64-EDDIE ✭

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❝ 𝐈𝐧𝐬𝐨𝐧𝐧𝐢𝐚 𝐩𝐭.𝟐 ❞


Rating: Giallo

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Rating: Giallo.

Parole: 831

Quella sera ti eri accordata per andare da Eddie. Dopo quello che vi eravate confidati, decidesti di non prendere nessuna droga, ma trovare un altro modo per riuscire a dormire senza avere incubi.

Bussasti alla porta della roulotte del ragazzo e in pochi secondi Eddie Munson era davanti a te con un sorriso stampato in volto <<Prego, sua altezza.>> scherzò facendoti entrare e chiudere la porta dietro di sé.

Non avevi idea di come fosse casa sua, sapevi che viveva insieme a suo zio, un uomo di poche parole. Ti guardasti attorno, era tutto piuttosto comune ed essenziale.

<<Siediti pure, t/n.>> disse il ragazzo gentilmente indicandoti il divano dietro al tavolo. Annuisti sedendoti per poi sospirare pesantemente, eri stanca e qualsiasi cosa ti stava invitando a chiudere occhio, ma non potevi, non ancora.

<<Vuoi qualcosa da bere?>> chiese Eddie aprendo una delle credenze, accettasti una latina di birra. Il ragazzo si sedette accanto a te sul divano per poi prendere un sorso dalla sua, lo guardasti di sottecchi, chi l'avrebbe mai detto che avresti passato un venerdì sera a casa di Eddie Munson.. <<Quindi, parlami un po' di questi sogni.>> sospirò voltandosi verso di te.

Abbassasti lo sguardo prendendo un sorso di birra e nella tua mente presero a scatenarsi gli scenari peggiori. Facevi fatica a parlarne, figuriamoci a raccontare gli avvenimenti che ti perseguitavano da settimane se non mesi.

Deglutisti pesantemente, apristi la bocca per rispondere, ma Eddie ti prese la mano stringendola nella sua. Sussultasti sentendo il freddo metallo degli anelli incatenando i tuoi occhi ai suoi. Si schiarì la voce <<Non devi farlo se non vuoi, t/n.>> il suo tono era calmo e rassicurante, non avevi idea che potesse essere così.

<<È solo che non riesco a liberarmene, continuo a vedere come delle ombre e delle presenze che appaiono e scompaiono attorno a me fino a quando non mi manca il respiro.>> sputasti quelle parole come un fiume in piena. Eddie rimase in silenzio ad ascoltarti, i suoi occhi grandi e scuri non volevano saperne di lasciare il tuo viso stanco e impaurito.

Lo sguardo del ragazzo era chiaro: anche lui aveva provato quelle sensazioni. I capelli lunghi e scuri ricaddero sul suo viso, annuì per poi prendere un altro sorso di birra. <<Dio, ti sembrerò così patetica.>> ti portasti una mano sul viso stanco, ma Eddie prese anche quella nelle sue e la strinse. Con i pollici prese ad accarezzare i dorsi delle tue mani delicatamente.

<<Ti trovo bellissima.>> mormorò con occhi languidi, le sue parole ti fecero mancare il fiato. Non capivi come quella risposta fosse inerente al contesto, ma per un attimo i tuoi incubi lasciarono la tua mente e capisti l'intento di Eddie.

Arrossisti mentre le sue dita accarezzavano ancora le tue mani, il freddo metallo dei suoi anelli ti mandava dei brividi lungo le braccia che cercasti di ignorare.

Il ragazzo deglutì a fatica sperando in una tua risposta <<Oh, sarà per questo che quei mostri non vogliono lasciarmi stare.>> scherzasti, ma ti maledicesti immediatamente per quella pessima battuta, che però fece ridere il moro. <<Tu perché non riesci a dormire?>> chiedesti cercando di ritornare seria.

Eddie indietreggiò per poi appoggiare il corpo contro lo schienale del divano prendendo a guardare un punto fisso davanti a sé, come se dovesse sforzarsi di ricordare il motivo della sua insonnia.

<<Bhe, t/n, i motivi sono tanti.>> ammise ed il tono della sua voce si fece più cupo. Vedesti come la sua espressione cambiò rapidamente, ti accorgesti di non saperne davvero molto su di lui.

<<Diciamo che anche io sento come se mi mancasse il respiro, quando chiudo gli occhi.>> si voltò verso la tua direzione sconfortato. Capisti subito che non era abituato ad aprirsi ai suoi pensieri, soprattutto con qualcuno come te, ma in fondo, nemmeno tu avevi parlato di quegli incubi a qualcun altro.

***

Era ormai quasi l'una di notte ed entrambi avevate finito quasi sei lattine di birra in due. Avevi chiesto ad Eddie qualcosa da fumare, ma il ragazzo non ti diede alcun tipo di droga. Eravate entrambi stesi sul suo letto, la sua testa era stesa sul cuscino, mentre la tua era appoggiata sul suo petto che si alzava ed abbassava ad ogni respiro.

L'atmosfera era tranquilla, quasi come fossi distesa in un campo in piena campagna con solo delle luci soffuse attorno a te. Non avresti mai creduto possibile una cosa del genere in compagnia di quel ragazzo che prese ad accarezzarti i capelli dolcemente.

<<Come ti senti?>> chiese puntando i suoi occhi verso il soffitto continuando ad arricciarti delle ciocche, era un movimento lento e circolare. Apristi gli occhi lentamente, quasi come fossi riuscita ad addormentarti. <<Bene, mi sento rilassata.>> ammettesti per poi chiudere gli occhi nuovamente.

Sentisti il ragazzo annuire e poi dalla sua bocca uscirono dei suoni, stava intonando una canzone a te sconosciuta. <<Perché non dormi?>> gli chiedesti stringendo una mano sul suo petto sbadigliando.

Eddie sorrise sentendoti <<Perché voglio assicurarmi che nessun'ombra cerchi di raggiungerti questa notte.>> non ti aspettavi quelle parole. Sorridesti di riflesso <<Avevamo promesso di sconfiggerla insieme, l'insonnia.>> ribattesti sbadigliando un'altra volta. Il sonno stava attirandoti verso di lui con una magia.

Eddie ridacchiò sentendoti nuovamente sbadigliare <<La prossima volta toccherà a te, ma ora dormi.>> disse con in tono flebile ritornando ad intonare la canzone di prima. Le sue dita continuarono a disegnare dei piccoli cerchi lungo la tua testa accarezzandola dolcemente, il suo respiro regolare ti fece rilassare ancora di più.

In pochi secondi, la voce di Eddie ti accompagnò tra le braccia di Morfeo. 

Steve Harrington, Eddie Munson & Billy Hargrove  •Immagina•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora