Capitolo 11

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La mattina seguente Haruka si alzò di prima mattina e fece una colazione abbondante, doveva essere in forze per questo tipo di allenamento. Legò i suoi lunghi fili di rame in una treccia ordinata e andò da Jiraiya, che la stava già aspettando al campo.
" Buongiorno Jiraya-sensei, sono in ritardo?" Chiese mortificata.
" Buongiorno Haruka, no, non sei in ritardo. Sei pronta?" Disse Jiraiya sorridendo.
" Sono nata pronta" disse la ragazza mostrando i bicipiti.
Jiraiya sorrise, Minato ( per quanto strano possa sembrare) aveva dato la stessa risposta.
" Bene, ti presento Fukasaku, il mio maestro" disse il Sannin mostrando un rospo.
" Salve Fukasaku, è un piacere conoscerla" disse Haruka chinandosi leggermente.
" Mi piace questa ragazza Jiraiya" disse il rospo facendo ridere i presenti.
" Bene, basta chiacchere, è ora di iniziare" disse Haruka elettrizzata.
Salì sulla lastra di legno e iniziò a provarci. Era difficile, lo ammetteva, ma non voleva mollare.
Si deconcentrò un'attimo e perse l'equilibrio. Fukasaku la prese e la portò nuovamente sulla lastra.
" Mi perdoni, mi sono distratta, ora riprovo" disse riprovandoci.
Si mise a meditare nuovamente. Sentiva il canto degli uccelli, il fruscio dell'acqua, il vento che le scompigliava i capelli...
Poi lo sentì, sentì il chakra di Kurama.
Si spaventò per la potenza di questo e perse nuovamente l'equilibrio.
Ci provò fino a metà giornata, quando Jiraiya le disse di passare ad altro.
" Sei andata bene per oggi. Apprendere l'arte eremitica è difficile, pensa che io ci ho messo anni e non è ancora perfetta" confidò il ninja.
" E se....e se usassi i cloni?" Chiese lei incerta.
" I cloni?" Chiese confuso Jiraiya.
" Beh, se i cloni provassero con me potrei riuscirci più velocemente, molto più velocemente."
" Ma c'è il rischio che tu ti trasforma" si intromise Jiraiya.
" Ha ragione...vada della mia sola forza" disse lei.
" Bene, voglio insegnarti una tecnica molto potente: il rasengan." Disse lui mostrandoglielo.

"Ma è affascinante!" Disse lei saltellando come una bambina felice

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"Ma è affascinante!" Disse lei saltellando come una bambina felice.
" Sai già la natura del tuo chakra?" Le chiese il maestro.
" No..." Disse lei imbarazzata.
" Bene, è ora di scoprirlo" disse lui porgendole una carta.
" Questa ti aiuterà a capirlo.Quando questa cosiddetta "Carta per l'induzione dei chakra viene esposta anche al minimo accenno di chakra, reagisce in base all'elemento latente del chakra:

Fuoco: la carta si accenderà e si trasformerà in cenere.
Vento: la carta si dividerà in due.
Fulmine: la carta si raggrinzirà.
Terra: la carta si trasformerà in terra e si sbriciolerà.
Acqua: la carta diventerà bagnata/umida.
Ora concentrati." Le disse porgendogliela.
Lei la prese in mano e chiuse gli occhi.
Sentì il vento scompigliarle i capelli, poi qualcosa incresparsi.
Aprì gli occhi e vide che la carta era sia increspata che divisa a metà.
" M-m-a..." Disse lei confusa.
" C-com'è possibile..." Si chiese Jiraiya.
Era impossibile avere il chakra composto da due elementi.
" A quanto pare è affine sia al fulmine che al vento..." Disse sconcertato.
Entrambi rimasero in silenzio. Jiraiya non aveva più dubbi, la profezia era vera.
" Iniziamo con l'allenamento. Devi far scoppiare questo palloncino." Le porse il palloncino e lei iniziò a concentrarsi.
Ogni giornata la passò così, a dividersi tra l'apprendimento dell'arte eremitica e del rasengan.
Giorni che diventavano settimane, settimane che diventavano mesi, ecco come passava il tempo.
Dopo 1 mese Haruka imparò il rasengan.
" Ma è fantastico! Io sono riuscito ad apprendere in 5 mesi! Complimenti" è ciò che le aveva detto.
L'arte eremitica la imparò dopo un anno e mezzo, non perché non ne fosse capace, ma perché il suo chakra andava in contrasto con quello di Kurama, rendendo la cosa ancora più difficile. Dopo 8 mesi di tentativi invani, Jiraiya decise di utilizzare l'olio, questo l'avrebbe agevolata molto.
A metà agosto successe: Haruka stava sulla trave a meditare quando ad  un certo punto iniziò a sentire il chakra di molte cose.
Jiraiya sorrise, finalmente ce l'aveva fatta. Fukasaku e il maestro però rimasero sbalorditi nel vedere la modalità eremitica perfetta, nemmeno lui ci era riuscito!

 Fukasaku e il maestro però rimasero sbalorditi nel vedere la modalità eremitica perfetta, nemmeno lui ci era riuscito!

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Haruka aprì gli occhi ed entrambi notarono che era di un rosa pastello.
" CE L'HO FATTA!" Disse la ragazza urlando e saltando giù.
" Complimenti, davvero molto sbalorditivo!" Disse Fukasaku complimentandosi.
" La ringrazio!" Disse lei imbarazzata.
Jiraiya le sorrise e insieme si congedarono nella casetta.
" Vorrei che rimanessi ancora se per te non è un problema, vorrei portarti da qualcuno." Disse il Sannin mentre guardava la ragazza sciogliersi i capelli.
" E chi sarebbe?" Chiese lei.
" Tsunade Senju" proclamò lui.
" Vorrebbe che lei mi insegnasse a potenziare i miei pugni e le arti mediche così che lei finisca di scrivere quel libro?" Chiese lei ovvia.
Jiraiya sbiancò...se aveva letto quel libro era fottuto.
" Posso leggerlo?" Chiese lei dopo.
Lui fece un respiro di sollievo.
" No, dobbiamo prepararci per andare da lei." Disse guardandola.
" Va bene". In realtà Haruka aveva in piano di prendere la bozza la sera stessa. Qualcosa le diceva che quel libro aveva qualcosa di sospetto.
La sera stessa andò nella camera del maestro e prese le bozze. Tornò velocemente nella sua camera e si chiuse a chiave. Guardò quel copione scritto con calligrafia abbastanza elegante e iniziò a leggerne il contenuto.  Si soffermò sulla descrizione della protagonista.
" I suoi lunghi capelli rossi svolazzavano vicino al viso, pettinati da quel vento primaverile. Il ragazzo guardò i suoi occhi, la cosa più bella che avesse mai visto. Quei smeraldi preziosi riuscivano a leggergli l'anima come nessuno era mai riuscito a fare, in poche parole era bellissima. Ogni sua curva e caratteristica era perfetta per lui, ogni singola cosa di lei lo eccitava, anche se non faceva niente."
Lesse a bassa voce.
" Ma che-" disse lei scioccata.
Continuò a leggere e una parte particolare attirò la sua attenzione.
" Il ragazzo la spinse nel letto, iniziando a baciarla dolcemente. Era la sua prima volta, quindi doveva andarci piano e placare la sua voglia incontrollata di penetrarla. La guardò negli occhi e in quel momento vide solamente una cosa: la lussuria. Le baciò le labbra, carnose e rosse per quanto le volesse. Piano piano iniziò a scendere, levando vestiti di troppo e baciando ogni lembo di pelle.
" Ti voglio" le disse.
" Fammi tua" rispose lei.
Non ci pensò due volte e-"
Si fermò, era troppo.
JIRAIYA STAVA SCRIVENDO UN LIBRO POCO CASTO CON PROTAGONISTA LEI.
" JIRAIYA " urlò uscendo dalla camera e sbattendo la porta.
" Ma dove l'ho messo" diceva il Sannin cercando nella sua camera il libro.
" Stai cercando questo?" Chiese Haruka facendo girare il maestro e fulminandolo con lo sguardo.
Jiraiya sbiancò.
" Ehm...dove l'hai trovato?" Chiese spaventato.
" Oh no...la domanda che dovresti farmi è: mi ucciderai o no?" Disse lei con tono tagliente.
Jiraiya trasalì, quella voce e minacce... mannaggia a Kushina.
" N-non puoi u-uccidermi...dobbiamo provare a controllare il novecode..." Disse lui balbettando.
Era imbarazzante: aveva paura di un'adolescente più di quanta ne avesse per Orochimaru e diciamolo, Orochimaru era davvero inquietante!

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