" Ciao tesoro mio.... Quanto sei bella" le sussurrava una voce femminile mentre l'accarezzava.
Era una voce melodiosa, calda e... famigliare.
" Hai proprio ragione, abbiamo fatto un'ottimo lavoro" si aggiunse una voce maschile avvicinandosi.
Anche quella era una voce bella, molto calma ed estremamente famigliare.
" Ha i tuoi capelli! Una piccola te!" Aggiunse.
" Speriamo non sia proprio come me, una me basta e avanza" rise la donna.
" Ciao piccola Haruka, mio piccolo fiore" continuò la voce maschile prendendole la mano.
" Un piccolo bocciolo che diventerà un splendido fiore" ribadì la donna accarezzandole il viso.
" È il nome che gli si addice proprio: Haruka -"
Un brusco suono risvegliò Haruka dalla sua veglia. Preparò immediatamente i Kunai e si nascose. Era da anni che lo faceva, nascondersi. Non aveva ancora capito perché, ma all'età di soli 15 anni si ritrovava da sola a pararsi il culo ogni due per tre. Non sapeva niente della sua infanzia, alcune volte sognava le voci dei suoi " genitori", riusciva a sentire le sensazioni, ma non era sicura fossero loro, magari erano solo frutto della sua immaginazione. Ricordava solamente che dall'età di 5 anni veniva sottoposta a orribili allenamenti per sviluppare meglio le sue doti in battaglia e abilità. Non ricordava il suo clan, o almeno da che villaggio provenisse. Da quell'età era stata addestrata ad uccidere senza pietà, a non provare dolore e soprattutto a non piangere. Ogni volta che piangeva le veniva data una frustata, talmente forte da farla urlare e prenderne altre. Era riuscita a scappare da quel viscido luogo da poche settimane e aveva il terrore di essere ritrovata, poiché le conseguenze sarebbero state terribili, se non letali.
" Fermi" disse una voce maschile, sembrava quella di un ragazzo giovane. Era profonda,a non tanto da essere quella di un uomo. Era molto vicino a lei, ma dubitava l'avesse vista.
" Questo luogo non mi convince" continuò.
Ok, se doveva lottare lo avrebbe fatto bene.
" Rilevo del chakra, anche se impercettibile è abbastanza potente" disse qualcun'altro.
Ok, era ora.
Lanciò una bomba fumogena creata i giorni precedenti per distrarre gl'intrusi mentre gli attaccava uno ad uno velocemente. La velocità era tutto in queste situazioni.
" MA CHE" urlò uno.
" Mantenete la calma e concentratevi" disse la voce silenziando tutti.
" AHHH " si sentì urlare e poi un tonfo.
Uno, due, tre, quattro tonfi. Haruka si muoveva silenziosamente e velocemente, proprio come le era stato imposto negli allenamenti, sempre se allenamenti potevano essere chiamati.
A breve si ritrovò un ragazzo dai capelli argentati in posizione di difesa che scrutava la zona.
Tutti i compagni di quest'ultimo erano a terra. Ovviamente non gli aveva uccisi, solamente storditi.
" Chi sei?" Chiese lei.
" Sono Il ninja copiatore, piuttosto chi sei tu?" Il ragazzo non aveva mai visto una velocità simile, solo una persona era capace di eguagliarla... Inoltre quei capelli rossi...no, era impossibile.
" Voglio il vero nome" ribadì lei.
" Kakashi Hatake , del villaggio della foglia"
La ragazza si fermò un secondo, era la sua possibilità di protezione, ma era un'arma a doppio taglio. Facendo parte di un villaggio, il ragazzo avrebbe potuto condurla dal suo superiore, al quale avrebbe potuto chiedere protezione in cambio di lealtà.
Doveva giocarsela bene con l'astuzia.
" Va bene Hatake, portami al tuo villaggio, voglio parlare con il tuo superiore."
Cercò di essere il più fredda e seria possibile.
Era rischioso? Sì.
Aveva altra scelta? Ovvio, poteva rischiare di essere ricattutata e torturata, quindi no, non poteva permetterselo.
" Perché mai dovrei?" Chiese il ninja copiatore ghignando.
Haruka si mise sull'attenti. Sorrise al ninja. Era abile, niente da dire, ottimo gioco di squadra, ma lei non era tanto stupida.
Mise K.O il compagno dell'Hatake e con velocità impressionante blocco quest'ultimo.
" Se non vuoi che vi uccida tutti portatemi con voi. Vi avverto, un passo falso e siete morti, tutti morti"
Il ragazzo dei capelli argentati era frustato, ma anche impressionato.
Come faceva una ragazza così giovane ad avere un livello da Ambu?
Aveva due opzioni: accettare e portarla al villaggio oppure cercare di combattere.
Guardò i compagni: se era riuscita a fare una cosa del genere senza sforzarsi, chissà cosa avrebbe fatto se si fosse trovata in una situazione seria.
Guardò bene la situazione e iniziò ad esaminare il da farsi.
Alla fine giunse ad un'unica conclusione: accettare era la scelta migliore.
" Va bene, accetto" disse guardando gli occhi verdi di lei.
" Perfetto, allora aspettiamo che i tuoi compagni si riprendano e possiamo incamminarci" disse lei facendo un lieve sorriso di vittoria.
Ora non rimaneva che giocarsela piano piano. Sicuramente per loro era una minaccia, quindi doveva stare attenta a come si muoveva. Un passo falso le sarebbe stato letale.
L'Hatake annuì. Quella ragazza era forte, troppo per essere un ninja comune. Lui era un prodigio, ma lei lo superava. Era impossibile che fosse solo una pellegrina.
" Perfetto, si sono ripresi tutti, andiamo" disse risvegliandolo dai propri pensieri.
Iniziarono ad incamminarsi e tutti erano sull'attenti, era pur sempre un pericolo.
" Tranquilli, io non farò niente a voi se voi non farete niente a me." Disse con nonchalance.
Tutti rimasero stupefatti, sembrava aver letto le loro menti. Kakashi iniziò a riflettere: se fosse riuscito a renderla un'alleata sarebbe stata una grande protezione e conquista per il villaggio.
Il viaggio era lungo, le domande tante, ma più di ogni altra cosa nella mente di Kakashi vagava una domanda comune a tutti: chi era lei? Come faceva ad essere così forte? Era una minaccia o una nuova alleata?
La risposta era nelle mani della Rossa, che a quanto pare aveva solo un'obiettivo: raggiungere il villaggio.- Spazio dell'autrice-
SALVEEE, sono tornata con una nuova Kakashi x reader.
Spero vi piaccia l'inizio di quest'avventura!
Come promesso a Wanda_Maximoff_Simp l'ho taggata all'inizio della storia.
Detto ciò, ciaoooo!
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La figlia perduta
Fanfiction[ COMPLETATA] Tutti conosciamo la storia d'amore di Minato e Kushina, un'amore che sconfigge pure la più grande delle peripezie: la morte. Ammettiamolo: tutti appena venuti a conoscenza del loro passato abbiamo sognato di trovare un'amore così puro...