Ultimo|| Quel filo che ci unisce

Capitolo 121

Sono appena le 6 del mattino quando mi ritrovo a guardare l'alba,seduta in giardino con una bella tazza di caffè caldo tra le mani e mi godo a pieno quel leggero venticello che mi fa leggermente rabbrividire.
Questa notte per via del caldo,del fatto che non c'è Niccolò a dormire con me nel nostro letto e dei miei soliti pensieri,non sono riuscita a dormire molto mentre Luigi ancora dorme beatamente nella sua camera insieme a Pisolo.
Con Niccolò ci siamo sentiti ieri sera prima di andare a dormire,abbiamo parlato tanto tramite videochiamata,dove gli ho anche fatto vedere quelle tre pesti e con i ragazzi ora si trovano ad Ancona.
Dire che mi manca è davvero poco,mi manca da morire e non vedo l'ora di rivederlo e di riabbracciarlo alla data di Napoli,spero che questi giorni passino in fretta.
Finisco di bere il mio caffè per poi alzarmi dalla sdraio e rientrare dentro,andando in cucina seguita da Uncino e Piercarlino.

"Che volete voi due?" Sorrido mettendo la tazza sporca dentro alla lavastoviglie per poi abbassarmi davanti a loro che iniziano a farmi le fusa e a miagolare. "Scommetto che volete da mangiare eh" Ridacchio accarezzandogli entrambi e loro continuano a miagolare e a fare le fusa. "Eh va bene ho capito vi darò da mangiare piccole bestioline affamate" Ridacchio ancora divertita,rimettendomi in piedi e afferro le loro ciotole,dando da mangiare ad entrambi e cambiando anche l'acqua. "Mi raccomando non picchiatevi come al vostro solito per il mangiare che io vado a farmi una doccia,fate i bravi eh" Dico lasciando una carezza ad entrambi sulla testa mentre mangiano ed esco dalla cucina,dirigendomi di sopra per andare a farmi una bella doccia e vestirmi.

Finito di farmi la doccia e di essermi lavata i denti,lasciando i capelli bagnati,tanto con il caldo si asciugano da soli,mi vesto indossando prima l'intimo pulito per poi mettermi un paio di pantaloncini di jeans neri con sopra un crop top bianco floreale,abbinando il tutto alle mie adorate nike jordan bianco e nere che ho uguale a Niccolò e decido poi di farmi la mia solita maschera ed esco dal bagno.
Torno di sotto e mi dirigo in salotto,dove accendo la tv e collego il mio cellulare,mettendo la musica e quando parte la canzone di Niccolò sul finale alzo il volume ed inizio a cantarla e a pulire un po' casa.

"Io che non so vivere senza sognare guardarsi allo specchio e ritrovarsi a volare lasciatemi un filo dove poter camminare tenetevi il mondo e lasciatemi il mare" Canto rifacendo bene il divano e quando mi volto e vedo Luigi mezzo addormentato a petto nudo con addosso un paio di pantaloncini neri che mi guarda sobbalzando e portandosi una mano sul cuore,scoppio a ridere.

"Mortacci tua Gre che te sei messa in faccia? Sei inguardabile" Mi percula con la voce ancora assonnata e io mi avvicino a lui,afferrandolo dalle mani e lo trascino in mezzo al salotto,saltellando come una cretina mentre finisco di cantare la canzone di Niccolò. "Ma che te sei bevuta stamattina per essere così energica?" Chiede ridendo e io porto entrambe le braccia dietro al suo collo.

"Le canzoni di Niccolò mi fanno questo effetto" Rido facendo ridere anche lui e mi abbraccia.
"Hai dormito bene stanotte?" Domando abbracciata a lui,sentendo partire Solo di Niccolò.

"Si,sono crollato appena ho toccato il letto ero morto,tu?" Ridacchia tornando a guardarmi. "Te prego togliti sta roba dalla faccia,ma a Niccolò non ne mai venuto un colpo vedendoti conciata così?" Domanda guardandomi.

"Quasi sempre,soprattutto al mattino presto quando vado a svegliarlo conciata così" Rispondo ridendo e mi stacco da lui.

"Eh te credo porello,penso che gli si ammoscia proprio vedendoti conciata così con quella merda in faccia" Dice ridendo anche lui,passandosi una mano sul petto e io lo guardo sbalordita. "Che ho detto che me guardi così?" Chiede guardandomi divertito e io afferro un cuscino,lasciandoglielo addosso.

"Fila in cucina a fare colazione che è meglio" Dico abbassando il volume della musica e lui a sua volta lancia il cuscino sopra al divano, tornando ad abbracciarmi.