capitolo 29

1.5K 44 0
                                    

Gabriel's pov:

Invio il messaggio titubante di ricevere un palo bello pesante.

La sigaretta l'ho aspirata così forte che ora ho le labbra indolenzite e quando mi decido di tornare all'accampamento ormai rassegnato al bidone, più che giustificato di Rachele, una vocina dolce mi ferma.

La sua vocina.

"Allora dove andiamo?" mi chiede.

Le porgo la mano che afferra velocemente facendomi perdere un battito.

Una scarica di adrenalina si propaga nel mio corpo.

"Ti fidi me?" Le chiedo con preoccupazione.

Oggi l'ho ignorata completamente e so che involontariamente le ho dato conferma di ciò che ha sempre pensato.

Sono uno stronzo lo so.
E lei non dovrebbe essere così buona con me.

Ma avevo bisogno di schiarirmi le idee.

Lei dovrebbe mandarmi via. Respingermi.
E forse ha ragione Anthony.
Io ho paura.
Paura di provare qualcosa di troppo grande persino per me.

Quando le ho mandato quel messaggio non sapevo esattamente a cosa stessi pensando, ma ho seguito l'istinto.

Se è vero ciò che penso.
Se è vero ciò che ho confermato ad Anthony devo dimostrarlo a me stesso.
Devo dimostrare che non provo assolutamente nulla nei confronti di Rachele, se non senso di protezione.

Lei d'altro canto,  manda in pappa il mio cervello quando sorride confermando la mia domanda. 

E rafforzo il mio sorriso notando con estremo eccitamento che per una volta ha fatto ciò che le ho detto.

Ha indossato ciò che ho chiesto.

Il pizzo si intravede dalla sottile maglia giallo pastello che indossa.

Ma se voglio che lei si allontani da me, allora perchè cazzo sono emozionato ed eccitato quando fa tutto il contrario?

Sono egoista lo so.

Egoista perchè non dovrei giocare con la sua bontà.

Non dovrei giocare con lei. Con il suo cuore.

E anche se ho ribadito più volte, non solo con le parole, ma anche con i gesti, che io sia uno spirito libero e delle volte menefreghista, un po' mi dispiace.

Lei si merita qualcuno di perfetto al suo fianco. Degno di ricevere le sue attenzioni e io non lo sono di certo.

E so per certo di essere ripetitivo in questo.

Di essere anche incoerente. Perchè se pur consapevole di ciò che potrei causare al suo animo fragile, io continuo a pensare al mio benessere.
Al mio volere. Senza essere attento a ciò che il suo cuore e la sua anima mi stanno dicendo.

Eppure, mi continuo ancora a domandare perchè perde tempo con me.

Ma ho voglia di godermi questi momenti con lei. Ho voglia di conoscere la vera Rachele.

Voglio bearmi della mia luce fin quando mi sarà possibile.

Subito stringo la sua mano, intrecciando le mie dita con le sue e ci incamminiamo verso la foresta.
O almeno è ciò che pensa lei.

********

Stiamo camminando a passo lento da più di cinque minuti. La sorgente dovrebbe essere nei paraggi.

Questa mattina ho potuto osservare per bene, durante il controllo perimetrale fatto ore prima, il punto esatto in cui la distesa d' acqua si trovasse e soprattutto studiarne i punti più nascosti, mentre Anthony mi dava deliberatamente del coglione.

-In spite of everything-  -nonostante tutto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora