Un'ira smisurata sfocia nella follia;
perciò evita l'ira, per conservare
non solo il dominio di te
ma la tua stessa salute.
(Seneca)Gabriel's pov:
Dopo quel tempo passato al cimitero, siamo andati sul serio alla libreria più grande di New York.Abbiamo poi passeggiato per Time Square e ho sorriso per davvero quando Rachele mi raccontava aneddoti sulla sua infanzia, sui sogni mai realizzati o realizzati troppo tardi.
Abbiamo pranzato a central park con un hotdog e prima di rincasare, siamo andati sull'Empire State Building a guardare il tramonto.
Qualche bacio sul suo collo profumato di vaniglia è scappato. L'ho abbracciata da dietro e mentre lei si godeva una vista spettacolare, io mi sono goduto le sue natiche sode racchiuse in un pantalone a zampa bianco, premute contro il mio membro voglioso.
Ora siamo di ritorno a casa.
New York è sempre molto trafficata.
La polpetta è intenta a decidere quale stazione radio ascoltare e io cerco di evitare un incidente.Il top di questa mattina è il mio preferito.
Ogni volta che si abbassa per raggiungere la radio lo scollo si accentua sempre di più.Ed è come un richiamo.
Automaticamente il mio cazzo si erge in piedi ma il boxer lo comprime."Trovata" esulta contenta.
"Siamo arrivati querida (tesoro)" sorrido al suo broncio."Mi prendi in giro?" Il musetto è lucido e sembra voler essere baciato.
"No polpetta domani anche a costo di arrivare a Washington ti lascio ascoltare la stazione radio che sceglierai" spengo il motore e scendo dall'auto.
Lei mi segue entusiasta:"Davvero?"
"No"
"Stronzo" sbuffa incazza.
Sembra un puffo.Ok... me la sono cercata.
Saliamo le scale del condominio fino ad arrivare dietro la porta di casa.
"Dai polpetta potremmo fare noi una bella sinfonia" posiziono le labbra dietro il suo orecchio.
"Pervertito" mi rimbecca."Mmmhm" acconsento mordendo leggermente il lobo.
"Ciao" la porta viene aperta e Adelina ci accoglie.
Mi stacco da Rachele e parto alla riscossa contro mia sorella continuando a rimanere dietro la mia donna arpionandole i fianchi e spingendola piano dentro casa."Con chi sei stata oggi? Dove sei andata? Perché sei uscita così presto ?" Domando a raffica "e soprattutto con chi?"
"Questo lo hai già chiesto ... stai diventando ripetitivo hermano (fratello)" inizia a cambiare discorso "Rachele di la qualcuno stava chiedendo di te" afferra poi la mano della roccia e se la porta via.
"Abbiamo un discorso in sospeso io e te Adelina, cazzo" urlo a pieni polmoni e ricevo un grazioso dito medio rivolto alla mia persona.
Che caratteraccio. Questa stronza!
Attraverso il salotto e raggiungo la sala da pranzo.
******
Rachele's pov:Quando Adelina mi ha portato in cucina non avrei mai pensato di essere stritolata da due braccia forti e familiari.
Thomas è qui davanti a me in carne e ossa che mi abbraccia tenendomi stretta a lui.
Mi lascio cullare dalla sua stretta."Tesoro mio" inizia a borbottare contro il mio capo appoggiato al suo petto "Dio solo sa quanto mi sei mancata".
"Volevo tornare fin da subito alla base" parlo sul tessuto della polo in cotone di un colore chiaro "perché mi hai tenuto lontano?"
"Ne avevi bisogno ... avevi bisogno di riposo dottoressa" mi accarezza i capelli con la sua grande mano "non pensare neanche per un secondo che non ti abbia voluto lì con me. Sei entrata nel cuore di ogni disgraziato".
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-In spite of everything- -nonostante tutto-
Storie d'amoreDue anime segnate da un destino crudele. Due persone diverse ma profondamente simili. Ci penserà lo stesso destino a farli incontrare. Rachele Wilson, psicologa alle prime armi volata a Baltimora dall'Italia per prestare supporto alla base dell'aere...