capitolo 16

1.5K 41 2
                                    

Rachele's pov:

Quando questa mattina mi sono presentata fuori dalla stanza di Gabriel quasi ero titubante sul da farsi. Ho bussato non so quante volte e finalmente dopo tanto tempo un gigante mezzo nudo è venuto ad aprirmi.

 Non avrei mai potuto pensare che mi sarei ritrovata davanti un miraggio.

"Buon giorno tenete, l'aspetto tra quindici minuti nella hall della base" sorrido alla vista del suo viso imbronciato con il cuscino ancora  stampato su metà faccia. I ricci neri scompigliati e gli occhi mezzi socchiusi lo rendono quasi tenero, allo stesso livello di un bambino.

I pantaloncini a vita bassa grigi, mostrano l'elastico dei boxer neri  di Armani, che inquadrano perfettamente l'inizio del suo pube, delineando quella fantastica V;  mentre il petto perfettamente liscio, tatuato e ampio, viene illuminato dai raggi solari, che questa domenica   hanno deciso di splendere più del solito. 

Ogni suo muscolo guizza per ogni minimo movimento.

Evidentemente stordito dal sonno non ribatte, limitandosi ad osservarmi spudoratamente le gambe coperte dalle calze autoreggenti racchiuse in degli stivali alti bianchi in ecopelle. Decido quindi di lasciarlo preparare e tornarmene in stanza. 

Febbricitante all'idea  di raggiungere la libreria.

*****

"Forza Albòdinga prima andiamo prima torniamo" il tenente stronzo fa capolinea nell'androne della base in tutta la sua bellezza.  

Siamo a novembre ma a lui non sembra importare. La giacca di pelle,  che assieme al dolcevita bianco ingloba i suoi muscoli -pompati naturalmente per il troppo allenamento- inserito accuratamente nei pantaloni anch'essi neri creano una combinazione perfetta. Un'armonia paradisiaca. Il suo abbigliamento sembra quasi voler mandare a quel paese le basse temperature del mese.

Le chiavi dell'auto lanciate da Edward, vengono prontamente afferrate da Gabriel che con sguardo intenso mi incita a seguirlo e dopo aver salutato il portinaio mi incammino raggiungendolo,  ma non subito. 

Lascio un po' di distanza tra noi, giusto il tempo di osservare le sue spalle possenti e quelle gambe muscolose, slanciate dagli anfibi neri che indossa. E mentre mi perdo nello studio dettagliato del suo corpo non posso non notare il sedere perfetto, tondo e allenato che arriva allo stesso livello delle natiche di Captain America, racchiuse in quella tuta stravagante ma semplice allo stesso tempo.

Arrivati nel garage, fa scattare la serratura della macchina, dal piccolo telecomando incorporato nelle chiavi stesse, e poi lo vedo fermarsi davanti ad un'auto all'improvviso. Sbatto la faccia contro un muro fatto di carne e dopo essermi ripresa lo raggiungo vicino al lato del passeggero dove mi attende con lo sportello aperto. L'auto in questione è una Maserati nera. Abbastanza sportiva. Abbastanza simile al proprietario. Attraente ed elegante.

Dopo essermi seduta sul sedile in pelle mi chiude lo sportello e aggirando il veicolo prende posto accanto a me.

****

"Forza Gabriel, staremo giusto cinque minuti, daremo solo una piccola occhiata, ho già in mente quali libri comprare" dico cercando di convincere Gabriel a seguirmi, omettendo però la mia intenzione di non rispettare affatto la mia promessa. 

Andare in libreria è come acquistare un vestiario che ti accompagnerà per un'intera stagione, puoi avere già un'idea su cosa comprare, ma alla fine uscirai sempre con qualcosa di inaspettato.

Inizio a girovagare per gli scaffali, respirando a pieni polmoni il profumo di carta e inchiostro che impregna l'aria circostante. 

Non appena il gigante ha parcheggiato la macchina davanti l'entrata della Public Library of Baltimora, il mio povero cuore per poco non collassava.  E' una libreria di circa tre piani, a quanto dice Gabriel è la più fornita di tutta la città e posso trovare libri di ogni genere.                     IL PARADISO SULLA TERRA.

-In spite of everything-  -nonostante tutto-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora