queste parole che non fanno altro che mandarmi ancora più in confusione, raggiungendo così i ragazzi che mi stanno già aspettando in macchina da diversi minuti, sfrecciando poi via, prima che l'auto della preside parcheggi davanti a scuola per interrompere questa fottuta occupazione.✨✨✨✨✨
Ciaoooo scusate il ritardo ma sono al mare... credevo sarei riuscita ad aggiornare questa mattina presto, prima di salire sull'aereo e invece ho dovuto correre da un gate all'altro 🙊
Cooomunque spero vi piaccia questo capitolo e come sempre fatemi sapere cosa ne pensate.
Non so quando aggiornerò perché appunto sono via.
Perciò ci vediamo spero presto!
- fede 💕
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Mi mandi in cortocircuito
RomanceGiovanni Pietro Damian è da sempre considerato un ragazzo dal quale stare lontani. Non è mai stato controllato, tuttavia l'aggressività che ha liberato dopo quello che è successo, è aumentata spaventosamente, a tal punto, da essere considerato un v...