Capitolo 128

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È sera quando mi ritrovo sul divano insieme a Luigi che guardiamo un film dopo che ho parlato per un'oretta buona in videochiamata con Niccolò che non vedo da ormai due settimane,da quando abbiamo fatto la prima visita insieme ed poi ripartito per il tour.
Mentre finisco di mangiare il mio gelato alla Nutella e pistacchio che mi ha preso Luigi nella mia gelateria preferita prima di tornare a casa,penso se fare o meno la pazzia che mi sta frullando in testa da quando ho chiuso la chiamata con Niccolò e decido di parlarne con Luigi.

"Lu" Lo richiamo poggiando il cucchiaino dentro alla vaschetta e lui gira la testa verso di me. "Facciamo una pazzia" Dico guardandolo euforica.

"Che pazzia?" Domanda guardandomi perplesso mentre sorseggia la sua coca cola,finendo poi di mangiare il suo solito paninazzo con cotoletta,patatine e quintali di maionese e ketchup e io poggio la vaschetta sopra al tavolino.

"Partiamo domani mattina per Catania con il primo volo?" Propongo rubandogli il panino dalle mani,dandoci un morso.

"Ma quello era mio" Protesta ridendo facendo ridere anche me mentre do un'altro morso al panino. "È scusa se te lo dico ma fai al quanto schifo,te stavi calando na vaschetta de gelato intera e mo te magni pure il mio panino,ridammelo ladra" Ride ancora togliendomi il panino dalle mani e io metto su un finto broncio,incrociando le braccia al petto e lui mi guarda divertito per poi scuotere la testa e sbuffare. "Ho capito dai mangiatelo" Mi ripassa il panino che afferro sorridendo tutta felice e dandogli un bacio sulla guancia. "Comunque tornando a domani mattina,ti dico di si,accetto di fare questa pazzia con te" Afferma poggiando la lattina vuota sopra al tavolino e io finisco il panino.

"Lo sapevo che avresti detto subito di sì" Ridacchio mandando giù l'ultimo boccone."Però a Niccolò non dobbiamo dire nulla,voglio fargli una sorpresa" Dico pulendomi le labbra con il tovagliolo che poggio sopra al tavolino.

"Ti manca proprio tanto eh" Dice sdraiandosi bene sul divano e poggia la testa sopra alle mie gambe.

"Da morire per quello voglio andare a Catania" Affermo portando una mano tra i suoi capelli che inizio ad accarezzare dolcemente e lui sta attento a non schiacciarmi la pancia.

"Allora dopo prima di andare a dormire guarderò a che ora c'è il primo volo per Catania e comprerò i biglietti" Dice serio e io sorrido continuando ad accarezzargli i capelli. "Tu magari manda un messaggio a tua mamma digli che domani mattina prestissimo gli portiamo le belve" Aggiunge.

"Io magari dopo scrivo ai miei complici,Tiziano e Gianmarco così ci vengono a prendere in aeroporto e ci portano poi in hotel da Niccolò" Ridacchio e lui mi guarda male. "Perché mi guardi così?" Domando inarcando un sopracciglio,guardandolo confusa.

"Perché l'unico tuo complice qui sono io e basta,non loro" Afferma fingendosi infastidito facendomi scuotere la testa e sbuffare una risata divertita. "Perché è così vero?" Domanda guardandomi.

"È vero sei il mio unico complice e lo sarai per sempre" Mi affretto a rispondere sorridendogli dolcemente.

"Sarà meglio per te" Mi sorride a sua volta soddisfatto per poi alzare la testa dalle mie gambe e alzarsi poi del tutto dal divano.

"Dove stai andando?" Domando curiosa.

"A fumare una sigaretta fuori e nel frattempo vedo a che ora c'è il primo volo e compro i biglietti" Risponde afferrando le sue sigarette insieme all'accendino e il cellulare ed esce fuori in giardino seguito da pisolo mentre io riprendo a mangiare il mio gelato che si stava sciogliendo e afferro il mio cellulare dal divano,chiamando mia madre per dirle di domani.

Verso mezzanotte dopo che ha guardato il primo volo di domani mattina che è alle 8 e aver preso i biglietti e io che ho parlato al telefono con mia madre e poi con Tiziano e Gianmarco,decidiamo di andare a preparare velocemente le nostre valigie per poi andare a dormire.

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