Capitolo 3

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Il giorno dopo, come detto dal terzo, Kakashi si avviò a casa di Naruto, dove da allora in poi avrebbe vissuto anche Haruka. Qualcosa però non quadrava, gli sembravano troppe coincidenze. Haruka aveva gli stessi capelli di Kushina, anche i lineamenti erano simili, ma ciò che lo sconvolgeva di più era l'astuzia, l'intelligenza e la velocità della ragazza. Solo uno shinobi era al suo livello: Namikaze Minato, nonché suo Sensei e marito di Kushina Uzumaki. Però molte cose non tornavano: l'età della ragazza e il fatto che il Sensei non gli avesse mai accennato di una "presunta figlia". Haruka aveva solamente due anni in meno di lui, quindi Minato e Kushina sarebbero divenuti genitori molto precocemente, ovvero da adolescenti. La cosa che però non quadrava era il fatto che nessuno lo sapesse.
Perché nasconderlo?
Arrivò davanti alla dimora dei due e, notando la porta aperta, entrò.
" Haruka, sono Hatake Kakashi, sono entrato per-"
Non terminò la frase poiché iniziò ad ammirare la ragazza intenta a studiare delle pergamene.

" Haruka, sono Hatake Kakashi, sono entrato per-" Non terminò la frase poiché iniziò ad ammirare la ragazza intenta a studiare delle pergamene

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Non aveva legato i suoi lunghi capelli rossi, anzi, gli aveva lasciati sciolti, legando solamente quelli che avrebbero potuto darle fastidio. Notò immediatamente l'abbigliamento della ragazza, probabilmente l'Hokage aveva provveduto a fornirle il minimo necessario. Lei si sentì osservata e smise la sua lettura per dedicare l'attenzione "all'intruso".
" Hatake, vuoi una foto? Così mi consumi" disse lei ghignando.
Kakashi, imbarazzato, smise immediatamente di osservarla e pose il suo sguardo altrove. Sentì le sue guance andare a fuoco.
* Menomale che la maschera mi copre metà viso, se no sarei spacciato.* Pensò.
" I-io sono entrato direttamente poiché c'era la porta aperta..." Disse riposando molto lentamente lo sguardo sulla rossa.
" Ah sì, l'ho lasciata per Naruto nel caso voglia uscire." Disse lei sorridendo lievemente.
" Lasceresti un bambino di 3 anni uscire da solo?" Chiese il ragazzo sbalordito.
" Voglio ricordarti che fino ad ora ha vissuto perennemente da solo. Chi sono io per privarlo di certe sue abitudini?
Posso dargli un'educazione, pulire la casa, fargli da mangiare, ma non decidere cose che potrebbero ferirlo. Inoltre, avendo solamente 3 anni, va dai suoi amici al ruscello. Ho già provveduto a dirgli di avvisarmi ogni volta che esce e di tornare a certi orari, quindi non farmi la paternale." Disse lei sbuffando e guardandolo intensamente negli occhi.
Odiava chi parlava senza ragionare.
D'altro canto Kakashi rimase ancora più stupito della sua intelligenza. Aveva assolutamente ragione, da ogni punto di vista.
" Tornando a noi, perché sei qua?" Chiese lei scrutandolo.
" Ah, vero, ehm... l'Hokage mi ha chiesto di passare e controllare che tu stessi studiando" disse rapidamente.
Non era da lui questo comportamento così impacciato e timido.
* Riprenditi Kakashi* si disse da solo.
" Oh sì, molte delle pergamene che mi ha dato erano semplici. Me ne mancano esattamente due, ovvero le più interessanti." Disse lei mostrando la pila di pergamene già studiate.
" Quante sono?" Chiese il ragazzo.
" Allora...quelle già lette e studiate 14, totali 16" disse con nonchalance.
Egli si avvicinò e iniziò a leggere le "pergamene semplici". Parlavano di tecniche per curarsi da lesioni, tecniche di protezione e difesa. Non erano tanto semplici come diceva la ragazza, anzi, erano abbastanza complesse.
" E quali ti mancano ora?" Chiese avvicinandosi ulteriormente alla rossa.
" In realtà parlano di una tecnica sviluppata dal 4 Hokage : il rasengan. La cosa che mi sbalordisce di più era la sua velocità. Penso utilizzasse dei sigilli, sarebbe la cosa più fattibile per avere una tale velocità da essere considerato un fulmine." Disse continuando a leggere.
" Da cosa lo deduci?" Chiese l'Hatake guardandola pieno di ammirazione. In pochi sapevano che il quarto utilizzava dei sigilli per avere tale velocità.
" Io non utilizzo sigilli, ma sono considerata molto veloce. Bene, quindi se la velocità di un ninja raggiunge al massimo 110 km/h, per diventare un fulmine dovresti essere molto più veloce, cosa veramente poco possibile, ma non impossibile. Ok, a questo punto  considera che noi ninja siamo addestrati ad imparare numerosi sigilli e tecniche. Con ciò, se si utilizzasse un sigillo che permetta il teletrasporto da un sigillo all'altro, il gioco è fatto. Questo spiega anche il perché l'Hokage portasse sempre dei Kunai con sé " disse Haruka molto concentrata.
Kakashi rimase di stucco, no...era impossibile a questo punto che non fosse parente del suo Sensei.
" Bene, puoi andare a riferire all'Hokage che posso superare la prova oggi stesso" disse Haruka alzandosi dalla sua sedia e andando a bere un bicchiere d'acqua.
" Ne sei sicura? Ti sfidarai contro un AMBU." precisò il ragazzo dai capelli argentati.
" Lo so, per questo te l'ho riferito." Ribadì lei.
Nel mentre stata per risponderle, una chioma bionda fece il suo ingresso nella cucina.
" Buongiorno ometto" disse lei mentre si abbassa alla sua altezza.
" 'Giorno sorellona" disse Naruto abbracciandola.
Kakashi guardò la scena intenerito. Mai nessuno aveva dato tutto questo affetto al piccolo, ordini del terzo. Inoltre non si aspettava che Haruka desse così tanto affetto ad un bambino che aveva appena conosciuto.
" Cosa vuoi per colazione?" Chiese lei al piccolo prendendolo in braccio.
" RAMEN!" Urlò il piccolo gesticolando.
" No. Lo hai mangiato ieri sera" disse lei guardandolo seria.
" Ma...il ramen è sempre buono" disse il biondo rattristandosi.
" Ma non fa bene mangiarlo ogni giorno e sempre." Ribadì lei.
Al piccolo Naruto iniziarono a scendere delle lacrime lungo le sue paffute guancette.
" No, non piangere" Disse lei con tono dolce asciungandole con la mano.
" Che ne dici se facciamo così: mangeremo ogni giorno ramen, ma solo una volta al giorno, o a pranzo o a cena, accetti?" Chiese mostrandogli il mignolo.
Il piccolo la guardò titubante, amava da morire il ramen.
" Te lo prometto" disse poi la ragazza.
Naruto accettò e Haruka iniziò a preparargli un tè al limone con dei biscotti.
Kakashi osservò la scena per tutto il tempo. Haruka era brava con i bambini, era intelligente, ma non capiva cosa l'avesse portata a Konoa, non capiva da cosa fuggisse.
" Kakashi, vuoi fermarti per la colazione?" Chiese lei iniziando a preparare la tavola.
L'Hatake non sapeva cosa risponderle, di solito rifiutava sempre.
" No grazie, devo andare a fare il rapporto di ieri" disse andando verso la porta.
" Ah, ok, sappi comunque che sei il benvenuto " disse Haruka accompagnandolo e chiudendo la porta.
Kakashi andò immediatamente dal Terzo e comunicò la scelta della ragazza.
" Va bene, facciamo per le 17. Si sfiderà contro di te" comunicò.
" Contro di me?" Chiese il ragazzo titubante.
" Sei il migliore AMBU. Non vogliamo che ti risparmi, devi combattere come se fosse un vero nemico, dobbiamo valutare le sue capacità."
Lui annuì, ma non si congedò immediatamente dall'ufficio. Era tanta la voglia di chiedere conferma alle sue convinzioni, ma qualcosa gli diceva che anche se lo avesse chiesto non gli sarebbe stata data risposta.
Si congendò poco dopo, andando ad allenarsi per la prova che si sarebbe svolta a breve. Sarebbe stata una bella sfida,sia per lei che per lui,  ne era sicuro.

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