Capitolo 97

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Arrivati a casa sua,mi vengono subito incontro a farmi le fusa e strusciandosi tra le mie gambe,Uncino soprannominato da me e Niccolò piccolo diavoletto perché è un vero e proprio diavoletto,ma quando vuole sa essere molto dolce e Piercarlino,soprannominato il coccolone perché a differenza di Uncino è dolcissimo e molto socievole e con lui è stato amore a prima vista,abbiamo subito fatto amicizia mentre con Uncino all'inizio non poteva vedermi e non so manco io il perché gli stavo così tanto sul cazzo. Ma con l'aiuto di Niccolò sono riuscita a conquistarlo e a farmi volere bene da lui,tanto che ora appena mi vede entrare in casa mi viene subito incontro in cerca di coccole,come in questo caso che appena mi ha vista e subito venuto da me,senza calcolare Niccolò che si è tolto la giacca insieme al cappellino,dirigendosi poi verso la cucina a rispondere al cellulare.

"Vado a vedere cosa combina quel ritardato del vostro padrone in cucina" Parlo piano rimettendomi in piedi dopo aver fatto un po' di coccole ad entrambi e mi tolgo il cappotto,andando ad appenderlo all'entrata per poi andare in cucina da Niccolò che sta ancora parlando al telefono e io mi siedo sopra alla penisola,posando il mio sguardo su di lui e appena si accorge della mia presenza,si avvicina a me e si posiziona in mezzo alle mie gambe,dandomi un bacio sulla punta del naso facendomi sorridere.

"Si Adriá ho capito,poi ne parliamo bene domani" Dice con tono serio per poi salutarlo e chiudere la chiamata.

"È successo qualcosa?" Chiedo curiosa e lui scuote la testa,poggiando il cellulare accanto a me e in seguito,poggia le sue mani sopra ai miei fianchi,dandomi un bacio sulle labbra per poi lasciarmi qualche bacio sulla guancia,scendendo sulla mascella,sul mento fino ad arrivare al mio collo e io sento il mio corpo riempirsi di brividi e inclino leggermente la testa per lasciargli campo libero nel torturarmi il collo di baci e piccoli morsi.

"Hai cambiato profumo vero?" Chiede continuando a torturarmi il collo e con le mani mi alza di poco il maglioncino,posando poi le sue dita sopra alla mia pelle e al contatto freddo con i suoi anelli,sussulto.

"Si,non ti piace?" Bisbiglio piano,poggiando entrambi le mie mani dietro il suo collo che lo accarezzano.

"Mi piace di più l'altro che ti mettevi sempre" Afferma staccandosi dal mio collo e torna a guardarmi.
"Posso farti una domanda? Però devi rispondermi sinceramente" Dice con tono serio e io lo guardo confusa.

"Non sono mai stata sincera con te?" Chiedo guardandolo e accarezzandogli la nuca,sentendolo rabbrividire sotto al mio tocco delicato.

"Non ho mai detto il contrario" Sorride accarezzandomi i fianchi e tenendo lo sguardo fisso nei miei occhi.
"So che può sembrare una domanda stupida,ma io ho bisogno di saperlo Gre" Torna serio e io lo incito a farmi questa domanda.
"Mi hai perdonato o ancora no?" Chiede un po' titubante dalla risposta che potrei dargli e io lo guardo per qualche secondo in silenzio per poi rispondergli.

"Menomale che lo hai precisato perché è veramente una domanda stupida la tua Niccolò" Lo sfotto con tono ironico e lui mi pizzica i fianchi facendomi ridere.

"Devo prenderlo come un sì?" Domanda incerto e io annuisco,unendo le nostre labbra in un bacio dolce.
"Sai che ora sei di nuovo mia vero?" Sussurra sulle mie labbra e io sorrido.

"Sono e sarò per sempre tua Niccolò" Sussurro a mia volta,tornando poi a baciarlo e questa volta unisce le nostre lingue,baciandomi con trasporto e passione,salendo sempre più su con le mani,toccando ogni parte del mio corpo e si stacca un'attimo dalle mie labbra,per togliermi del tutto il maglioncino,lasciandomi in reggiseno davanti a lui e io sento il mio respiro farsi sempre più veloce e affannoso,sentendo anche la voglia di fare l'amore con lui,di sentirlo di nuovo mio aumentare sempre di più e poso le mie labbra sul suo collo,iniziando a baciarlo e lui mi lascia fare.

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