Giada apre gli occhi e osserva Anna sdraiata accanto a sé, che russa a bocca aperta, facendola sorridere. Ormai sono una coppia a tutti gli effetti e la cosa non le dispiace, si è trasferita in pianta stabile a casa sua e nonostante quel piccolo difetto che ogni tanto la tiene sveglia la notte, la loro convivenza va a gonfie vele. Il sesso tra di loro è sconvolgente e sembra non bastare mai. Non vuole dirlo troppo forte, ma pensa di essersi innamorata sul serio. Cerca di chiuderle la bocca senza risultato, sorridendo le tappa il naso con le dita fino a che Anna non apre gli occhi sorpresa. Non le lascia il tempo di dire nulla che si trova sdraiata sotto di lei, con le sue labbra che la cercano, coinvolgendola in un bacio appassionato.
"Devo andare all'università, ho solo il tempo di fare una doccia." cerca di divincolarsi ridendo dalle braccia di Anna.
"La facciamo insieme?" lo sguardo che le lancia Giada la fa sorridere, sicuramente non sarebbe una buona idea vista la fretta che ha. Sotto il getto tiepido dell'acqua Giada si sofferma a riflettere su quello strano periodo. Se non fosse per quegli uomini che seguono ogni suo passo quando esce di casa, potrebbe far finta che vada tutto bene. L'uomo che le era piombato in casa per spiegare quella strana situazione non era sceso molto nei dettagli, le aveva parlato di una minaccia possibile da parte di un serial killer che aveva preso di mira Giovanni e tutte le persone che facevano parte del suo presente e del suo passato. Subito gli aveva chiesto di Giulia e le era stato detto che anche lei era stata messa sotto protezione. Da quel giorno, ogni passo che faceva, era monitorato e controllato da qualcuno che la seguiva per proteggerla. Spesso si divertiva a farli impazzire, saliva su una metropolitana per poi scendere dopo poche fermate e prenderne una che andasse in direzione opposta e così per parecchie volte. Era il suo modo di vendicarsi per non avere più la libertà che voleva, anche se loro non ne avevano colpa. Stamattina non ha lo stesso tempo a disposizione, dopo essersi vestita e aver dato un bacio veloce ad Anna, esce in direzione dell'Università, salendo sulla metropolitana che l'avrebbe portata a destinazione. Le manca Giulia, terribilmente, le loro confessioni interminabili, il modo che avevano di prendersi in giro con affetto, avrebbe voluto abbracciarla all'istante. Non poteva neanche contattarla al telefono, perché il suo risultava costantemente spento. Mentre persa in quelle riflessioni si accorge di essere giunta alla sua fermata, scatta in piedi, mentre la metro si ferma spalancando le porte. Due uomini lesti si alzano dai loro posti e scendono dietro di lei, facendola sorridere. Non si abituerà mai ad essere seguita, anche se è per proteggerla. La facoltà si trova a qualche minuto a piedi e deve accelerare il passo per arrivare in tempo a lezione. L'aula è già gremita e non fa in tempo a salutare nessuno e si siede al primo posto libero. Si immerge nella lezione perdendo la cognizione del tempo e quando dopo un'ora termina, non si è quasi resa conto dello scorrere dei minuti. Si gira perché un paio di amiche si sono avvicinate per salutarla e, lasciati gli appunti sul tavolo, si immerge in una conversazione vivace con loro, commentando la lezione e ragguagliandosi con le amiche su ciò che era successo nei giorni in cui non si erano viste. Uno studente che viene verso di lei, il cappuccio della felpa ben calato in testa, la spintona passandole accanto e lei alza il viso per vedere chi sia questo esemplare così poco educato e si trova davanti due occhi azzurri che le pare di conoscere bene. Osserva il suo viso e nonostante sia ben camuffato dal cappuccio tirato fin quasi sugli occhi, non ha dubbi, è Giovanni!
Si gira per chiamarlo a voce alta un paio di volte ma il ragazzo procede rapido tra la folla, sparendo alla sua vista. Accidenti, eppure le sembrava proprio lui, anche se l'aveva osservata con freddezza ed uno strano brivido l'era sceso lungo la schiena. Si volta per raccogliere i suoi quaderni, perché è ora di spostarsi per seguire un'altra lezione, quando appoggiato sulla copertina di uno dei suoi blocchi, vede un biglietto ripiegato in quattro e lo apre curiosa.
Ciò che legge le mette una improvvisa agitazione e le tremano le mani quando lo ripiega per infilarlo in tasca.
Si guarda intorno fino a che con lo sguardo non ha rintracciato uno degli uomini che la seguono da quella mattina, appena fuori dall'aula, che fuma appoggiato al muro. Sospirando, per quello che si appresta a fare, si avvicina a lui, piantandosi di fronte e guardandolo negli occhi. L'uomo sussulta e si appresta a spegnere la sigaretta sotto il piede.
STAI LEGGENDO
TWINS
RomanceIl passato è qualcosa che spesso torna, presentando tutto il suo doloroso conto. È quello che succede a Giulia e Giovanni, giovani ragazzini orfani che uniscono le loro solitudini, stringendo un'amicizia che va oltre il semplice affetto ed è un vero...