capitolo 7

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Rachel's pov:

"I suoi occhi riescono a trasmettere tanta felicità, ecco perchè è speciale" dico sorridendo al tenente, continuando a vedere il piccolo che è corso subito da me con gli occhi pieni di lacrime.

Non capisco perchè Gabriel abbia marcato la condizione del fratello, probabilmente sarà abituato a farlo perchè molta gente è indelicata, ma io non l'ho notato subito, anzi, i suoi occhioni scuri mi hanno rapito del tutto.

Sono veramente lo specchio della sua anima.

"Bonita (bella)" June mi fa questo complimento indicandomi con il suo piccolo dito affusolato e subito dopo arrossisce, e fissa il pavimento, probabilmente imbarazzato.

Non conosco lo spagnolo ma posso intuire qualche parola, altre volte invece vado a caso.
Spesso però non ci prendo neanche lontanamente.

"Grazie tesoro, anche tu sei bello. Anzi no, che dico, sei bellissimissimo" sorrido  continuando a sprofondare la mia mano nella sua folta capigliatura nera.

E' davvero un bambino bellissimo.

I capelli ricci sono abbastanza folti e scuri, circondano il volto olivastro dalle guance morbide, umide ancora dalle lacrime che ha versato, per un motivo a me ancora ignoto, ma che spero a breve Gabriel mi dirà.

A differenza del fratello, gli occhi sono più scuri della notte, le labbra però sono belle piene e rosate simili a quelle del gigante a fianco a me.
Quando sorride compaiono delle fossette molto tenere, agli angoli della bocca che gli regalano ancora di più un'aria puerile.
E' dolce, silenzioso e timido, ed è un miracolo, lo si capisce dall'energia positiva che emana.

Mi ricorda tanto Sofia.

Gabriel deve tenerci davvero tanto e devo ammettere di essere un po' gelosa del fatto che lui possa ancora abbracciare suo fratello che sicuramente andrà a rifugiarsi tra le sue braccia nei momenti di paura o di sconforto, mentre io non potrò più farlo.

Non so esattamente cosa mi abbia spinto ad aprire la porta.
Ma quando l'ho fatto ho perso un battito, perché ho rivisto mia sorella nel piccolo bambino che con un broncio si è lasciato consolare dalla sottoscritta e devo ammettere che avere le sue piccole braccia arpionate al mio collo mi hanno trasmesso molta tranquillità.

Infondo il potere dei bambini è questo. Ed è anche fin troppo forte.

***

"Perchè ha voluto marcare la condizione di suo fratello tenente?" domando curiosa, guardando il profilo perfetto di Gabriel che è intento a osservare suo fratello mentre disegna sulla grande scrivania al centro della stanza.

"Alcune persone non hanno tatto, tutto qui Albòndinga (polpettina)" dice sbrigativo rimarcando quel dannato nomignolo, ma a me non basta e io ci riprovo.

"Perchè allora June stava piangendo come un disperato?" il suo sguardo saetta con prepotenza nel mio e ciò che mi dice mi lascia davvero senza parole.

"June non riesce a controllare il suo corpo completamente, -si ferma probabilmente per trovare le parole giuste - delle volte gli fuoriescono delle secrezioni dalla bocca o dal naso che non riesce a percepire, oppure ha degli attacchi epilettici e gli occhi spesso si rivoltano verso l'alto e spesso diventano per un breve tempo strabici e la gente non capisce che ha a che fare con un bambino di poco più di dieci anni".

Gabriel non mi guarda, sbuffa e poi voltandosi verso la finestra riprende:

"June ha delle difficoltà e questo è ben evidente, non si fida di nessuno, a meno che lui non riconosca del buono nelle persone. E' sensibile, molto e Natalia quella dannata stronza non riesce a tenere quella maledetta boccaccia chiusa una volta tanto."

-In spite of everything-  -nonostante tutto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora