Capitolo 103

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Sono passati quattro giorni da quando ho scoperto di aver questo brutto male allo stomaco e ancora adesso faccio fatica a crederci,a metabolizzare il tutto e dirlo ai miei genitori,a mia sorella e ai miei amici è stato davvero difficile. Ma con l'aiuto di Niccolò sono riuscita a dirlo a tutti ed inutile dire che appena lo hanno saputo sono rimasti tutti molto scossi e sconvolti da questa struggente notizia che non mi fa manco più dormire alla notte,ci penso in continuazione e i dolori sono sempre più forti,non mi danno proprio tregua.
Ho dovuto parlare anche con Claudio,spiegandogli la mia situazione e per la prima volta ho visto un Claudio diverso,più umano,che si è addirittura commosso dopo che gli ho raccontato tutto,cosa che mi ha completamente lasciata senza parole,visto che di solito è sempre così stronzo e scorbutico con tutti noi e mi ha subito messa in malattia,promettendomi di ritrovare il mio posto in studio una volta che sarò guarita e di pensare a me adesso e non al lavoro.
In questi giorni Niccolò,nonostante che ha un'album che deve uscire tra pochi giorni e a mezzanotte uscirà il suo nuovo singolo che io non vedo l'ora di sentire,mi è stato molto vicino,non mi ha mollata sola nemmeno per un secondo e abbiamo entrambi deciso che per il momento per farlo stare più tranquillo e stare sotto al suo massimo controllo,starò da lui finché non mi riprenderò,finché non farò l'intervento e soprattutto finché non passerà questo brutto periodo.

È appena mezzogiorno quando usciamo dall'ospedale,dopo aver passato un'intera mattinata lì,incontrando il dottore Ferrara che mi ha fatto una visita più approfondita,spiegandomi bene come verrà svolto l'intervento che potrò fare,solo dopo aver iniziato a fare qualche seduta di chemioterapia e la prima seduta l'avrò settimana prossima sempre qui in ospedale e mi sto preparando psicologicamente ad affrontarla al meglio.
Mi rincuora il fatto che sia una cosa risolvibile,che non sia arrivato ad uno stadio altissimo e critico in cui non si poteva fare nulla e soprattutto che è stato preso in tempo. Ma prima di arrivare alla totale guarigione,che sparisca del tutto ci sarà molta strada da fare e spero tanto di riuscire a farcela,di riuscire a reggere un peso del genere per chissà quanto tempo.
Arrivati davanti alla sua macchina,saliamo e entrambi ci allacciamo la cintura.

"Vuoi tornare a casa o vuoi andare da qualche parte?" Chiede guardandomi attraverso le lenti scure che indossa prima di mettere in moto la macchina e io ci penso un'attimo su.

"Si vorrei andare a vedere un po' il mare e magari portarci anche Pisolo" Rispondo qualche secondo dopo sorridendo. "A te va di andarci?" Chiedo guardandolo e lui allunga una mano verso il mio viso pallido e stanco.

"Andiamo dove vuoi tu amore mio" Risponde sorridendo a sua volta accarezzandomi la guancia e io inclino leggermente la testa sulla sua mano,beandomi delle sue carezze.

"Grazie per tutto quello che stai facendo per me in questi giorni,per starmi cosi tanto vicino nonostante i tuoi mille impegni in studio riesci sempre a dedicarmi un po' del tuo tempo!" Sorrido guardandolo e lui si avvicina a me,dandomi un bacio sulle labbra.

"Non devi ringraziarmi amore,sai che per te farei qualsiasi cosa e l'unica cosa che mi interessa ora è farti stare bene,starti vicino il più possibile,darti un po' della mia forza perché ne hai tanto bisogno ora e voglio farti vivere al meglio questo brutto periodo che insieme riusciremo a superare" Dice accarezzandomi sempre la guancia facendomi diventare gli occhi lucidi. "È ora andiamo a prendere quel piccolo terremoto a casa che vi porto al mare" Mi stampa un'altro bacio sulle labbra,tornando poi al suo posto e mette in moto la macchina.

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Dopo essere passati da casa a prendere Pisolo che grazie a dio non ha fatto casino e non si è ammazzato con Uncino e Piercarlino e aver preso qualcosa da mangiare dal nostro solito chiosco,arriviamo davanti al mare e lui spegne la macchina.
Scendiamo e mi afferra per mano mentre tengo Pisolo al guinzaglio e ci dirigiamo verso la rampa in legno che percorriamo tutta,arrivando sulla spiaggia e respiro a pieni polmoni l'odore del mare che durante l'autunno e l'inverno mi piace proprio tanto perché non c'è mai nessuno e si può stare in pace.
Libero Pisolo mentre lui stende il telo che abbiamo preso da casa e mi tolgo le scarpe insieme ai calzini,affondando poi i piedi dentro alla sabbia.

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