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Eri ancora seduta sul letto in attesa di sapere quale sarebbe stata la tua ultima prova, ringraziasti mentalmente Steve per la sua bonarietà; fosse stato per Eddie, probabilmente si sarebbe divertito a vederti contorcere in attesa di un suo ordine.
I minuti passavano, eppure sembrava come se quei due si fossero dimenticati del vostro gioco. Battesti il tallone del piede destro spazientita, non riuscivi a capacitarti dell'effetto che ti facevano le loro mani e le loro labbra sul tuo corpo, quasi fossero una dipendenza di cui non riuscivi a fare a meno.
Dischiudesti la bocca per parlare, quando delle mani afferrarono saldamente le tue gambe. Sentivi la pelle premuta contro quelle dita che non riuscivi bene a capire a chi appartenessero.
Non percepivi dei calli, come quelle di Eddie in precedenza, ma il tocco non era gentile e delicato come quello di Steve. I palmi delle tue mani erano stretti attorno le lenzuola sotto il tuo corpo, morivi dalla voglia di poterti togliere quella maledetta benda dagli occhi.
Le tue gambe vennero divaricate contemporaneamente e sussultasti di riflesso non aspettandoti quel rapido movimento. Il tuo petto si alzava ed abbassava freneticamente, sia per quel contatto, sia per l'eccitazione dell'ignoto.
Le dita di quelle mani ancora senza volto, si fecero largo sulla tua pelle nuda provocandoti dei piccoli brividi. Salirono entrambe, fino a quando una delle due si posò sopra al tuo seno, accarezzandolo con il pollice delicatamente.
Ti mordesti l'interno della guancia cercando di rimanere ferma, cosa che ti sembrò impossibile quando l'altra mano si fece spazio tra la tua intimità infilando un dito dentro di te.
Un gemito lasciò le tue labbra e quella che doveva essere la risata di Eddie ti risuonò nelle orecchie. Venne aggiunto un secondo dito che non fece altro che muoversi velocemente dentro e fuori il tuo corpo rendendoti impossibile restare composta a bordo letto. <<Non muoverti.>> ti avverti la voce di Eddie vicino a te.
Per quanto la tua mente fosse concentrata su quei movimenti, ti sembrò piuttosto chiaro che la tua risposta fosse il nome del padrone di casa. La mano sul tuo seno prese a disegnare dei piccoli cerchi sulla tua pelle nuda, mentre i tuoi palmi erano aggrappati alle lenzuola che stavano sgretolandosi letteralmente sotto di te.
Sussultasti quando la mano sul tuo corpo lasciò spazio a delle labbra umide e sottili, che però non ti ricordavano quelle di Eddie. Sentisti poi la punta della lingua uscire dalla bocca sul tuo petto prendendo a disegnare strane forme circolari lungo tutta la tua pelle sensibile. Quei movimenti aggiunti a quelli rapidi e ritmati delle dita dentro di te, stavano letteralmente facendo implodere il tuo corpo.
