capitolo 43

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Gabriel's pov:

Due mesi dopo

L'amore.

Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.

L'illusione.

Distorsione di una percezione sensoriale o cognitiva, causata dal modo in cui il cervello è solito organizzare ed interpretare le informazioni che riceve.

Due poli completamente opposti ma spaventosamente simili.

Non mi ha mai appassionato l'idea di andare a scuola per seguire noiosissime lezioni che duravano un minimo di sei ore; ma ho sempre avuto un debole per sfamare la mia curiosità.

E in riformatorio il tempo lo devi pur ingannare in qualche modo.

Un giorno girovagando per gli scaffali della biblioteca del carcere minorile del St. Lewis, mi ritrovai per sbaglio nella sezione di letteratura straniera.

Afferrai un libro il cui autore aveva un nome al quanto buffo: Giacomo Leopardi.

Dopo aver sbuffato una risata, ricordo che afferrai il libro e lo portai in camera così da leggerlo sulla brandina su cui dormivo.

Iniziai a leggerlo svogliatamente, fin quando la mia attenzione non venne catturata da una sua riflessione:

'Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno d'amore. Io vivo, dunque io spero, è un sillogismo giustissimo. Il piacere è sempre o passato o futuro, mai presente'.

Ed è buffo, davvero buffo per un poeta della sua epoca non credere che l'amore sia qualcosa di inestimabile.

Al contrario.

"L'amore è la migliore delle illusioni concesse all'uomo perchè è totalizzante e fa credere a chi lo prova, che sia tutto vero poichè si ha la sensazione di essere completamente presi.

L'amore quindi è finalizzato a quel sentimento irrazionale che ci permette di vivere felici, fin quando la ragione e quindi il cervello, non ci ricorda che in realtà è tutto falso, tutta una bugia e ci fa precipitare dal precipizio della vera e pura felicità, fino ad atterrare prepotentemente a terra, schiantandoci sulla crudele consapevolezza che tutto ciò che abbiamo provato non è stato altro che frutto di un sogno. '

Un sogno. Un fottuto sogno irreale ...

Ma il mio era reale. Era presente.

L'ho potuto vivere, assaporare e comprendere.

Quello che ho vissuto con Rachele era amore vero ...

Ma ciò che mi chiedo è : come si capisce?

Quando si capisce che è vero amore?

E la domanda più importante, forse anche più delle altre: si può amare senza star male?

Perché lo ammetto.

Lo ammetto cazzo.

Io non posso stare senza di lei.
Perché io la amo.

Dio se la amo.

Amo i suoi boccoli spesso spettinati e indomabili profumati di vaniglia.

Amo i suoi occhioni dolci e sorridenti, le sue labbra gustose e soprattutto... amo il suo corpo.

Così Imperfettamente perfetto.
Unico ai miei occhi.

Ma l'abbiamo capito troppo tardi.
Io l'ho capito troppo tardi.

-In spite of everything-  -nonostante tutto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora