-In spite of everything- -nonostante tutto-

capitolo 35

Rachele's pov:

Delusione.

Disagio morale provocato da un risultato contrario a speranze, previsioni.

O ancora... Fatto che smentisce o vanifica ogni aspettativa.

Quando una persona ti delude, niente torna come prima, proprio perché la delusione implica una frattura di un'aspettativa che si aveva nei confronti dell'altra persona e che può portare alla fine della storia.

Gelosia.

Sentimento tormentoso provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata ad opera di altri.

La gelosia nasce dalla paura di perdere l'altro, nasce dal dolore, dalla frustrazione di non sentirsi unici e indispensabili, nasce dal vivere l'altro come una proprietà, piuttosto che come un compagno. La gelosia nasce dal crollo narcisistico di sentirsi, per l'altro, speciali, unici e insostituibili.

La gelosia, molte volte scatta per il timore di essere traditi e la possibilità di perdere la persona amata. È un attacco al proprio orgoglio, una ferita inferta ai sentimenti, alla parte più fragile e indifesa.

Già... 'perdere una persona amata'.

Persona. Amata.

Sono queste le emozioni che  provo da quando ho sentito quella gatta morta di Jhona dire quelle cose.

"Ieri notte è stato stupendo" ha detto con voce cantilenante, allusiva e schifosamente sensuale.

E poi il bacio... le sue labbra siliconate schiacciate contro quelle di Gabriel.

Dio ... pensavo di vomitare davanti a tutti.

Un fastidio atroce, una sensazione di vuoto si propaga nel mio stomaco, al solo pensiero.

Sono scappata via.

Avevo bisogno di aria.

Ora sono fuori a singhiozzare senza un motivo ben preciso, cercando di dare un ordine al turbinio di pensieri che confusi offuscano la mia mente.

Mi stringo nella felpa leggera, rivolgendo il viso alla luna.

Sento un vortice di emozioni :
Delusione
Gelosia
Rabbia
Amara consapevolezza
Tristezza.

La più crudele di tutte.

"Rachele eccoti qui" sento una voce alle mie spalle che mi richiama. La sua, forte, decisa e inconfondibile.

Io rimango ferma, non oso compiere neanche un movimento.

"... lascia che ti spieghi, non è assolutamente come sembra" si avvicina sfiorandomi la schiena con il suo petto coperto.

"Non devi giustificarti" inizio mantenendo un tono atono "d'altronde non siamo nulla ... puoi fare ciò che vuoi" stento a riconoscermi per la freddezza che sto usando. "Ti chiedo solo una cosa: la prossima volta non mentirmi".

Sono delusa.

Delusa perchè lui quella notte nel bosco prima di fare l'amore con me  - o almeno per me è stato molto di più che una semplice scopata- sotto le stelle mi aveva detto, quasi promettendomi che dopo Natalia, lui non era più stato con nessuno.

Ma evidentemente doveva trovare una scusa, un modo per omettere la verità e riuscire a scoparmi subito.

Ma sono stupida io che ci casco sempre.

"No Albòndiga! Non è assolutamente come pensi" mi accarezza le braccia, ma il contatto dura poco perchè in men che non si dica, pongo distanza tra noi.