Capitolo 51

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Avete mai pensato alla morte?
Io sì, e ho la stessa idea di Socrate, ovvero che la morte possa essere 3 cose:
- è una situazione in cui non provo emozioni, quindi non posso soffrire
- è un lungo viaggio, quindi paradossalmente sono ancora viva
- è un lungo sonno, un sonno molto più leggero e bello della realtà.
Ora, trovandomi nella luce, capisco che forse non avrei voluto incontrarla prima.
Ma chi voglio prendere in giro? Non avrei voluto incontrarla e basta.
Ed è quello che è successo.
Tutti pensano che sia morta, ma sono in una sorta di coma rigenerativo.
Kakashi passa tutte le notti nella mia camera di ospedale, Naruto anche.
Kurenai avrebbe partorito a breve e ormai la guerra era finita.
Ora sono così stanca...penso che spegnerò un secondo il cervello.
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Apro un poco gli occhi e la luce della luna illumina quella stanza così spoglia.
Cerco di alzarmi un poco, quello che basta per notare Kakashi dormire con la testa poggiata sul materasso.
*Dov'essere una posizione scomoda* pensò a guardarlo.
All'improvviso mi guardo le mani, non so perché, ma qualcosa dentro di me mi ha spinta a guardarle.
Provo a far comparire un po' di  chakra: dovete sapere che il mio è un miscuglio tra vento e fulmini, quindi è un azzurro lieve.
Invece questa volta era giallo.

* Ma che diamine?* Penso nuovamente

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* Ma che diamine?* Penso nuovamente.
Mi concentro sul mio chakra e note che è luce.
* Luce? Esiste il chakra della luce?* Mi chiedo abbastanza scombussolata.
Il mio corpo si era ripreso al 100%, quindi decido di alzarmi e vestirmi. Ad un certo punto sento un chakra molto famigliare, troppo per sentirlo...
Chiudo gli occhi e attivo l'arte eremitica.
È  il suo, non ci sono dubbi!
Mi vesto in fretta e furia e scrivo un bigliettino.
" Perdomani se sono scappata dall'ospedale, ma ho appena sentito un chakra troppo famigliare e il corpo in ogni caso si è ripreso al 100%.
Ti amo, ci vediamo a casa"
Scrivo velocemente, poi mi piombo fuori dalla finestra.
Inizio a seguire la scia di chakra, fino a giungere ad un angolo remoto della foresta.
Inizio a setacciare la zona, ma non lo vedo da nessuna parte.
" Eppure...ne ero certa" mi dico da sola.
" Forse sto impazzendo, Tsunade è stata chiara riguardo il fatto che fosse morto." Dico sedendomi ai piedi di una quercia.
Continuo a sentire il suo chakra, com'è possibile?!?
" Forse stai dubitando di me" disse davanti al mio viso.
" O mio..dio...sei...sei vivo?!" Chiedo imbambolata.
Lui annuisce e gli salto addosso, stringendolo in un abbraccio.
" O mio dio, Sensei! Sei vivo!" Dico iniziando a piangere.
" Mia cara Haruka, è stata dura, ma sono a casa" disse Jiraiya stringendola in un abbraccio.
............
L'albino però si accasciò al suolo, stringendosi la ferita.
Haruka la notò e lo fece stendere.
" Jiraiya-sensei, tenga duro" disse la rossa attivando la sua arte medica e iniziando a curarlo.
L'uomo si soffermò a guardarla, era maturata e aveva perfino raggiunto il suo obbiettivo: sbloccare il Byakugo.
" Ne sono successe di cose, eh?" Chiese l'eremita guardandola.
" E avrai tutto il tempo per sentirle" disse Haruka sorridendo.
Le lacrime le scendevano copiose, ma erano di gioia.
Era felice che Jiraiya fosse ancora vivo, era felice di essere sopravvissuta, era felice della fine della guerra, era felice.
Quando fu stabile, Haruka lo prese e lo portò in ospedale.
Lo pose nella camera in cui fino a pochi minuti prima era distesa lei.
" Jiraiya Sensei, vado a prenderle degli aflebo e dei sali minerali. Resti a riposare" disse a bassa voce, notato quanto stanco fosse Kakashi.
Decise di usare il teletrasporto proprio come il padre e tornò a casa con Kakashi fra le braccia.
Notò quanto  fosse pulita e ordinata, quasi come l'aveva lasciata.
Portò il marito in camera e lo posò sul letto.
" Ci vediamo domani" disse in un sussulto.
Aimé non potè resistere dall'andare nella camera di Natsu.
Il piccolo Hatake dormiva beatamente nel suo lettino.
Haruka notò che stringeva tra le braccia il peluche che gli aveva regalato prima di andare in guerra.
Si avvicinò e gli baciò la fronte, poi tornò in ospedale.
Non vi era anima viva, segno che tutti i pazienti stavano dormendo e i medici probabilmente riposando in uno sgabuzzino o a casa loro.
Haruka prese il necessario e tornò da Jiraiya.
........
" Sensei, noto che è molto debole" disse guardandolo negli occhi.
" Aveva un'emorragia interna e delle ferite infette. Sono riuscita a migliorare la situazione, ma ha bisogno di riposo e antibiotici" dico prendendo una cartella clinica.
Inizio a scrivere tutte le cure di cui ha bisogno.
" Haruka, mia dolce Kunoichi, cosa mi sono perso?" Mi chiese guardandomi.
Sorrido.
" Jiraiya-sensei, io e Naruto siamo riusciti a controllare Kurama, il novecode. Naruto è riconosciuto come eroe del mondo ninja. Io ho scoperto di aver cambiato Chakra dopo il combattimento contro una divinità. Altro non so dirle visto che fino a pochi minuti fa era in coma rigenerativo " dico con nonchalance.
Jiraiya rimase sbalordito.
" Aspetta- hai combattuto contro una divinità e hai cambiato Chakra?" Mi chiese confuso.
Annuisco.
" ED ERI IN COMA FINO A POCHI MINUTI FA?!" mi chiede con un tono che è un misto tra confuso e arrabbiato.
Annuisco nuovamente.
" Cristo Haruka, sei proprio testarda!" Mi disse sorridendo.
Sorrido a mia volta, avere la sua compagnia era il miglior regalo che potessi ricevere.
" Ora vado a chiamare Tsuande, ritornerò a breve, ok" gli chiesi a pochi passi dalla porta.
Lui annuì e si mise comodo nel suo letto.
Sorrisi e uscii.
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Haruka corse per tutta Konoa, giungendo alla dimora della donna.
" CHE DIAVOLO CI FAI QUI?!" fu la prima cosa che le urlò quando la vide.
" Oh, salve Sensei, si! Sto bene! La ringrazio per essersi preoccupata!" Disse con fare annoiato.
Tsuande si calmò e sorrise.
* La stessa lingua di Kushina* pensò vedendola.
" Comunque sono quì per una questione più seria" disse la Namikaze guardandola negli occhi.
" E sarebbe?" Chiese curiosa l'Hokage.
" Jiraiya è vivo e si trova nella mia camera d'ospedale"
" C-cosa?" Chiese Tsunade poggiandosi al tavolo di casa sua.
Tsuande la seguì immediatamente e lo vide, tutto mal ridotto ma vivo.
Iniziò a piangere e strinse tra le sue braccia la rossa.
" Vai a casa, ci penso io a Jiraiya" disse l'Hokage posandole un bacio sulla fronte.
Haruka annuì e con il teletrasporto si ritrovò a casa.
Andò nella cameretta di Natsu e lo prese in braccio.
Il piccolo non si svegliò, ma la strinse maggiormente.
Haruka sorrise e andò nella camera matrimoniale.
Vide Kakashi dormire beatamente.
* Chissà da quanto non dormiva* si chiese guardandolo.
Si infilò nel letto con il figlio e Kakashi, ancora dormiente, strinse entrambi tra le sue braccia.
Haruka sorrise: finalmente era a casa.

La figlia perdutaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora