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Mentre stavi legando un coltello ad un'asta, sospirasti guardando gli altri fabbricare delle armi con quello che avevate a disposizione. Vedesti Eddie e Dustin rincorrersi mentre cadevano a terra divertiti, Erika, Max e Lucas stavano sistemando le cuffiette della rossa per permetterle di sentire la musica senza distrazioni, in lontananza, invece, Nancy stava insegnando a Robin come sparare.
Eri seduta sui gradini della roulotte di Eddie, quando la porta si aprì rivelando la figura di Steve sedersi accanto a te. Ti lanciò un'occhiata guardandoti armeggiare con uno spago per legare la lama al bastone. <<Quindi lo faremo veramente.>> sospirò aiutandoti a tenere fermo l'oggetto che sembrava volersi divincolare dalla tua presa.
Lo ringraziasti con lo sguardo <<Abbiamo altra scelta, Steve?>> facesti spallucce mentre il cuore ti batteva a mille, il fatto di dover riandare nel Sottosopra dove l'ultima volta il moro aveva rischiato la vita, ti provocò dei brividi lungo la pelle. <<Presumo di no.>> rispose atono per poi voltarsi verso gli altri.
Seguisti il suo sguardo che si posò su Eddie e Dustin ridere e scherzare tra di loro, gli occhi di Steve si assottigliarono e scosse la testa cambiando direzione. Sapevi bene che, per quanto sembrasse assurdo, quel ragazzo era geloso di Dustin, non tollerava che avesse un amico come Eddie. Aveva sempre sperato che fosse lui l'unico a portegli fare da "babysitter".
<<Lo sai che per Dustin sei un mito, Steve.>> cercasti di rassicurare l'orgoglio del ragazzo accanto a te che di riflesso si posò una mano sulla benda al torace. <<Già.>> rispose con una smorfia di dolore per via della ferita sul suo corpo che faceva fatica a rimarginarsi.
Il ragazzo iniziò a travasare dell'alcool dentro a delle bottiglie di vetro e ci inserì un panno, le avreste portate con voi una volta raggiunto Vecna. Mente eri intenta a sistemare gli ultimi accorgimenti della tua arma, sentisti Eddie chiamarti <<Non dimenticarti di farci un fiocco!>> esclamò indicando lo spago tra le tue mani. Sorridesti scuotendo la testa.
<<Vedo che Dustin non è l'unico ad aver subito il fascino di Munson, non è vero?>> ti canzonò Steve lanciandoti un'occhiata divertita. Roteasti gli occhi per poi alzarti in piedi e aiutare il ragazzo accanto a te a fare lo stesso <<Sei geloso anche di me, Harrington?>> ridacchiasti aspettandoti una battuta, ma gli occhi scuri di Steve rimasero seri guardandoti.
Si voltò verso gli altri e poi riportò il suo sguardo preoccupato su di te <<Ho davvero paura che questa volta potremmo non farcela, t/n.>> ammise in tono tetro. Sapevi che le sue preoccupazioni fossero fondate, dopotutto, lui aveva rischiato la vita se non foste intervenuti in tempo. Sapevi che quel luogo spaventoso vi aveva già portato via troppi affetti e la normalità, ma non potevi cedere a quei pensieri negativi che ti avrebbero logorato l'anima.
Gli appoggiasti una mano sulla spalla abbozzando un sorriso rincuorante <<Dobbiamo credere che ce la faremo, Steve.>> poi guardasti i vostri amici attorno a voi non darsi per vinti <<Dobbiamo farlo per loro, per ognuno di loro, per l'infanzia che non hanno avuto per colpa di questa città maledetta.>> rispondesti aumentando la presa sul suo corpo.
Il ragazzo annuì, sapeva che quelle parole erano quelle giuste da dire e da sentire, eppure non riusciva a togliersi dalla mente lo scenario peggiore che sarebbe potuto accadere. Dustin corse verso di voi insieme ad Eddie e sorrise prendendo in mano la bottiglia che teneva Steve <<Tu hai riempito delle bottiglie con dell'alcool, mentre t/n è riuscita a fare questo?>> chiese indicando l'arma appoggiata a terra.
Il moro roteò gli occhi abbozzando un sorriso sghembo <<Sì, ragazzino, è proprio così.>> sbottò portandosi le mani sui fianchi con fare scocciato. Eddie lo guardò ridacchiando per aumentare l'aria divertita della situazione <<È proprio una fortuna che t/n ti guardi le spalle, in fin dei conti se sei ancora vivo a farti insultare da Dustin è merito anche suo.>> disse facendoti un occhiolino.
Da quando si era riaperto il Sottosopra e tutte quelle situazioni spiacevoli erano ricominciate, ti fece venire in mente quanto la vita fosse fragile e breve, iniziasti a notare come tutte le persone accanto a te sarebbero potute sparire in un solo istante.
Nel momento in cui Steve rischiò di morire in quel mondo maledetto, qualcosa era cambiato in te, come se la paura di perderlo ti avesse fatto emergere dei sentimenti mai provati prima per nessuno. Evidentemente, Eddie se ne doveva essere accorto a notare da come vi guardava.
<<Okay, ho capito, la mia utilità è pari all'intelligenza emotiva di un sasso, ho afferrato.>> sbuffò Steve alzando le braccia con fare teatrale, Dustin ed Eddie risero sonoramente ed anche tu cercasti di trattenere una risata soffocata.
I due ragazzi si allontanarono avvicinandosi verso gli altri, mentre i tuoi occhi incontrarono quelli del moro <<So che doveva essere una battuta, ma ti sono grato per avermi salvato la vita, t/n.>> mormorò come se avesse paura di essere sentito da qualcuno. Il tuo cuore palpitò a quelle parole, sentivi sincerità e gratitudine nella sua voce.
Ti sporgesti per dargli un bacio sulla guancia, ma quando il tuo volto si avvicinò al suo, Steve posò le sue mani ai lati del tuo viso per poi direzionare le tue labbra verso le sue per poterti baciare. Un brivido di piacere ti percorse tutto il corpo e portasti le tue mani sui suoi fianchi stringendoti al suo corpo, facesti attenzione a non toccare la fasciatura che copriva la ferita.
Un urlo si sollevò da Dustin ed Eddie che fecero attirare l'attenzione di tutti quanti. Vi staccaste sorridendo e arrossendo all'unisono quando gli altri iniziarono a vociferare. <<Voi due!>> vi richiamò Erika alzandosi dalla sedia accanto a Max e Lucas <<Vi pare il momento>> vi canzonò alzando gli occhi al cielo.
Rideste come risposta e guardando Steve, riuscisti a percepire che quei sentimenti che provavi, erano in compagnia dei suoi.