Parte Prima-Capitolo 9

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Giulia volge lo sguardo intorno, scrutando ad uno ad uno i volti dei ragazzi. Sorridono, mangiando felici, come se quella serata fosse veramente un momento speciale per loro. È la sera della vigilia e la tanto agognata cena è arrivata, con tanto di invito ad indossare quegli stupidi cappellini rossi, che ricordano tanto babbo natale, un'altra delle cose a cui non le è stato mai permesso credere. Non poteva sentire la magia del Natale se quella parola era stata sempre associata alla solitudine. Tra pochi giorni avrebbe compiuto quattordici anni ed il suo mondo sarebbe leggermente cambiato. Avrebbe dovuto rigare ancora più dritto, perché le responsabilità dei suoi gesti sarebbero cadute su di lei e non ci sarebbe stato nessuno, nemmeno Paola, che l'avrebbe potuta proteggere da questo. Non era come diventare adulti, ma per lei era un piccolo passo avanti nell'affermazione di sé stessa. Come poteva farle paura crescere, se in realtà non era mai stata bambina? Giada accanto a lei mangia con appetito, sorridendo all'allegria che aleggia nella stanza.

"Non lo mangi quello?" indica la fetta di dolce che si trova nel piatto di Giulia, ancora intonsa, senza essere stata toccata.
Giulia si stringe nelle spalle.
"Prendila, è tua."

Giada non se lo fa ripetere due volte ed agguanta il piatto, iniziando a mangiare con gusto.

"Non ti piace la cena?"

"Si, anche se non capisco perché siate tutti così eccitati."

"Tra poco c'è la pesca, vedrai sarà divertente."

Giulia sorride, è bello vedere Giada così contenta, sa che le è stato concesso di passare due giorni con i suoi genitori e questo la rende felice per lei, anche se spera non ne esca delusa.

"Quando parti?"

"Dopodomani." poi il viso di Giada si rabbuia.

"Mi perderò il tuo compleanno."

"Tranquilla, non c'è nulla da festeggiare, sarà un giorno come un altro."

Giada scuote la testa con energia.

"Accidenti, no. Ti chiamerò e mi dovrai raccontare tutto, è un giorno che va festeggiato, non ti capiterà più di avere quattordici anni."

Giulia si meraviglia come in poco tempo si sia affezionata a quella ragazzina timida ed insicura, e come la cosa sia reciproca.

"Ti hanno più dato fastidio le due stronzette a scuola?"

"Non si sono più avvicinate, mi guardano da lontano e non dicono nulla. È merito tuo vero?"

Giulia sorride appena, voltando la testa.

"Credo che un nostro amico tatuato e molto cattivo le abbia ben terrorizzate su Instagram, non credo che si azzarderanno più a torcerti neanche un capello."

"Giulia, non voglio che ti esponi così per me, se dovesse scoprirlo Paola lo sai che passeresti un guaio."

"E noi non facciamoglielo sapere." il suo sguardo furbo e deciso fa scuotere la testa a Giada.

"Finirai per metterti nei guai e farti cacciare ed io resterò sola."

"Non succederà, tranquilla, non ho nessuna intenzione di andarmene da qui." le strizza l'occhio mentre Paola li chiama tutti in salotto per dare il via alla pesca di Natale. Contrariamente a quanto immaginava, Giulia si diverte molto a partecipare a quello strano rito e si scopre anche parecchio fortunata. Alla fine, prima dell'estrazione del premio maggiore, sul suo tavolo ci sono tre paia di calze, due canottiere, svariati dolciumi ed un cappellino di lana. Giovanni, accanto a lei, guarda il suo bottino con invidia, a lui è toccato solo una paio di calzini ed una tavoletta di cioccolato.

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