59-EDDIE ✭

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❝ 𝐈𝐧𝐬𝐨𝐧𝐧𝐢𝐚 ❞


Rating: Giallo

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Parole: 796

Arrivasti nel posto in cui Eddie ti aveva dato l'appuntamento e ti sedesti sul vecchio tavolo da picnic abbandonato. Il legno era tutto rovinato e dell'edera si era impossessata completamente della maggior parte dell'oggetto rendendolo ormai inutilizzabile.

Ti guardasti intorno non appena sentisti dei rumori, voltandoti vedesti il viso di Eddie a pochi passi dal tuo con un sorriso dipinto sul volto. <<T/n!>> esclamò sedendosi davanti a te. <<Sei in ritardo.>> lo canzonasti mentre battevi i piedi a terra con fare nervoso.

Non eri fiera di quello che stavi facendo, ma sembrava che non ci fossero altre soluzioni immediate e facili come comprare dell'erba per calmare il tuo sonno. Da settimane ormai avevi incubi quasi ogni notte passandola insonne, non ne potevi più. Con tutte quelle sparizioni, sembrava che la tua mente non volesse smettere di funzionare nemmeno per dormire.

Eddie aprì il porta pranzo lentamente lanciandoti un'occhiata confusa <<Devo ammetterlo, è strano essere qua con te.>> disse estraendo dal contenitore diverse bustine trasparenti con dentro qualcosa di spugnoso e verdognolo, non l'avevi mai vista prima e nemmeno provata.

<<Che vuoi dire?>> domandasti mentre l'agitazione saliva. Sapevi bene che quella roba fosse illegale e che quel ragazzo era famoso per lo spaccio, eppure non potevi farne a meno: dovevi dormire in qualche modo. Eddie spostò i suoi capelli dietro le spalle per poi aprire la prima bustina mettendo un po' di quella pagliuzza sui polpastrelli delle sue dita ingioiellate.

Avvicinò l'erba al tuo viso e riuscisti a sentirne l'odore che però ti fece fare una smorfia disgustata <<Fortunatamente questa va fumata.>> commentò rimettendo la porzione dentro la bustina trasparente che chiuse accuratamente con le dita. Allontanata quella sostanza, un'ondata di dopobarba ti inondò le narici e ne eri davvero grata.

Si schiarì la voce tirando fuori dalla tasca l'accendino <<Bhe, non sei proprio la prima persona che mi viene in mente pensando a questa.>> disse agitando il sacchetto con dentro l'erba. Abbassasti lo sguardo sospirando, se anche Eddie se n'era accorto, significava che le cose non erano messe così bene.

Il ragazzo sorrise pensando di aver fato una battuta divertente, ma quando alzò gli occhi puntandoli nei tuoi e vide il tuo sguardo serio, corrugò la fronte. Con l'accendino ancora tra le dita, posò la sua mano sulla tua, che al suo tocco smise di tremare per l'ansia. <<Stai bene?>> il suo tono era sincero e ti stupisti di vedere una persona come lui preoccuparsi per te.

<<In realtà, il motivo per cui voglio la droga è per riuscire a dormire.>> ammettesti pizzicandoti le dita iniziando a staccare le pellicine nervosamente. Eddie piegò la testa di lato rimanendo a guardarti con sguardo serio. Non riuscendo a sostenere i suoi occhi scuri come una notte senza stelle, abbassasti lo sguardo continuando a torturati le dita.

Era la prima persona con cui ti confidasti riguardo ai tuoi problemi di insonnia, nemmeno ai tuoi amici o ai tuoi genitori dicesti niente. Sapevi che l'ansia e lo stress scolastico stavano iniziando ad aumentare, inoltre quella città si era rivelata tutto purché sicura. Avevi così paura che potesse succederti qualcosa che il terrore ti bloccava il sonno.

<<Scusami, forse non sarei dovuta venire.>> dicesti alzandoti di scatto dal tavolo, ma Eddie ti afferrò il polso bloccandoti. I tuoi occhi si fermarono sulle sue dita salde attorno alla tua pelle e sussultasti. <<Non andartene, ti prego.>> mormorò il ragazzo con occhi languidi. Ubbidisti risedendoti dov'eri prima e rimanesti ad aspettare una spiegazione.

Il moro sospirò mentre i suoi occhi vagavano per il bosco intorno a voi <<Sai, anche io soffro di insonnia.>> ammise mordendosi l'interno della guancia nervosamente, notasti come le sue dita presero a giocherellare con i suoi anelli. <<Fin da piccolo ho sempre avuto problemi a dormire, ma negli ultimi anni non riesco a chiudere occhio per più di quattro o cinque ore a notte.>> disse con voce tremolante.

Non potevi credere di avere qualcosa in comune con Eddie Munson. Davanti a te non c'era più il ragazzo dagli strani gusti musicali, i lunghi capelli scuri con tatuaggi e anelli di metallo, al suo posto c'era un bambino stanco, così impaurito dal mondo da non poter chiudere gli occhi senza che quest'ultimo lo inglobasse nell'oscurità.

Allungasti una mano sulla sua e le sue dita lasciarono gli anelli per toccare le tue. Il ragazzo deglutì pesantemente e ti guardò di nuovo <<Spero che un giorno tu possa dormire tranquillo senza l'utilizzo di altre sostanze.>> dicesti in tono sincero ed Eddie abbozzò un sorriso di gratitudine. <<Lo spero anche io, t/n.>> rispose per poi rimettere il sacchetto dentro al porta pranzo.

Del leggero vento si alzò nel bosco facendo muovere le fronde degli alberi e degli uccelli volarono proprio sopra di voi per allontanarsi dal perimetro della scuola rifugiandosi all'interno della pianta. Il ragazzo si alzò sfilandosi la giacca di pelle per poi mettertela sulle spalle, lo ringraziasti con lo sguardo.

<<Che ne dici di combattere quest'insonnia insieme?>> ti propose allungandoti una mano per alzarti. Sorridesti annuendo per poi iniziare a camminare verso il sentiero che vi avrebbe portato nel parcheggio della scuola, scopristi che quel ragazzo fosse davvero divertente e sensibile. Eri davvero grata della sua comprensione e non vedevi l'ora di poter tornare a dormire serenamente.

Steve Harrington, Eddie Munson & Billy Hargrove  •Immagina•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora