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Parole: 1828
La campanella della videoteca suonò non appena mettesti piede dentro al negozio. Nemmeno il tempo di girarti che due grandi occhi scuri e familiari si posarono su di te. Steve Harrington aveva la tu attenzione già da quell'esatto momento.
Lo guardasti di riflesso per poi filartela attraverso gli scaffali dei film horror prendendo in mano qualche videocassetta vecchia e polverosa. Attraverso gli scorci di ripiani, intravedesti il moro parlare con la sua collega Robin.
<<La tua ragazza è arrivata.>> commentò la bionda masticando una gomma rosa mentre leggeva una rivista al bancone. I suoi occhi celesti non lasciarono le pagine tra le sue mani, eppure notò il cambio d'umore del ragazzo accanto a lei.
Steve si schiarì la voce <<Non è la mia ragazza.>> rispose corrugando la fronte. Portò le mani sui fianchi con tono infastidito mentre la schiena si appoggiò al bancone mettendosi accanto all'amica che alzò le sopracciglia divertita. <<Oh, perdonami: la tua scopata è arrivata.>> lo canzonò facendo una bolla con la gomma da masticare che si scoppiò in pochi istanti.
Steve roteò gli occhi scuri scuotendo la testa. Ignorò le parole dell'amica per poi sorpassare il bancone andando vicino ad un cesto pieno di videocassette per aggiungere lo sconto sopra ogni oggetto. Sapevi che quello fosse il segnale, andasti da Robin al bancone e le chiedesti dove fosse il bagno.
<<In fondo al negozio, t/n.>> rispose facendoti un occhiolino sorridendo. La ringraziasti annuendo, ti voltasti per raggiungere quel corridoio che ormai conoscevi a memoria. Mentre camminavi arrossisti visibilmente, abbassasti la maniglia della porta del bagno e ti ci fiondasti dentro. Iniziasti a fare il conto alla rovescia da 90 sedendoti sul ripiano accanto al lavandino.
* 3 mesi prima *
<<Dio, c'è qualcuno in questo maledetto posto?>> domandasti a voce alta entrando in quella videoteca che sembrava più un cimitero per il silenzio tombale che c'era. Sbuffasti tenendo in mano una videocassetta.
Come risposta alla tua richiesta, una voce si sollevò da dietro uno scaffale alla tua destra <<Arrivo, non serve urlare.>> ti canzonò un ragazzo che riconoscesti essere Steve Harrington. Sapevi quanto fosse stato popolare al liceo di Hawkins, lui era Re Steve. Non lo avresti mai detto vedendolo arrivare verso di te con un gilet verde sopra ad una felpa color panna infilata dentro a dei jeans chiari.
Roteasti gli occhi non appena il ragazzo arrivò davanti a te posando le mani sui fianchi. <<Che succede?>> chiese guardando l'oggetto che tenevi tra le mani svogliatamente. Sollevasti la videocassetta <<Devo vedere questo film con mio fratello di 12 anni, ci sono delle scene esplicite?>> chiedesti spazientita.
