Fa appena in tempo a varcare la soglia ed a collegare il portatile alla postazione, che le arriva la chiamata di Alex. Lo schermo si illumina mostrando il suo volto.
"Dimmi Alex, qualche novità?"
"Abbiamo il referto dell'autopsia su Angela Saveri, te lo invio via e-mail, ci pensi tu a mandarlo ai ragazzi?"
"Certamente. Ci sentiamo dopo se ci sono novità."
Chiude la comunicazione e una notifica in posta le fa capire che il documento è arrivato. È sempre un momento delicato leggere i referti completi delle autopsie di questi casi, sono troppo ricchi di dettagli su come è accaduto l'omicidio e Giulia prova sempre un certo ribrezzo nel leggere, stavolta il disgusto è maggiore, perché conosceva la persona e per quello che la lega a chi potrebbe esserne l'assassino.
Venticinque coltellate, inferte con studiata ferocia, per non uccidere subito, per far soffrire.
Solo le ultime tre avevano colpito organi vitali, tutte le altre sono state dettate dal desiderio di prolungare un supplizio, con l'intento di godere del dolore altrui, solo per un sadico piacere. Deve fermarsi un attimo, distogliere lo sguardo dallo schermo e prendere un respiro. Non si abituerà mai a tutto questo, alle bassezze che può raggiungere l'animo umano.
Si costringe a riprendere a leggere e serra gli occhi con forza quando incrocia quell'informazione.
Angela era incinta!Per quanto una fitta dolorosa le abbia attraversato il petto, non può che provare dolore, perché quando Giovanni lo saprà, in maniera brutale mentre lo interrogheranno, lei non potrà essere con lui. E non può neppure omettere quell'informazione alla squadra, perché se lo scoprissero finirebbe nei guai.
Un figlio, avrebbe avuto un figlio.Adesso si deve concentrare sul presente, penserà dopo alla sofferenza di Giovanni per quello di cui era stato privato.
Compone il numero di Joele ed attende di sentire la sua voce."Hei Giulia. Hai qualche informazione importante? Stiamo per entrare ad interrogare l'indiziato."
"È arrivato il risultato dell'autopsia."
"Ok, mandamelo." chiude bruscamente la conversazione e Giulia capisce che non è il momento per parlare.
Indiziato, quella parola le fa tremare i polsi, come possono pensare che sia stato lui, non lo conoscono come lei, è l'unica spiegazione che si dà. Torna a portare la sua attenzione su quel referto, perché deve impararlo a memoria e studiarne ogni minimo dettaglio, che potrebbe nascondere un indizio per scagionare Giovanni.Quando sente lo squillo del campanello, sussulta. Si aspettava quella visita, Giulia lo aveva preparato a dovere, ma non può fare a meno di avere il cuore che gli batte a mille nel petto. Si trova davanti un uomo sulla quarantina ed una donna un po' più giovane.
L'uomo gli mostra un tesserino e Giovanni li fa accomodare in sala."Dovremmo farle qualche domanda informale, non è un interrogatorio, ma saremmo lieti se volesse rendersi disponibile a rispondere."
"Certo, non ho nulla da nascondere."
Lo sguardo dell'uomo, che si è presentato come Joele, non cambia espressione, ma continua a fissarlo come se aspettasse un suo passo falso.
"Ci dispiace per la sua perdita, soprattutto perché la vittima era incinta."
Giovanni sente la testa pulsare e per un attimo guarda i suoi interlocutori come se li vedesse attraverso una nebbia densa. Deve essere sbiancato, perché la donna, che lui aveva chiamato Miriam, gli versa un bicchiere d'acqua dalla bottiglia appoggiata sul tavolino e glielo porge. Lui si porta il bicchiere alle labbra secche, mentre la mano gli trema vistosamente.
"Mi sembra di capire che non ne avesse idea."
Scuote la testa, perché sente che il tremore che ancora lo pervade, renderebbe difficile parlare.
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TWINS
RomanceIl passato è qualcosa che spesso torna, presentando tutto il suo doloroso conto. È quello che succede a Giulia e Giovanni, giovani ragazzini orfani che uniscono le loro solitudini, stringendo un'amicizia che va oltre il semplice affetto ed è un vero...