Capitolo 131

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Sono passate quasi tre ore da quando siamo qui in questa stanza,dove mi hanno ricoverata appena siamo arrivati e stanno tenendo la situazione sotto controllo con il tracciato e soprattutto stanno tenendo sotto controllo le condizioni della bambina che al momento sono più che buone. Le contrazioni sono sempre più dolorose e vicinissime,ma non sento ancora il bisogno di spingere.
Niccolò ha finalmente realizzato quello che sta succedendo e sta cercando di starmi vicino il più possibile,di rassicurarmi e darmi la forza che mi serve in questo momento per affrontare il tutto in modo tranquillo e sereno e a ripetermi in continuazione quanto io sia forte e che posso farcela.

"Sempre tutto uguale amore?" Domanda Niccolò rientrando in stanza dopo avermi lasciata un'attimo con la ginecologa e l'ostetrica che mi hanno fatto un'altro controllo ed uscito per fumare una sigaretta con gli altri che sono tutti qui fuori ad aspettare insieme ai nostri genitori.

"Sto decisamente morendo dal dolore,le contrazioni mi stanno letteralmente ammazzando" Dico esausta e sofferente e lui torna a prendermi per mano,dandomi un bacio sulla fronte.

"Lo so amore,ma cerca di rilassarti e soprattutto cerca di non pensarci" Sussurra guardandomi negli occhi mentre mi tiene la mano e io sento l'ennesima contrazione arrivare. "Stringi forte la mia mano e respira ed ispira amore" Dice incoraggiandomi con lo sguardo e io stringo forte la sua mano,respirando ed ispirando,lasciandomi sfuggire l'ennesimo lamento dalle labbra. "Brava amore,ora rilassati e continua a fare dei lunghi respiri profondi e ad ispirare,fai come faccio io" Dice iniziando a respirare ed ispirare insieme a me.

"Voglio vedere Luigi" Dico piangendo tra un respiro e l'altro.

"Lo faccio entrare subito amore,tu però cerca di rilassarti e di stare tranquilla" Dice guardandomi e io annuisco tra le lacrime e mi lascia un'altro bacio sulla fronte,lasciando poi la mia mano ed esce nuovamente dalla stanza andando a chiamare Luigi.
Qualche secondo dopo lo vedo rientrare insieme a lui.

"Piccolina mia" Esclama avvicinandosi a me."Come ti senti?" Domanda allungando una mano verso il mio viso accarezzandolo dolcemente e mi asciuga le lacrime.

"Malissimo,non c'è l'ha faccio più" Sussurro piangendo e tirando su con il naso e lui scuote la testa,continuando ad accarezzarmi il viso.

"Invece c'è l'ha fai Gre,lo so che è dura ed doloroso ma devi resistere e stare tranquilla" Cerca di rassicurarmi anche lui e io chiudo per un'attimo gli occhi,cercando di rilassarmi,ma il continuo dolore e le continue contrazioni non me lo permettono. "Tu invece come stai? Te vedo sempre più bianco" Dice guardando Niccolò che è seduto accanto a me.

"Nun me dì niente Lu sto cercando di mantenere la calma per lei" Si affretta a rispondere passandosi una mano tra i capelli."È successo tutto così velocemente che non pensavo che volesse nascere oggi,pensavo che avrebbe resistito ancora quelle due settimane e invece la signorina qui ci ha colto di sorpresa" Dice sorridendo guardando Luigi che a sua volta sorride e torna a guardarmi.

"La birbantella ci fa scherzi" Ridacchia accarezzandomi sempre il viso. "Ma io comunque ieri ve lo avevo detto che sarebbe nata oggi,me lo sentivo troppo e poi bastava guardare Greta per capire che anche lei era pronta" Dice ad entrambi.

"Che sei diventato un veggente ora?" Domanda Niccolò ridendo prendendo per il culo Luigi che lo manda a cagare scherzosamente e vediamo la ginecologa rientrare nella stanza e avvicinarsi a me insieme all'ostetrica che mi sta seguendo da quando sono arrivata e Luigi si fa da parte.

"Allora Greta? Ancora nulla?" Domanda liberandomi finalmente dalle fasce del tracciato e si siede difronte a me,facendomi un'altro controllo e all'improvviso finalmente sento il bisogno di spingere,segno che la piccolina si è decisa ad uscire. "Ci siamo Greta?" Domanda tornando a guardarmi dopo avermi sentita emettere un gemito di dolore e Niccolò si alza di scatto dal suo posto e io riesco solo ad annuire,lasciandomi sfuggire un'altro gemito di dolore. "Portiamola immediatamente di là in sala parto,ci siamo è dilatissima" Dice la ginecologa alzandosi dallo sgabello che era posizionato davanti al lettino e mi trasferiscono subito in sala parto che rimane proprio accanto a questa stanza.

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