[ COMPLETATA]
Tutti conosciamo la storia d'amore di Minato e Kushina, un'amore che sconfigge pure la più grande delle peripezie: la morte. Ammettiamolo: tutti appena venuti a conoscenza del loro passato abbiamo sognato di trovare un'amore così puro...
Haruka il giorno dopo si diresse verso un supermercato, doveva pur comprarsi del cibo. Mentre tornava vide un ragazzino disegnare sul monte degli Hokage. Realizzò dopo pochi secondi chi fosse. " O MERDA" disse iniziando a correre verso i piedi della montagna. Ci arrivò in meno di 2 minuti nonostante le borse stracolme di cibo. " LASCIAMI HO DETTO DATTEBAYO!" gridò il piccolo Naruto. Haruka si soffermò a guardarlo, era proprio cresciuto. " Non credo proprio mostriciattolo, ora vieni con me" disse un ninja prendendolo per il colletto della maglia. " LASCIAMI STARE DATTEBAYO!" Disse il piccolo. " Lascialo" si intromise Haruka. " Cosa vuoi bellezza?" Chiese il jonnin soffermandosi sul seno di Haruka. Lei si sentì a disagio, ma non importava, la sua attenzione era su Naruto. " Lascialo, ci penso io a lui. Naruto vieni" disse la ragazza facendo segno al biondo di venirle in contro. Naruto appena vide che la presa dell'uomo si allentò un poco, corse tra le braccia di Haruka. La rossa lo prese immediatamente in braccio e insieme iniziarono a correre verso casa di lei. L'uomo si risvegliò troppo tardi, i due erano già scappati. * Che porco* pensò la ragazza mentre correva verso casa sua. Certo che certi soggetti non dovrebbero nemmeno avere l'onore di essere shinobi. ------- " Quanto sei cresciuto ometto" disse Haruka facendolo scendere dalle sue braccia. " Sorellona?" Chiese Naruto sconvolto Lei annuì e il bambino fece uno dei sorrisi più belli che avesse mai visto. " SEI TORNATA! Sei tornata finalmente dattebayo!" Urlò dalla gioia. Haruka rise, nonostante fosse a pezzi per Kakashi trovò la forza per ridere. " Dai! Per festeggiare andiamo a mangiare del buon Ramen!" Disse lei lasciando le buste e andando a cambiarsi. Naruto sorrise e insieme si recarono a mangiare del buon Ramen.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
" Certo che sei cambiata dattebayo" disse il piccolo una volta finita la sua ciotola di ramen. " Tu dici?" Disse lei pensierosa. " Hm...SECONDO ME SEI DIVENTATA FORTISSIMA!" Disse mostrando i bicipiti. Lei sorrise a stento, in quel momento non riusciva a pensare ad altro che a Kakashi. All'uscita dal locale ad aspettarla vi era un'orribile sorpresa: Hanare era lì e le stava facendo segno di avvicinarsi. " Naruto vai a casa, noi ci vediamo domani" disse baciando la fronte del biondo. " Si sorellona, a domani battebayo!" Disse Naruto abbracciandola e correndo a casa. Haruka si avvicinò lentamente ad Hanare, non le piaceva nemmeno un po'. " Ciao ehm..." Hanare le fece segno di dirle il nome. " Haruka..." Disse lei tentennante. " Bene HARUKA" sottolineò per bene il suo nome, come se fosse spezzatura o peggio. " La farò breve, voglio che tu stia lontana da Kakashi, io e lui stiamo insieme da un po' e non vorrei che rovinassi tutto" disse Hanare con il sorriso più farlo del mondo. Haruka iniziò a scaldarsi, chi era lei per venire a dirle delle cose del genere?! " Io non prendo ordini da nessuno" disse Haruka fulminandola con lo sguardo. " Da me sì se non vuoi che succeda qualcosa di orribile" disse Hanare ghignando. " Tu non dovresti metterti contro di me, non sai chi sono e nemmeno i poteri che ho" disse Haruka in preda alla rabbia. I suoi occhi diventarono rossi e la donna sobbalzò dalla paura. Allora Haruka si girò andandosene, quella Hanare non le piaceva per niente. Decise di fare la cosa che mai si sarebbe aspettata di fare: andò in un locale e iniziò a bere Sakè. Doveva dimenticare, non ce la faceva più. Iniziò a bere bicchiere dopo bicchiere e più beveva più il dolore diminuiva. Sapeva che era stupido, ma non le importava più. Al sesto bicchiere di Sakè iniziò a girarle la testa, ma era ancora lucida. "HARUKA, COSA PENSI DI FARE?!" la sgridò una voce. Si girò e vide gli occhi Kakashi guardarla male. " Ccooosaaa vuoiii" disse lei cantonaria. Si vedeve che aveva bevuto. " Dai vieni, sei ubriaca fradicia" disse Kakashi avvicinandosi a lei e posandole una mano sul fianco. Lei si strattonò dalla sua presa e si avvicinò alla cassa, dove pagò il conto. Si teneva in piedi, ma barcollava un poco. Era ubiraca, ma non abbastanza da aver perso la sua lucidità. " Ti riporto a casa" disse lui con tono gentile. Ecco la morsa al cuore, perché le faceva così male?!? " Lasciami stare" disse allontanandosi da lui. " HARUKA, TI PREGO" le gridò correndole dietro. " NO, LASCIAMI STARE" disse strattonando la mano di lui dal suo braccio. Le lacrime iniziarono a scendere lentamente. Kakashi la guardò negli occhi, anche lui aveva gli occhi lucidi. " io non posso perderti" disse in un sussulto. " Lo hai già fatto" disse fredda lei . " Ti prego, concedimi una seconda possibilità!" Le gridò contro. " Rispondimi a una sola domanda: siete andati a letto insieme?" Chiese lei dura. Kakashi non rispose, chiuse solamente gli occhi. Haruka sentì il suo cuore spezzarsi ulteriormente...quel cuore probabilmente ora era in frantumi, cenere grazie a quel ragazzo. " Bene, Hatake da ora in poi io e te saremo perfetti sconosciuti " disse lei girando i tacchi. Pochi secondi dopo Kakashi parlò. " Ero ubriaco fradicio, mi mancavi così tanto che sono andato con Asuma a bere. Non so quanto ho bevuto, forse due bottiglie di Sakè, so solo che il giorno dopo me la sono ritrovata nel letto. L'ho cacciata e le ho detto di non avvicinarsi più a me, ma lei continua a perseguitarmi dicendo che siamo anime gemelle. COME POSSIAMO ESSERE ANIME GEMELLE SE IO SONO INNAMORATO DI TE?!" Le gridò contro. Lei tentennò, l'amava? Per un secondo voleva perdonarlo, eccome se lo voleva, ma il secondo dopo ci ripensò. L'aveva ferita, non riusciva a perdonarglielo. .. " I-io devo andare" disse iniziando a correre a casa. " HARUKA " le gridò dietro Kakashi, ormai con gli occhi rossi per il pianto. Haruka appena arrivata a casa chiuse la porta e si appoggiò ad essa. Iniziò a piangere a dirotto: perché tutte a lei? Amava Kakashi? Probabilmente. Riusciva a perdonarlo? Non lo sapeva. Era divisa a metà: il cuore le diceva di provarci, mentre la mente le diceva di non farlo. Cosa doveva seguire? Doveva seguire il suo cuore e rischiare di spezzarlo ulteriormente oppure seguire la sua mente e non soffrire più?