Rachele's pov:
"Rachele" qualcuno mi chiama.
Le voci giungono al mio orecchio ovattate.
"Ora dobbiamo portare Gabriel nell'ospedale più vicino""No... non toccatelo... non portarmelo via" stringo più che posso il corpo inerme del tenente.
Perché Gabriel?
Perché metterti in mezzo?'ti prometto che tra pochi giorni saremo fuori di qui ... anche a costo di sacrificare la mia vita'
Recito a bassa voce quanto detto da lui."Avevi detto questo Tenente ... mi avevi promesso qualcosa che nonostante tu mi abbia dato, mi farà soffrire per sempre".
"Rachele,tesoro " Jefferson si palesa dinanzi a me abbassandosi alla mia altezza.
Mi tende una mano mentre con l'altra si asciuga una lacrima.
"... dobbiamo portare Gabriel in ospedale, i paramedici sono qui fuori che ci aspettano... stanno riscaldando il motore dell'elicottero".Ma io non rispondo.
Faccio orecchie da mercante.Io non ti lascerò Gabriel.
Non ora che ci siamo trovati.Non può finire così!
"Rachele forse c'è ancora un po' di speranza ma dobbiamo intervenire subito"
Anthony Mcwhite affianca l'ammiraglio e prova anche lui a dissuadermi.I medici però, assieme ai soldati ci accerchiano e iniziano a farfugliare in codice medico.
"Ragazzina dobbiamo intervenire subito" sgarbatamente un uomo vestito di nero con un camice bianco si abbassa alla mia altezza smuovendomi una spalla.
"No no no" non capisco più la situazione.
Tutto viene offuscato dalle lacrime. Dal panico. :.
"No Gabriel"."Ragazzina ti ho detto di-"
"Lasciala andare Smith" Anthony indica la mano del medico stretta sulla mia spalla e subito mi afferra delicatamente le mani.
"Dottoressa ascoltami" mi rialza il viso "Vuoi salvare Gabriel?" Mi parla come se fossi una bambina e inevitabilmente il suo sguardo neutro del tutto impassibile mi fa smuovere qualcosa.
Annuisco e continuando a tenermi inchiodata con i suoi occhi freddi continua:
"Allora lascialo andare con i medici..."Nego subito con il capo.
Non posso lasciarlo andare.
Non ora che so esattamente cosa ci tiene uniti."Non posso Anthony ... io non p-posso" le mie mani stringono le sue.
Un cipiglio attraversa il suo sguardo per poi scomparire subito dopo.
"Rachele..." Ci riprova.
"No!" Concludo categorica.
"Tu non capisci Anthony... lui mi ha confessato che... che...""... ti ha confessato i suoi sentimenti" e l'uomo alto come una montagna conclude per me.
"Finalmente si è deciso... ha avuto un tempismo di merda ma lo ha fatto".Quindi ha provato per me qualcosa fin da quando esattamente?
"Frena i pensieri ragazza" accenna un piccolo sorriso "ti spiegherò tutto quello che vuoi ma ora dobbiamo lasciarlo andare per qualche tempo ... ok?"
E mi convinco.
Mi faccio da parte e stringendomi al petto di Thomas osservo tra singhiozzi disperati e lacrime salate, il corpo di Gabriel venire trasportato fuori dal luogo in cui siamo stati segregati per più di due settimane, su una barella in acciaio.
Inserisco la mano nella tasca della felpa di Gabriel che ancora indosso e stringo forte la piastrina.
La sua piastrina.
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-In spite of everything- -nonostante tutto-
Roman d'amourDue anime segnate da un destino crudele. Due persone diverse ma profondamente simili. Ci penserà lo stesso destino a farli incontrare. Rachele Wilson, psicologa alle prime armi volata a Baltimora dall'Italia per prestare supporto alla base dell'aere...