Capitolo 50

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Oggi è lunedì,il giorno più traumatico della settimana e stamattina ho davvero fatto fatica ad alzarmi dal letto per andare in studio.
Sarei rimasta lì sotto alle coperte belle calde molto volentieri insieme a Niccolò e Spugna che ha praticamente dormito accanto a me per tutta la notte,tenendomi caldo.
In più il tempo è proprio una merda,è da questa notte che non fa altro che tuonare e piovere a dirotto e io ho sempre avuto una fottuta paura dei temporali,infatti ad un ogni temporale mi stringevo a Spugna per non svegliare Niccolò che stava beatamente dormendo e mi dispiaceva svegliarlo.
Dopo esserci preparati entrambi,usciamo da casa sua e ci dirigiamo verso la sua macchina per andare a fare colazione insieme prima di andare in studio.

"Amore che hai stamattina?" Chiede Niccolò vedendomi taciturna una volta che siamo saliti in macchina e io sbadiglio,sentendomi completamente rincoglionita.

"Sto morendo di sonno,stanotte non ha fatto altro che piovere e tuonare e tu sai di quanta paura ho dei temporali" Rispondo sbadigliando ancora.

"Ma amore potevi svegliarmi" Dice guardandomi intenerito e si avvicina a me dandomi un bacio sulle labbra che io ricambio.

"Mi dispiaceva svegliarti,stavi dormendo così bene e poi sei bellissimo quando dormi" Sorrido facendo sorridere anche lui che mi dà un'altro bacio per poi tornare al suo posto e entrambi ci allacciamo la cintura.
"È poi ci ha pensato Spugna a tranquillizzarmi,mi è stato attaccato per tutta la notte" Ridacchio mentre lui mette in moto la macchina,accendendo lo stereo.

"Ah ecco perché l'ho ritrovato appiccicato a te stile cozza con quella zampa appoggiata tranquillamente sopra al tuo seno,nonché roba mia" Dice ridendo e io scuoto la testa sbuffando una risata divertita.
"Senza che fai cosi co la testa perché tu sei mia e basta" Dice guardandomi per un'attimo per poi tornare a guardare la strada.

"Ma ti rendo conto che sei geloso marcio pure del tuo cane?" Chiedo ridendo e lui poggia una mano sopra alla mia coscia come fa sempre.

"Si sono geloso marcio pure di Spugna,lo sono di ogni essere maschile che si avvicina a te o che ti guarda troppo" Dice ridacchiando e io alzo gli occhi al cielo.

"Ripeto...sei decisamente un caso perso" Dico guardandolo divertita e vedo che siamo arrivati davanti al bar.
Scendiamo dalla macchina e mi afferra per mano avvicinandosi all'entrata a passo spedito per evitare di bagnarci visto che continua a piovere.
Entriamo dentro,salutando chi lavora lì e andiamo a sederci in un tavolino libero.

"Stasera vengono i ragazzi a vedere la partita da me,ti unisci a noi? Ci tenevano tanto a salutarti" Dice serio.

"Certo va bene" Rispondo sorridendo ed arriva una ragazza molto bella,alta,magra,capelli lunghi ramati con gli occhi chiari a prendere le nostre ordinazioni.

"Buongiorno ragazzi,cosa vi porto?" Chiede sorridendo e noto che guarda un po' troppo Niccolò e decido di prendere in mano la situazione.

"Due caffè e due cornetti,uno alla marmellata di fragole e uno alla Nutella grazie" Sorrido fintamente alla ragazza davanti a noi che annuisce e se ne torna dietro al bancone sculettando a più non posso.
"Ma che cazzo ridi tu?" Chiedo a Niccolò sentendolo ridere.

"Siamo nervosette oggi?" Chiede sfottendomi e io lo incenerisco con lo sguardo.
"Per caso sei gelosa?" Chiede sfottendomi ancora e torna la ragazza con le nostre ordinazioni,servendo prima Niccolò e poi me.
"Grazie mille molto gentile" Le sorride e lei anche.

"Offro io,non capita tutti i giorni avere Ultimo nel mio bar e se non ti dispiace dopo vorrei fare una foto con te" Dice lei sorridendo ancora.

"Certo va bene" Risponde lui sorridendo e lei senza avermi calcolata minimamente se ne torna dietro al bancone tutta felice di poter fare una foto con lui.

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