Capitolo 53

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~due settimane dopo~

Il gran giorno era giunto: Kakashi stava per diventare il nuovo Hokage.
Io mi trovavo vicino a Kurenai e Asuma, che si alternavano nel tenere la piccola Mirai.
Era così tenera....era il mix perfetto dei suoi genitori!
Grandi occhi rossi come Kurenai, ma capelli e carnagione identici a quelli di Asuma.
Per quanto riguarda i lineamenti per ora era in mix, si vedrà in futuro se avrà i lineamenti della madre o del padre.
Guardai Kakashi salutare timidamente la folla e scoppiai a ridere.
" Mamma, che succede?" Mi chiese Natsu, che in quel momento era tra le braccia di Jiraiya.
" Niente tesoro, niente" dissi incontrando il suo guardo.
Era cresciuto, eccome se lo era: aveva i lineamenti di Kakashi e i suoi capelli, ma aveva ereditato gli occhi da me...
Chissà se.
Una mano si poggiò sulla mia spalla e mi girai nella sua direzione.
Vidi Obito sorridermi e ricambia il sorriso.
" Sono felice che sia diventato lui Hokage" mi disse ponendosi vicino a me e salutando l'amico con la mano.
" Anch'io. Pensa che da quello che ho scoperto la decisione era tra me e lui" dissi storcendo il naso.
Sono felice che abbiano scelto lui.
" Ah" fu l'unica cosa che disse.
Natsu poi lo vide e iniziò a salutarlo.
" Ciao Zio Obito! " Disse con un sorrisone.
" Ciao Campione!" Disse Obito prendendolo in braccio.
Jiraiya mi pose una mano sulle spalle e iniziammo a conversare, fin quando non ebbi un malore.
" Jiraiya-sensei, non mi sento tanto...." Mi stavo trattenendo dal vomitare.
Jiraiya intuì il mio bisogno e si fece largo tra la folla.
Riuscì a scappare e rifugiarmi dietro un cespuglio, dove iniziai a riversare l'anima.
Jiraiya per tutto il tempo mi teneva per i capelli, ormai molto più lunghi di quanto ricordasse.
Una volta che finii mi posai sul tronco della quercia, dove mi presi dei minuti per ristabilizzarmi.
" Stai bene Haruka?" Mi chiese Jiraiya mentre con l'arte medica mi davo un po' di sollievo.
" Ora sì" dissi alzandomi e sorridendo.
" Dovresti andare da Tsuande a farti delle analisi" disse duro.
Io annuì e insieme ci recammo da Obito, che mi fissava con sguardo interrogativo.
" Sto bene" mimai con le labbra.
Lui annuì e Natsu volette essere preso in braccio.
Mi abbassai e dandogli un bacio sulla fronte lo presi in braccio.
Finita la cerimonia mi allontanai con il mio bambino.
"Vuoi andare da papà?" Chiesi conoscendo già la risposta.
" sìì!" Mi disse esuberante.
Andammo sul terrazzo dove c'era anche Kakashi e lasciai Natsu correre dal suo papà.
" Papà!" Gridò saltandogli addosso.
Kakashi iniziò a ridere e lo strinse forte a sé.
" Ma ciao scheggia" gli disse posandogli il cappello di Hokage in testa.

" Ma ciao scheggia" gli disse posandogli il cappello di Hokage in testa

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Ridacchiai al nomignolo scheggia.
Un giorno mentre eravamo fuori notai quanto veloce corresse Natsu per la sua età, così proposi una gara.
In quel momento scoprimmo che aveva ereditato la mia velocità.
Kakashi mi guardò.
Oh no... conoscevo quello sguardo.
Si avvicinò con Natsu in braccio e mi avvicinò a lui prendendomi per il fianco.
"Non pensare che non lo abbia saputo" mi disse sussurrando.
"Sto bene" dissi abbastanza seccata.
" Haruka, forse sono i turni disumani che fai a lavoro..." cercò di farmi ragionare, ma lo fermai lì.
" domani vado a farmi le analisi, ok?" Gli chiesi e lui sorrise.
" COMPLIMENTI MIO ACERRIMO AVVERSARIO!" gridò Gai sbuffando dal nulla.
Kakashi si girò e Natsu scoppiò a ridere, provocandomi un sorriso di conseguenza.
" grazie Gai" disse Kakashi abbracciandolo.
Guardai Obito avanzare un poco.
Kakashi lo guardò con sguardo penetrante, uno di quelli che ti mette in soggezione.
* spero proprio che Natsu non abbia i suoi stessi modi di fare* mi dissi sbuffando.
Obito si avvicinò e lo abbracciò.
" complimenti Bakashi" disse sorridendo.
Kakashi sorrise a sua volta e gli disse qualcosa all'orecchio che non riuscii a capire.
Vidi la piccola Mirai iniziare a ridacchiare quando Natsu iniziò a farle delle facce buffe.
Mi girai e vidi Naruto e Jiraiya in lontananza litigare.
* Ah, i vecchi tempi~* pensai ridendo appena vidi Sakura tirare un mancino ben assestato.
Sentii quel senso di nausea e mi allontanai velocemente.
* No, non è un malore* mi dissi toccandomi il ventre.
Nausea, dolori al ventre... tutti sintomi di...!
Iniziai a sorridere, era ciò che volevamo!
Andai immediatamente in farmacia, dove una commessa molto gentile, ma anche abbastanza invadente, iniziò a conversare.
La liquidai con un sorriso e mi recai immediatamente a casa.
Feci il test senza indugi, volevo avere una risposta immediata.
Aspettai 5 Min, il tempo necessario.
Nel frattempo iniziai a fantasticare sulla reazione di Kakashi.
Sarebbe stato felicissimo, questo era ovvio, ma che faccia avrebbe fatto a saperlo?
Andai in bagno e sollevai il test senza alcuna paura.
* Due linee...* Pensai iniziando a piangere.
Un dejavù.
Come Natsu.
Corsi da Jiraiya e bussai alla sua dimora.
Appena aprì fu sorpreso di vedermi.
" Haruka, ma che-"
Non lo lasciai finire che gli saltai addosso piangendo.
Lui, abbastanza sconcertato, chiuse la porta e mi accompagnò in salotto, dove mi sedetti sul sofà.
Continuai a sorridere mentre le lacrime scorrevano calde sul mio viso.
" Che succede Haruka, stai bene?" Mi chiese avvicinandosi.
Strinsi il test tra le mani e glielo porsi.
Lui mi guardò incerto, poi lo prese fra le mani.
Appena capì venne verso di me e mi prese tra le braccia.
"Oddio, sei di nuovo incinta?!" Mi chiese euforico.
" DIVENTERÒ DI NUOVO NONNO GENTE!" urlò tra le 4 mura, facendomi ridere.
Jiraiya era la mia figura paterna.
Certo, mi dispiaceva che i miei genitori non vivessero quella gioia, ma Jiraiya mi ha accudito in momenti tristi e difficili e per questo gliene sarò per sempre grata.
" Come lo dirai a Kakashi?" Chiese poi, dopo aver preparato un tè caldo.
" Siamo ai fini di Novembre, no?" Chiesi retoricamente.
Lui annuì.
" Allora sarà il suo regalo di natale." Dissi sorridendo.
Jiraiya sorrise a sua volta, era bella la complicità che avevamo.
Ora dovevo solamente organizzare una bella sorpresa e tenermi questo piccolo segreto tra me e me.
*Forse sarà la sorpresa più bella della sua vita.* Mi dissi salutando Jiraiya e dirigendomi a casa, dove avevo nascosto per bene la scatoletta.
Prossima missione? Evitare  che un marito estremamente paranoico scopra la sorpresa.

La figlia perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora