Capitolo 55

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Oggi si torna a casa,questi tre giorni a Sanremo sono volati,ho passato molto tempo con Niccolò e con gli altri.
Oltre ad aver festeggiato il compleanno del moro,abbiamo festeggiato anche il mio.
Mi ha organizzato una piccola festa a sorpresa insieme ai ragazzi e a Clarissa che all'ultimo,non so come abbia fatto,è riuscito ad affittare una piccola saletta per festeggiare tutti insieme e devo ammettere che ci siamo divertiti molto.
Ancora una volta è riuscito a stupirmi e a rendermi felice,è stato il compleanno più bello della mia vita e spero di festeggiarne tanti altri con lui.
Stamattina mi sono alzata presto per andare insieme a Clarissa a fare un giro per Sanremo mentre Niccolò è dovuto andare a fare qualche intervista insieme a Jacopo e ora ci ritroviamo tutti a pranzare nella sala pranzo dell'hotel.

"Dove siete andate voi due?" Chiede Adriano mentre finiamo di mangiare.

"Siamo andate a fare colazione in un bar che rimaneva in centro,poi abbiamo fatto un giro per i negozi e infine siamo andate sul lungomare" Risponde Clarissa.

"Peccato che non puoi rimanere Gre" Dice Tiziano con tono dispiaciuto.

"Si infatti" Dice Cocco guardandomi insieme agli altri.

"Dai che tra qualche giorno ci rivediamo" Dico sorridendo e giro lo sguardo verso Niccolò.
"Io vado a fumare,vieni con me?" Chiedo guardandolo.

"Si tanto non avevo più fame" Afferma alzandosi dal suo posto e afferra la sua giacca.
Mi alzo anch'io e mi metto il cappotto per poi afferrarlo per mano e ci dirigiamo fuori.
Ci accendiamo una sigaretta e mi afferra dai fianchi,dandomi un bacio sulle labbra che io ricambio.
Poggio la testa sul suo petto e nel mentre fumo la mia sigaretta,stando in silenzio e godendomi questi ultimi minuti che mi rimangono con lui.
"Sei sicura che vuoi tornare da sola?" Chiede di punto in bianco e io annuisco.
"Guarda che uno dei ragazzi può venire con te eh" Dice serio e io alzo la testa dal suo petto,tornando a guardarlo.

"Non c'è n'è bisogno Nicco davvero" Ridacchio leggermente e mi stacco da lui per buttare la sigaretta finita nel posacenere e lo stesso fa anche lui.
"Non mi succederà nulla,ti prometto che starò attenta e appena sono a casa ti scrivo o ti chiamo" Aggiungo tornando seria e lui torna ad abbracciarmi forte.
"Poi domani vado a prendere Spugna da tua madre" Dico abbracciata a lui.

"Ti sta facendo dannare?" Chiede stringendomi forte tra le sue braccia.

"No per nulla" Rispondo "è bravissimo" Aggiungo sorridendo.

"Sarà meglio per lui" Ridacchia dandomi un bacio sulla testa.
"Devi per forza tornare a Roma? Non puoi rimanere qua?" Chiede portando una mano tra i miei capelli che inizia ad accarezzare dolcemente.

"Vorrei tanto rimanere qua con te,ma purtroppo non posso" Rispondo con tono dispiaciuto e lo sento sbuffare.

"È se io non volessi lasciarti andare?" Chiede continuando ad accarezzarmi i capelli facendomi ridere.

"Devi per forza lasciarmi andare o Claudio mi uccide" Rispondo ridendo e smette di accarezzarmi i capelli per afferrarmi dal viso con entrambe le mani e torna a baciarmi in modo dolce e sento il cuore battere fortissimo.
"Ti amo tanto tanto piccolo nanetto" Sussurro sulle sue labbra facendolo sorridere.

"Anch'io amore mio" Sussurra a sua volta e torna a baciarmi.

"Ehm...scusate piccioncini" Esclama Tiziano dopo essersi schiarito la voce e noi ci stacchiamo da quel bacio,vedendolo insieme a Gianmarco.

"Non volevamo interrompervi" Dice Gianmarco accendendosi una sigaretta insieme a Tiziano e io guardo l'ora dal mio orologio,vedendo che è ora di andare.

"Devi andare amore?" Chiede Niccolò e io annuisco.
"Vieni ti accompagno a prendere le tue cose in camera" Mi afferra la mano e io saluto Gianmarco e Tiziano con un bacio sulla guancia che loro ricambiano.

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