capitolo 39

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Gabriel's pov:

La vedo sedersi davanti a me quasi eccitata all'idea di trovare una risposta alle sue infinite domande -perchè curiosa com'è di sicuro ne avrà a bizzeffe- ma tanto meno sul addentare il pezzo di pane duro e quasi immangiabile.

Purtroppo però è l'unica cosa che lo stronzo ci ha portato.

'una verità per un boccone' ... è questo il nostro patto, quando c'è di mezzo il cibo.

E francamente farei di tutto per vederla mangiare e rimettersi in forze.

Questo buco in cui siamo stati confinati esaurisce tutte le nostre forze.

Gli attacchi di panico sono quasi all'ordine del giorno. 

Lei pensa che io non me ne accorgo quando si isola nel suo mondo accucciandosi in un angolo, mentre si dondola su sè stessa, abbracciandosi le gambe.

Io sono sempre pronto ad intervenire in qualunque momento.  Sono sempre pronto a sostenerla.

E' una donna forte nonostante la fragilità del suo animo.

Un animo nobile. Puro. Raro. Unico. 

Non credo riuscirò mai a perdonarmi per tutto ciò che le sto facendo passare.

Siamo qui per colpa mia.

E' stata privata della sua libertà perché il mio passato è tornato per saldare i conti.

E' stata imprigionata dai miei demoni, legata e sacrificata alla mercè delle mie azioni che hanno condannato me stesso, ma a lei non importa. Rimane con me, nonostante tutto. Tutto lo schifo viene lasciato fuori dalla nostra bolla.

 Il suo corpo riceve sguardi alquanto scomodi perchè costretta a girare quasi completamente nuda per evitare un'altra strana idea -creata con lo scopo di avvisare qualcuno ed essere salvati dalla pazzia di Mister Big- solo perchè mi sono lasciato distrarre da qualcosa che probabilmente provavo già da tempo.

Qualcosa che cercavo di reprimere, nascondere e delle volte anche dimenticare ... ma era ormai troppo tardi.

Già da allora.

La certezza assoluta l'ho avuta quando ho sentito le parole di Maslow junior.

Sentirlo parlare a quel modo di Rachele mi ha fatto perdere il senno della ragione. 

Ho agito senza pensare e nonostante il pesante richiamo ricevuto per la rissa iniziata e aggravata per via delle condizioni in cui ho ridotto il coglione,  che ha segnato un enorme punto negativo nella mia carriera militare, lo rifarei altre mille volte.

Se non fosse stato per Thomas a quest'ora sarei tornato già  a New York, congedato con disonore.

Ma per lei, vale la pena rischiare. Sempre.

Per difenderla dalla crudeltà del mondo e soprattutto da persone vuote e insensibili, privi di una ragione come Adrian Maslow e Dean Thomson.

"Quando vuoi tenente" la sua voce allegra mi richiama, facendomi tornare alla cruda realtà.

Alcune volte la invidio. 

Invidio la sua solarità in certe situazioni.

Strappo tanti piccoli pezzi di pane e li dispongo sul vassoio.

"Va bene Albòndiga, una verità per un boccone ... ma dovranno essere più di un unico pezzo, intesi?" alzo un sopracciglio con fare accusatorio.

Lei però mi sorride e si fa beffe di me.

Probabilmente sarà chiaro anche a lei che ogni sua cosa manda a fanculo la mia autorità.

E' il mio punto debole.
Ha ragione Maslow e il solo sapere che lui ha il coltello dalla parte del manico in questo momento, non mi piace affatto.

-In spite of everything-  -nonostante tutto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora