Arrivano all'appuntamento in anticipo di mezz'ora, Giulia ha calcolato tutto nei minimi particolari, in questo modo non avrebbe incrociato Joele e gli altri e sarebbe stato facile defilarsi, prima che arrivino.
"Ti lascio qui, tra un po' arrivano gli altri. Fai attenzione, mi raccomando."
"Tu stai attenta. Non mi hai ancora detto dove devi andare."
La guarda, le mani in tasca e il cappuccio del giubbotto ben calato sulla testa."È meglio che tu non lo sappia, Joele è abile ad estorcere questo tipo di informazioni, già mi spiace lasciarti solo con lui."
"Di cosa hai paura?"
"Non nutre molta simpatia per te e ha ancora tanti dubbi sulla tua innocenza. Cerca di dire il meno possibile e andrà tutto bene."
Giovanni sorride, allungando le dita a sfiorare il suo viso, facendole scorrere lungo la guancia.
"Torna da me, promettilo."
"Tranquillo, vado solo ad incontrare una persona per cercare di carpire qualche maggiore informazione e poi ho un'amica fidata che mi protegge."
Si tocca la cintura, dove tiene nascosta la pistola. Spera di non doverla usare, non ha mai sparato a nessuno e non vuole incominciare ora, sicuramente averla con sé la fa sentire al sicuro. Giovanni le stringe un braccio, per poi attirarla verso di sé, le mani sul suo viso e gli occhi che la scrutano con una strana e liquida intenzione, pieni di tante sfumature che non coglie. Sono dolci e sono tristi. Hanno un'inquietudine che le fa strizzare le palpebre, la sua schiena è stata percorsa da un brivido freddo, guardandoli.
Non dice nulla, le bacia le labbra con dolcezza e malinconia, come se non volesse lasciarle andare, così come non vuole staccarsi da lei."Devo andare."
Sospira rassegnato e rimane a guardarla mentre sale in macchina e si allontana, perché quella sensazione non vuole abbandonarlo e anche se cerca con insistenza di convincersi che sia dovuta al funerale che deve affrontare di lì a breve, il pizzicore che sente alle braccia non la smette di mandargli segnali di allerta, che cerca di non cogliere. Attende una ventina di minuti e vede arrivare una macchina blu, seguita a ruota da un'altra bianca. Si fermano al punto indicato e lui esce allo scoperto, entrando nel loro raggio visivo.
"Giulia dov'è?"
Joele non l'ha neanche salutato e l'ha aggredito subito con quella domanda, una ruga che gli solca la fronte, in allarme."Doveva vedere una persona, ci raggiunge dopo."
Lo scatto d'ira, improvviso e inaspettato, fa sussultare Giovanni.
"Siete due stupidi sconsiderati! Non capite il rischio che correte?"
Ha alzato la voce, urlando e stampando un pugno sul cofano della macchina.
"Capo, dobbiamo andare." Joele fulmina con lo sguardo Carmine, che si è avvicinato per poggiare una mano sul suo braccio e invitarlo a proseguire per la loro meta.
"Ne parleremo dopo, stavolta non la passerà liscia, quella ragazza mi farà diventare matto."
Giovanni scruta attento il suo viso, sinceramente preoccupato, che tipo di rapporto deve esserci fra quei due? Sicuramente dietro quella rabbia si nasconde dell'affetto sincero e anche un desiderio di protezione, lo può riconoscere perché è lo stesso che prova lui in ogni momento.
"Penso che dovremmo fidarci di lei." l'occhiata che ne riceve in cambio gli fa capire che sia il caso di non dire altro e si chiude in un mutismo voluto, trascorrendo il resto del viaggio osservando il panorama fuori dal finestrino.
Intanto Giulia aveva quasi raggiunto il suo appuntamento, una casa isolata alla periferia di Roma, un casolare immerso nella campagna, dove viveva il figlio di Antonio, Davide, che era riuscita a rintracciare e che aveva accettato di incontrarla.
Quella mattina la nebbia avvolge la campagna intorno e quando scende dalla macchina si trova immersa in quella lattiginosa ed umida consistenza, che le arriva fino alle ginocchia, facendola rabbrividire perché le entra fin dentro le ossa. Sfiora la consistenza della pistola sotto le sue mani, per darsi coraggio, perché il pamorama intorno non è per niente rassicurante.
Tranquilla, è solo la tua immaginazione che lavora troppo, non c'è niente di strano in questo posto.
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RomanceIl passato è qualcosa che spesso torna, presentando tutto il suo doloroso conto. È quello che succede a Giulia e Giovanni, giovani ragazzini orfani che uniscono le loro solitudini, stringendo un'amicizia che va oltre il semplice affetto ed è un vero...