14-BILLY ♚

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❝ 𝐁𝐮𝐥𝐥𝐢𝐬𝐦𝐨 ❞


Rating: Giallo

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Rating: Giallo.

Parole: 1000

Il liceo è sempre stato il paradiso e l'inferno degli adolescenti. È il luogo in cui puoi essere venerato come un re o una regina, o dove devi avere paura anche della tua stessa ombra. Certo, c'erano anche persone che stavano lontane dai riflettori e spesso passavano quegli anni di liceo in maniera anonima e tranquilla, ma sfortunatamente non era stato il tuo caso.

Eri sempre stata una ragazza un po' introversa, ma avevi la tua ristretta cerchia di amici. La scuola per te non era mia stato un problema, ma da quando il liceo era iniziato, un gruppo di ragazze iniziò a prenderti di mira.

Al primo anno ti interessava un ragazzo più grande: si chiamava Luke Reese, alto, capelli mori e occhi verdi, giocatore di baseball e grande carisma. Ovviamente non eri l'unica interessata a quel bel ragazzo. La cosa non era importante, fatta eccezione per Mia Hale, a lei non era mai andato giù il fatto che ti piacesse il suo stesso ragazzo.

L'anno successivo Luke e Mia si misero insieme e tu lo accettasti senza problemi, infondo era solo una cotta liceale, ma quella ragazza non credeva che tu avessi superato la cosa. Da quel momento, le giornate iniziarono a farsi sempre più pesanti per colpa sua. 

Inizialmente erano cose di poco conto, ma con il passare del tempo, la situazione era diventato sempre più assurda e il dolore era cresciuto provocando un'enorme voragine all'interno del tuo cuore. Non riuscivi proprio a capire come delle persone potessero provare tanto odio senza motivo.

Finalmente l'ultima campanella del giorno era suonata e potevi tornartene a casa. Le vacanze di Natale erano iniziate. Pensare al fatto che passata una mezz'ora saresti potuta finalmente essere in camera tua, senza nessuna Mia o le sue amiche a darti il tormento ti fece crescere un sorriso spontaneo sul volto.

Non appena prendesti gli ultimi libri lasciati nell'armadietto, non feci in tempo a voltarti che erano già finiti sul pavimento, ma questa volta la forza di gravità non c'entrava. Alzasti lo sguardo per ritrovarti due occhi neri come la pece contornati da abbondante trucco fissarti.

<<Non pensi che dobbiamo salutarci come si deve ora che non ci vedremo per un po', t/n?>> chiese in tono ironico Mia pestando i tuoi libri sotto le sue scarpe. Avresti così tanto voluto darle un pugno su quel viso contornato da quintale di trucco, ma il buon senso ti fece ammutolire. <<Ragazze guardate, t/n non vuole parlare con noi!>> aggiunse alzando di poco il tono della voce.

Le sue amiche iniziarono a ridere, ma con il tempo iniziasti a non sentirle nemmeno più. Le persone passavano lungo il corridoio senza nemmeno prestare attenzione a quella scena che si era presentata ormai così tante volte tra quei corridoi. Vedesti passare velocemente anche il ragazzo arrivato da qualche settimana, si doveva chiamare Billy e qualcosa.

Persa nei tuoi pensieri non vedesti arrivare Luke, il fidanzato di Mia proprio accanto a lei.

<<Salutala!>> sbottò il ragazzo fissandoti.

<<Come?>> strabuzzasti gli occhi non capendo. Fino a quel momento non avevate mai nemmeno parlato.

<<La mia ragazza ha detto che devi salutare lei e le sue amiche, fallo.>> continuò a denti stretti Luke. Corrugasti la fronte non capendo. Da quando quei due si erano fidanzati, eri riuscita a scoprire che Luke Reese non era la bella persona di cui ti eri presa una cotta, ma solo un ragazzo tappetino da mostrare alle amiche, per Mia.

A quella richiesta avanzasti lasciando i libri sul pavimento e cosasti quelle due ingombranti figure dietro di te. Mentre iniziasti a camminare, Mia ti afferrò la coda dei capelli facendoti cadere all'indietro. Fortunatamente lo zaino che tenevi sulle spalle attutì la caduta, ma la vergogna e l'imbarazzo erano sparsi su tutto il pavimento.

La rossa si abbassò su di te dandoti una sberla sul viso. D'istinto la respingesti e lei barcollò accanto alle sue amiche. Anche Luke intervenne afferrandoti e sollevandoti per il colletto della giacca finendo per sbatterti contro gli armadietti.

<<Sei solo una sfigata del cazzo, t/n.>> sbottò il ragazzo sollevando una braccio e formando un pugno con la mano. Chiudesti gli occhi di riflesso immaginandoti già di sentire le sue nocche colpire il tuo zigomo, ma inaspettatamente non fu così.

Sentisti la presa del colletto della giacca sparire e quando apristi gli occhi, l'alta figura di Luke era riversa sul pavimento con del sangue che gli colava dal naso. Sopra di lui c'era lo stesso ragazzo che era passato poco prima in corridoio, quello nuovo.

<<Se c'è una cosa che mi fa più schifo dei bulli, sono gli uomini senza palle che se la prendono con delle ragazze!>> urlò il riccio sopra a Luke continuando a colpirgli il naso. Mia e le sue amiche erano inermi con le mani portate alla bocca.

<<B-Billy.. lascialo andare.>> dicesti cercando di ricordarti il suo nome. Lui si fermò di colpo. Alzandosi si voltò verso di te e notasti come i suoi occhi azzurri fossero profondi e ipnotici.

<<Stai bene? Ti ha colpita?>> chiese mentre il suo sguardo percorreva la tua figura alla ricerca di qualche livido o ferita.

<<Sto bene.>> rispondesti a bassa voce, ma con tono deciso. Il cuore iniziò a batterti all'impazzata, nessuno aveva mai fatto qualcosa del genere nei tuoi confronti, soprattuto in una maniera così plateale e diretta.

Billy diede un calcio che colpì il ginocchio di Luke ancora riverso a terra <<Prova ancora a toccarla e ti ammazzo, Reese.>> sbottò stringendo i denti. Poi si rivolse a Mia e le sue amiche, ancora incredule per l'accaduto <<Tutta la scuola sa che ve la fate con tutta la squadra di Basket. Siete già delle poco di buono a tempo pieno, non credo abbiate davvero tempo per essere anche delle bulle.>> aggiunse fulminandole con lo sguardo.

Subito dopo, il biondo si abbassò per raccogliere i tuoi libri rimasti sul pavimento. <<Hai altro da dover prendere?>> ti domandò in tono gentile. Tu scossi la testa e lui annuì deciso. Si offrì di portarti lo zaino.

Poco prima di allontanarvi, si voltò verso quel gruppo di persone così malate e gli mostrò un bel dito medio. Non potesti non ridere a quella visione, non avresti mai creduto che quel giorno sarebbe arrivato.

<<Grazie per avermi salvata, Billy.>> dicesti mentre le tue guance iniziarono a colorarsi di un rosso acceso.

Lui ti lanciò un'occhiata e non poté fare a meno di notarlo, così sorrise. <<Bhe, ora mi dovrai offrire una cena, t/n.>> rispose sfiorando la tua mano con la sua. Annuisti animatamente. Eri così felice che probabilmente gli avresti offerto tutte le cene che voleva!

Steve Harrington, Eddie Munson & Billy Hargrove  •Immagina•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora