Haruka si risvegliò poco dopo. Vide che Kakashi la stava tenendo tra le sue gambe mente le accarezzava i lunghi capelli rossi.
Eppure lei non ricordava niente, non ricordava nemmeno di essere arrivata in quella caverna. Ricordava solamente l'incubo e lo scontro, poi niente.
" Ti sei svegliata" le disse chiudendo l'occhio.
" Già...." Disse alzandosi lentamente, peccato che sentisse che tutto intorno a lei si stava muovendo.
" Vacci piano, il veleno è stato appena tolto dalla circolazione" disse lui sorreggendola.
" Veleno?" Chiese lei stupita.
" N-non ricordi?" Chiese lui.
Lei annuì, ma ora era molto curiosa.
L'Hatake divenne serio, allora era veramente ciò che pensava.
" Haruka, hai mai fatto del male a qualcuno non ricordando però di averlo fatto?" Il ninja andò dritto al punto.
( Con che tatto oserei dire, OKOK, continuo)
Haruka in quel momento capì, era successo ciò che non voleva che succedesse.
" I-io..." Non riusciva a parlare, ma il suo corpo dava la risposta per lei.
Tremava e le lacrime le irrigavano incessantemente le guance.
Kakashi si fiondò da lei e l'abbracciò.
" È-è come se qualcosa prendesse possesso del mio corpo quando sono arrabbiata" disse lei.
" Penso di sapere cosa sia, ma dobbiamo dirla al terzo" disse lui continuando a giocare con una ciocca dei suoi capelli.
" NO" disse lei alzandosi di scatto e barcollando.
" NON DIREMO NIENTE, TI RENDI CONTO CHE POTREBBE CACCIARMI!" continuò in preda agli spasmi.
" INVECE DOBBIAMO!" disse l'Hatake alzando la voce.
Haruka gli lanciò uno sguardo glaciale.
" Se provi a dirlo giuro sul mio onore che me ne vado" disse lei con voce fredda e tagliente.
Kakashi non ci vide più dalla rabbia.
" SEI SOLO UN'EGOISTA! PENSI SOLO A TE CHE AGLI ALTRI! TI RENDI CONTO CHE IL NOVECODE CHE TIENI NEL TUO CORPO POTREBBE UCCIDERCI TUTTI?!" le urlò pieno di rabbia.
Quelle parole la ferivano, e molto.
Non sapeva di essere in possesso del novecode dentro di lei, ma questo spiegava molte cose.
Si allontanò lentamente dall'Hatake, che non osava staccare lo sguardo da lei.
In men che non si dica Haruka uscì dalla grotta. Iniziò a correre il più velocemente possibile.
Kakashi la rincorse, ma fu tutto inutile, non aveva lasciato tracce. Con quella tempesta non riusciva a vedere nemmeno dove stesse andando.
" HARUKA, HARUKA TI PREGO TORNA INDIETRO" gridò con tutta la voce che aveva.
Ma lei non tornò. Continuava a correre nonostante il suo corpo stesse cedendo. Non poteva permettere che quelli dell'organizzazione la trovassero e inoltre non poteva permettere che l'Hokage sapesse questo segreto.
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Passarono giorni e Kakashi non riusciva a trovare Haruka. Si sentiva terribilmente in colpa per averla attaccata. Aveva riferito all'Hokage tutto e quest'ultimo lo aveva intimato di trovare la ragazza.
D'altro canto Haruka era già tornata al villaggio e, senza farsi vedere, aveva già preparato un borsone con le sue cose.
Mentre stava per andarsene sentì una presa.
" Non andartene" disse Naruto con le lacrime agli occhi.
Ad Haruka le si strinse il cuore a vederlo in quelle condizioni per colpa sua.
" Naruto, tornerò, te lo prometto, ma fino ad allora dovrai essere forte, ok?" Disse lei abbracciandolo con le lacrime agli occhi.
" Va bene sorellona" disse lui mentre si asciugava le lacrime.
" Ti voglio bene" continuò poi.
" Io di più" gli disse lei baciandogli la fronte e andandosene.
Mancava poco alle porte del villaggio, ma qualcosa le bloccò la strada.
" Prendetela" disse la voce del terzo.
Haruka iniziò a correre come un lampo, non poteva essere catturata.
Proprio davanti alle porte del villaggio venne fermata da qualcosa, meglio dire qualcuno, che la strinse a sé.
" Ottimo lavoro Hatake, portatela nelle prigioni" disse l'Hokage.
" LASCIATEMI" gridò lei.
" Mi dispiace " le disse Kakashi stordendola.
La prese a mo di sposa e la portò nelle prigioni, consapevole di aver fatto l'errore più grande della sua vita.
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Haruka si risvegliò e la prima cosa che percepì fu il freddo.
" Bene, ti sei svegliata" le disse la voce del terzo mentre si avvicinava.
" Cosa volete da me?" Chiese lei con voce tagliente e fredda.
" Sapere come fai ad essere la forza portante del novecode" disse quasi ovvio il terzo.
" Non ne ho idea" disse lei sincera.
" Non ci credo, chiamate Inoichi" disse l'Hokage.
Inoichi entrò nella stanza e si inchinò davanti alla figura del terzo.
" Leggile la mente" disse secco.
" Ma così rischia di -" si aggiunse Kakashi contrariato.
" Hatake, non ho chiesto la tua opinione" disse gelido il terzo.
" Certo signore" disse Inoichi entrando nella mente di Haruka.
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" Ciao tesoro mio.... Quanto sei bella" le sussurrava una voce femminile mentre l'accarezzava.
Era una voce melodiosa, calda e... famigliare.
" Hai proprio ragione, abbiamo fatto un'ottimo lavoro" si aggiunse una voce maschile avvicinandosi.
Anche quella era una voce bella, molto calma ed estremamente famigliare.
" Ha i tuoi capelli! Una piccola te!" Aggiunse.
" Speriamo non sia proprio come me, una me basta e avanza" rise la donna.
" Ciao piccola Haruka, mio piccolo fiore" continuò la voce maschile prendendole la mano.
" Un piccolo bocciolo che diventerà un splendido fiore" ribadì la donna accarezzandole il viso.
" È il nome che gli si addice proprio: Haruka -"
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" Tesoro, io e papà ti vogliamo bene, tanto bene"
" Ma se la tieni braccio sempre te!"
" STA ZITTO O NIENTE CENA PER TE"
" SCHERZAVO TESORO, SCHERZAVO"
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" MA È STRAORDINARIO, HA LA MIA VELOCITÀ, BRAVA PRINCIPESSA!"
" HEY, NON LA MONOPOLIZZARE!"
" TU LA MONOPOLIZZI SEMPRE!"
" NIENTE CENA PER TE!"
"Tesoro no, mi dispiace "
" Non mi importa, vieni amore di mamma"
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" NO, NON POSSIAMO FARLO, VIVRÀ NELLA PAURA PER SEMPRE"
" È l'unica soluzione, non possiamo rischiare "
" Mamma? Papà? Che succede?"
" Nulla tesoro, nulla" disse la donna stringendola.
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" MAMMA, AIUTO, AIUTO" cercò di divincolarsi dalla presa dell'uomo, ma niente, non ci riusciva.
Le arrivò uno schiaffo molto potente.
" sta zitta bambina,oppure per te finisce male, molto male"
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" AHHHHHH" gridò cadendo sul pavimento gelido.
" Aumenta il ritmo, sono sicuro che possa fare di più" ordinò una voce
" Ma signore, se aumenta potrebbe colassa-" cercò di farlo ragionare un'altro.
" Non mi importa, deve imparare ad uccidere senza rimpianti"
Un'altra frustrata, altro dolore.
--------" Ho detto che non devi piangere!" Le gridò un uomo.
" I-io...non ce la faccio..." Disse con un filo di voce.
" NON CE LA FAI?! TI FACCIO VEDERE IMMEDIATAMENTE COME CE LA FAI" le disse l'essere avvicinandosi a lei con uno strano affare.
All'improvviso le infilò un ago nel braccio e accese un'interrutore, dandole una scossa. Iniziò a sentire la rabbia aumentare e prendere possesso di lei, poi vuoto, sentì solo un grido, un grido che pareva dirle solo una cosa: morte.
Si rannicchiò su sé stessa, si sentiva sporca, lei era un mostro.-----------
" S-SEI UN MOSTRO" le gridò un uomo ferito molto gravemente.
" I-io..." Cercò di giustificarsi la ragazza.
" Vieni con me" le disse sadico un altro uomo.
La portò in una stanza, dove la torturò per ore, senza mai fermarsi fino a quando non svenne.
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Le scese una lacrima, stavano guardando tutti i suoi ricordi, dai più belli a quelli più orribili senza permesso, come se lei non valesse niente.
Inoichi rimase scioccato da ciò che vide, la ragazza aveva patito le pene dell'inferno. Una cosa che non lo convinceva era il fatto che non ricordasse la faccia dei genitori....come se qualcuno fosse entrato nella sua mente e avesse cancellato apposta quei dettagli.
" Bene, ottimo lavoro Inoichi" si complimentò l'Hokage.
Kakashi si avvicinò ad Haruka vedendola guardare il vuoto. Mentre si avvicinava a lei Haruka svenne, non ne poteva più, preferiva morire che riprovare quel dolore: il dolore di essere abbandonati e traditi.
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La figlia perduta
أدب الهواة[ COMPLETATA] Tutti conosciamo la storia d'amore di Minato e Kushina, un'amore che sconfigge pure la più grande delle peripezie: la morte. Ammettiamolo: tutti appena venuti a conoscenza del loro passato abbiamo sognato di trovare un'amore così puro...