Capitolo 66

685 29 23
                                    

"Beh io vado ci si vede poi domani" Dice Cristian una volta che siamo usciti dallo studio,dopo aver passato la nostra giornata a lavorare ai progetti che ci ha assegnato Claudio.
Mi saluta con un bacio sulla guancia per poi salutare anche Edoardo.

"Vado anch'io che devo andare a prendere Damiano e Rebecca che stanno arrivando" Dico ad Edoardo che si stava accendendo una sigaretta.

"Vuoi un passaggio?" Chiede guardandomi e io scuoto la testa.
"Guarda che non mi costa nulla eh,anzi mi fa piacere accompagnarti,almeno non perdi tempo" Sorride guardandomi ancora e io afferro il cellulare dalla tasca della mia giacca,vedendo un messaggio da parte di Damiano che mi avvisa che tra 10 minuti sono a Roma e non farei mai in tempo ad andare fino sotto casa a prendere la macchina.

"Non vorrei disturbarti,magari hai altri impegni" Dico mordendomi appena il labbro inferiore e lui scuote la testa.

"Non ho nessun impegno Gre tranquilla,dai andiamo ti porto io" Dice ridacchiando e mi afferra la mano,portandomi verso la sua macchina.
Butta la sigaretta quasi finita sull'asfalto e saliamo in macchina,allacciandoci entrambi la cintura e mette poi in moto,dirigendosi verso la stazione.

"Posso farti una domanda?" Chiedo di punto in bianco rompendo quel silenzio che si è venuto a creare e giro lo sguardo verso di lui che annuisce.
"Perché per un po' di tempo non mi hai più parlato ed eri sempre freddo con me?"Chiedo guardandolo.
"Intendo dopo che siamo tornati da Milano" Aggiungo e lui sospira.

"Dobbiamo per forza parlane ora?" Chiede girando per un'attimo lo sguardo verso di me e io annuisco.
"Perché non volevo causarti altri problemi con il tuo ragazzo,ho preferito farmi da parte" Risponde serio e io lo guardo confusa.

"Non credo che sia solo per Niccolò Edo,penso che ci sia ben altro che tu non vuoi dirmi" Dico seria e lui rimane zitto a fissare la strada.

"C'è dell'altro che vorrei dirti Gre,ma non ora,non mi sembra il momento giusto per farlo,quindi parliamone un'altra volta" Dice dopo qualche secondo che è rimasto in silenzio e io lo guardo sempre più confusa e allo stesso tempo con sguardo indagatore.
Vorrei tanto sapere cosa deve dirmi,ma non voglio insistere se lui non vuole parlarne ora.

"Hai ragione meglio parlarne un'altra volta" Sorrido appena e giro lo sguardo verso il finestrino.

Arriviamo davanti alla stazione e scendiamo dalla macchina andando verso l'entrata.
Entriamo dentro e alzo lo sguardo verso il tabellone dei treni in arrivo e vedo che sta arrivando quello di Damiano e Rebecca.

"Vieni andiamo sul binario ad aspettarli" Dico abbassando lo sguardo verso Edoardo che annuisce e insieme ci dirigiamo verso il binario.
Saliamo le scale e senza farlo apposta vado a finire addosso ad un ragazzo che stava scendendo.
"Odio scusami" Dico mortificata e lui si toglie una cuffietta.

"Guarda dove cammini cazzo" Dice con tono acido e io lo guardo perplessa,ma come sto per rispondergli a tono,si mette in mezzo Edo.

"Stai calmo ti ha chiesto scusa" Dice con tono serio al ragazzo che si rimette la cuffietta e se ne va snobbandoci così senza dire altro.

"Ma anvedì te questo" Borbotto "Stronzo manco l'avessi fatto apposta" Dico salendo gli ultimi due scalini.

"Testa di cazzo avrei voluto farlo volare giù dalle scale" Commenta Edoardo facendomi ridere.
"Comunque mi piace quando parli in dialetto" Dice guardandomi facendomi arrossire leggermente e quando faccio per rispondergli,vediamo il treno fermarsi e le porte che si aprono.
Scendono i primi passeggeri e io cerco con lo sguardo i miei due amici.

"Amoreeeeeee mio" Sentiamo urlare alle nostre spalle e quando riconosco la voce di Damiano,mi volto insieme ad Edoardo vedendolo scendere dal treno,dove per poco si ammazza con la sua valigia e scoppio a ridere,correndogli incontro.
"Per poco faccio il volo dell'angelo" Dice ridendo insieme a Rebecca che non perde tempo ad abbracciarmi.

Ultimo|| Quel filo che ci unisce Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora