Mentre osserva fuori dal finestrino il panorama scorrere davanti ai suoi occhi, quel susseguirsi di campi e filari di alberi che riempiono il suo sguardo, non può fare a meno di pensare a ciò che ha lasciato. Era andata via quasi di nascosto, approfittando che gli altri ragazzi fossero a scuola, senza salutare nessuno. Non avrebbe sopportato di leggere sui loro visi qualcosa che non corrispondesse al suo stato d'animo. Chiunque altro sarebbe stato felice di essere scelto da una famiglia, alla sua età poi. I ragazzi dopo pochi anni di vita non erano più appetibili, troppo impegnativi o troppo problematici, perché avevano il ricordo della famiglia di origine o vi erano ancora legati, nessuno li voleva. Ed invece non solo Giulia aveva pescato la carta giusta, ma sembravano anche delle brave persone, in apparenza. Lo sapeva bene che era meglio non fidarsi troppo di ciò che si vedeva, perché spesso si rivelava essere tutto il contrario, eppure le sue percezioni erano tutt'altro che negative. La macchina si ferma davanti ad una villetta circondata da un giardino curato, un angolo tranquillo e non troppo isolato, vicino ad un centro abitato.
"Vieni, ti faccio vedere la tua stanza."
Carlo la conduce per un lungo corridoio che collega la zona giorno a quella notte. Entrando non può fare a meno di percepire un odore dolce, un profumo che non riesce a definire. Si guarda intorno, i mobili sono colorati ed un letto dalle lenzuola bianche troneggia in mezzo alla stanza. Ci sono tanti pupazzi appoggiati alle coperte, altri sul divanetto che si trova in un angolo.
"Se ti danno fastidio li faccio togliere, scusa ma non abbiamo avuto il tempo di sistemare meglio, era la stanza di nostra figlia."
"I pupazzi non mi infastidiscono." In realtà le piacciono molto, che ricordi non ne ha ma avuto uno e dormire circondata da qualcosa da stringere durante la notte, la mette di buonumore.
Cosa intendeva per figlia? Non avevano solo due maschi? Così ricordava gli avesse detto Paola.
Non chiede nulla, ma la curiosità le solletica il palato."Sistemati pure con calma, io e Magda dobbiamo uscire a fare compere." bene, almeno per qualche ora non avrà l'obbligo di fare conversazione. Appoggia la valigia in un angolo e si butta sul letto per saggiarne la resistenza. È abbastanza duro come piace a lei, non si affonda troppo. Decide di fare una doccia, ha il vantaggio di avere il bagno in camera e ne approfitta. L'acqua tiepida che le scivola sulla pelle nuda le regala delle sensazioni di piacere, rabbrividisce pensando che nessun ragazzo, ancora, l'ha mai vista nuda, anche se l'unico di cui gli importi non ha mai neanche sfiorato l'argomento. Per quanto lei l'abbia desiderato e forse anche lui, non si sono mai spinti così in là. Chissà come sarebbe stata la sua prima volta, spesso la notte, nel buio della sua stanza, si era soffermata a fantasticare su qualcosa di cui non sapeva nulla, se non quello che aveva appreso dai film o dai libri, ma ciò che la spaventava di più non era l'atto in sé, ma il coinvolgimento emotivo. Unirsi così saldamente ad un'altra persona, donare ciò che di più profondo conservava nel suo cuore le metteva una sorda agitazione e nelle sue fantasie di ragazzina ingenua credeva che sarebbe stato un momento unico e bellissimo. Non sapeva ancora cosa la vita avesse in serbo per lei e poteva cullarsi idealizzando quel momento.
Indossati un paio di pantaloncini ed una maglietta, a piedi scalzi e con i capelli ancora umidi, decide di andare in perlustrazione della casa. Attraversando il corridoio vede altre stanze, che dovrebbero essere quelle dei due figli della coppia e si spinge fino a sbucare nell'ampia sala, adornata da un camino spento, vista la stagione ormai calda e da ampi divani in pelle, che l'attraversano per tutta la lunghezza. Si trascina in cucina, perche ha sete, e trasale nel vedere un ragazzo di spalle, che si gira nel sentirla entrare."Ciao, devi essere Giulia, benvenuta." le sorride e si trova a pensare che abbia un bel sorriso ed assomigli decisamente a Magda.
"Scusa, che maleducato, sono Maurizio." si avvicina a lei e la stringe in un abbraccio appena accennato. Deve avere intorno ai vent'anni, un viso delicato, con grandi occhi castani ed un fisico longilineo.
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TWINS
RomanceIl passato è qualcosa che spesso torna, presentando tutto il suo doloroso conto. È quello che succede a Giulia e Giovanni, giovani ragazzini orfani che uniscono le loro solitudini, stringendo un'amicizia che va oltre il semplice affetto ed è un vero...