79-STEVE & EDDIE ♔✭

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❝ 𝐒𝐨𝐠𝐧𝐢 ❞


Rating: Giallo

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Parole: 1174

Durante l'ora di pranzo, Eddie Munson si era alzato camminando su uno dei tavoli della mensa canzonando la squadra di basket della scuola. Nulla di nuovo, soprattutto perché sapevi quanto i nerd e gli sportivi avevano una sorta di patto d'odio reciproco, taciuto sin dalla notte dei tempi.

Mentre delle tue compagne di classe stavano lamentandosi al tuo tavolo, una di loro richiamò la vostra attenzione indicando Steve Harrington entrare nella mensa scolastica. Si era già diplomato, ma spesso capitava di rivederlo tra i corridoi quando veniva a salutare qualcuno dei suoi amici come Eddie, Dustin, Mike e Lucas.

<<Dio, cosa non mi farei fare da Steve Harrington.>> commentò Charlotte aumentando la presa sulla forchetta che teneva nella mano, i denti di plastica dell'oggetto quasi si spezzarono contro le foglie d'insalata nel suo piatto. A quelle parole sorridesti arrossendo, potevi capirla: sin dal primo anno di liceo, quel ragazzo era stata la tua cotta e quella di molte altre ragazze.

Lizzie, la ragazza seduta accanto a te, sospirò pesantemente posando la mano sotto il mento. I suoi occhi color miele non volevano staccarsi dal corpo del moro che andò verso il tavolo dei nerd. <<Peccato che non ci sia più nessuno al suo livello ormai.>> sbuffò la tua compagna roteando gli occhi.

Durante l'ultimo anno di scuola del moro, anche Billy Hargrove aveva combattuto per prendersi la corona di Re della scuola superiore di Hawkins, ma non ci riuscì. Quando morì in un tragico incidente e Steve si diplomò, quel ruolo rimase vacante, come se quella corona fosso troppo pesante per la testa di chiunque altro.

Riemergesti dai tuoi pensieri quando Steve Harrington posò le mani sulle spalle di Eddie Munson iniziando a parlare. Dustin e Mike presero a dire qualcosa tra di loro dopo aver salutato Re Steve, non riuscivi a togliere gli occhi da quel tavolo. Trovavi divertente vedere come quel ragazzo facesse di tutto per accertarsi che quei ragazzini stessero bene ora che non poteva più tenerli d'occhio durante la scuola.

Dustin, Mike, Lucas e Will erano sempre stati i suoi protetti, anche quando Will Byer si dovette trasferire con la sua famiglia a Lenora, California. Dalla morte di Billy, Steve si sentì in dovere di occuparsi anche di Max Mayfield, una ragazzina dai lunghi capelli rossi e gli occhi glaciali che si unì al loro gruppo.

Improvvisamente due sguardi scuri e lascivi si posarono sul tuo viso arrossato e sognante, sobbalzasti dischiudendo le labbra dall'imbarazzo. Prendesti ad arricciarti una ciocca dei capelli cercando di nascondere le tue guance completamente rosse, ma intravedesti Eddie indicarti mentre portò lo sguardo verso il ragazzo alle sue spalle.

Spostati gli occhi sulla pasta al sugo poco commestibile rimasta nel piatto davanti a te, fino a quando Charlotte non spalancò gli occhi vitrei <<Non voglio allarmarvi, ma Steve Harrington sta venendo verso di noi.>> mormorò guardando le presenti. Ti maledicesti silenziosamente pregando che non venisse ad umiliarti proprio in quel momento.

Il tuo cuore prese a battere velocemente fino a quando non si fermò sentendo la voce del ragazzo richiamarti. <<T/n, giusto?>> domandò incontrando nuovamente il tuo sguardo, non lo avevi mai visto da così vicino prima di allora. 

I grandi occhi marroni contornati da lunghe ciglia scure tendevano verso il basso donandogli un'aria innocente, quasi infantile. Gli angoli delle labbra rosee e sottili erano incurvate verso l'alto, mentre un accenno di barba compariva sulla parte inferiore del viso.

Annuisti timidamente sentendo gli occhi delle altre su di voi, quasi foste ad uno spettacolo per cui non avevi pagato il biglietto.

Steve ti fece segno di alzarti e seguirlo, ubbidisti alla sua richiesta per poi allontanarvi dal tavolo per mettervi in disparte. Senza che te ne rendessi conto, anche Eddie arrivò accanto al ragazzo posandogli una mano sulla spalla facendo aumentare la tua confusione. Un'espressione di eccitamento comparve sul suo viso rendendo ancora più strana quella situazione.

Avere quegli sguardi intesi e lascivi addosso, ti provocò un brivido lungo tutta la schiena. Steve si schiarì la voce <<Vedi, Eddie sostiene di aver sentito alcuni tuoi commenti su di noi quando eri nei corridoi insieme alle tue amiche, non è così, Eddie?>> chiese poi guardando l'amico con gli angoli della bocca incurvati verso l'alto.

<<Ricordo vagamente qualche parola, ma sono sicuro che sai di cosa stiamo parlando.>> continuò quel discorso che stava mandandoti letteralmente in confusione. Più quei due continuavano quel gioco pericoloso, più il tuo cuore sarebbe esploso nel tuo petto. 

Ti schiaristi la voce cercando di ricomporti <<Quindi? Volete prendermi in giro? Umiliarmi?>> roteasti gli occhi incrociando le braccia sul petto.

Sapevi che per quanto Steve fosse un bravo ragazzo, Eddie Munson era l'opposto: vendeva droga ai ragazzini, era pieno di tatuaggi e probabilmente faceva anche uso di droghe. Sentisti qualcuno dire che la musica che ascoltava incitava al satanismo. Eppure, ti ritrovavi spesso a guardarlo durante le ore di lezione che passavate insieme.

I due si guardarono scuotendo le teste all'unisono <<Assolutamente no, t/n. Volevamo concretizzare le tue parole.>> Steve ti posò una mano sul braccio, a quel contatto sussultasti. <<O i tuoi sogni.>> lo corresse Eddie facendoti l'occhiolino. C'era un qualcosa di suadente nel modo in cui quelle parole uscivano dalle loro bocche, quasi di ipnotico.

<<Non vi seguo.>> rispondesti vedendo gli altri studenti parlare tra di loro, quel brusio era come ovattato, quasi come se le tue orecchie fossero predisposte solo per sentire le voci dei due ragazzi davanti a te. <<Dio, te l'avevo detto che era adorabile, Steve.>> ridacchiò Eddie giocherellando con una ciocca dei tuoi capelli. Il moro lanciò uno sguardo d'intesa verso l'amico che annuì sorridendo.

<<Perché non vieni a casa di Eddie questa sera? Potremmo guardare un film tutti e tre insieme.>> propose Steve mentre il pollice della sua mano prese ad accarezzarti il braccio. Non eri di certo una stupida, sapevi bene che nessuno avrebbe guardato un film a casa di quel ragazzo. <<Dai, t/n.>> la voce di Eddie sembrava quasi una supplica divertita.

Deglutisti pesantemente, voltandoti vedesti le altre ragazze ancora sedute al tavolo con i loro occhi vigili e indagatori su di voi. <<Va bene, per che ora?>> chiedesti maledicendoti già per aver accettato quella richiesta. Probabilmente erano i tuoi ormoni che ti avevano fatto rispondere a quel modo o forse la pesante cotta di Steve Harrington che era riemersa dai tuoi pensieri.

Sul viso di Eddie comparve un grande sorriso seguito poco dopo da Steve <<Per le 9.>> rispose il ragazzo. Ti salutarono entrambi e voltandoti ritornasti a sederti insieme alle altre ragazze. Ancora il tuo cuore batteva velocemente e per un attimo ti domandasti se quello che era appena successo non fosse stato frutto della tua immaginazione.

<<Cosa volevano Re Steve ed Eddie lo strambo?>> chiese subito Lizzie con fare curioso, gli sguardi delle tue compagne di scuola sembravano posseduti dalla curiosità e dalla malizia. Stavi per risponderle, quando un pensiero ti balenò per la testa: non potevi dire la verità, non potevi davvero confessare che Eddie e Steve ti avevano chiesto di passare la serata insieme a loro.

Sospirasti sorridendo timidamente <<Volevano sapere gli orari di chiusura della caffetteria.>> mentisti. Da qualche mese, nei pomeriggi dopo la scuola lavoravi come cameriera alla caffetteria della città per avere un po' d'indipendenza. Era anche capitato che i membri dell' Hellfire venissero qualche volta a prendere degli spuntini per le loro serate he avrebbero passato nella taverna dei Wheeler.

Le ragazze annuirono all'unisono <<Peccato, speravo in qualche proposta indecente.>> commentò Betty ridacchiando. <<Lo speravi per te, Elizabeth.>> la canzonò Lizzie ridendo a sua volta. Se solo avessero saputo le reali parole di quei due, eri certa che sarebbero svenute all'istante dopo averti maledetta dalla loro invidia.

Il tuo cuore batteva all'impazzata, non riuscivi a contare le ore che mancavano alle 9 di quella sera.

Steve Harrington, Eddie Munson & Billy Hargrove  •Immagina•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora