Una grande opportunità

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#Carlotta POV

La settimana della moda è finita, sono tornata a Roma. Ora sto raggiungendo l'ufficio della mia agente, mi ha chiamata ieri dicendomi che c'è una proposta di cui ha bisogno di discutere con me. - Dove stai andando? - mi domanda Marco quando nota che sono già in procinto di prepararmi.

- Devo andare da Marcella, mi ha chiamato ieri dicendo che è arrivata una proposta di lavoro e ne vuole parlare con me. - dico io anche se non ho la più pallida idea di come prenderà questa notizia.

- Che genere di proposta di lavoro? - mi domanda Marco cercando di mostrarsi indifferente ma tra di noi c'è una grande freddezza in questo momento.

- Non so nulla, non ha voluto accennarmi di che cosa si tratta. - spiego io.

- E quindi tu che pensi di fare? -

- Per prima cosa ascolterò, cercherò di capire di che genere di proposta si tratta e poi farò le valutazioni del caso. - dico io. - Come ho sempre fatto per ciò che riguarda la mia carriera. - aggiungo come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

- Immaginavo! -

- Giusto perchè secondo te avrei dovuto escludere a priori e nemmeno presentarmi ad ascoltare questa proposta vero? - gli domando senza fare troppi giri di parole.

- Bravissima! -

- Non capisco perchè ora hai tutti questi problemi con il mio lavoro. - gli dico sincera. - Sapevi benissimo del mio lavoro quando hai deciso di stare con me. - aggiungo e vorrei davvero ricevere una spiegazione da parte sua.

- Stupidamente speravo che vista la nostra convivenza in questo momento tu dessi la priorità alla nostra storia e al nostro futuro, potrebbe essere tempo di costruire qualcosa di più concreto non trovi? -

- Direi che una cosa non esclude l'altra. Se continuo a lavorare ciò non significa che possiamo costruire il nostro futuro. - e provo a farlo ragionare usando un po' le parole che mi ha detto Chiara. - Una donna può essere una brava compagna e al tempo stesso lavorare. -

- E come pensi che potremmo fare quando avremo dei figli? - mi chiede diretto Marco e io nemmeno sapevo che stesse pensando ad avere dei figli.

- Come? - gli domando io. - Quando mai abbiamo parlato di mettere su famiglia? - gli chiedo forse un po' troppo bruscamente ma odio chi prende le decisioni al posto mio o meglio diciamo che lui ha deciso per entrambi.

- Io ci ho pensato spesso in questi due anni e credevo che tu avessi il mio stesso desiderio. - mi spiega.

- Penso che sia qualcosa di cui dobbiamo parlare, deve essere un desiderio condiviso e forse io in questo momento non mi sento pronta. -

- Ne parliamo meglio magari stasera? - prova a domandarmi lui che ovviamente è pronto ad uscire di casa per andare in ufficio ed io annuisco semplicemente abbastanza convinta che lui non abbia nemmeno sentito ciò che gli ho detto poco fa. O forse a lui poca importa che io in questo momento non sono totalmente pronta al pensiero di diventare madre.

Alzo gli occhi al cielo dal momento che sono rimasta da sola, recupero telefono e borsa e sono pronta a raggiungere la mia agente, mi sento un po' agitata e non so se sia un buon segno o meno questa cosa.

- Ciao Marcella! - dico io entrando nel suo ufficio. - Come stai? - le chiedo quando lei si alza per abbracciarmi, c'è da dire che da sempre mi tratta come se fossi sua figlia e mi ha sempre appoggiata in qualsiasi decisione riguardo la mia carriera.

- Carly siediti dai! - e mi fa cenno di accomodarmi. - Io sto bene, tu? -

- Tutto bene anche se devo ammettere che sono curiosa, mi hai messo la pulce nell'orecchio ma poi non mi hai voluto dire nulla. - aggiungo ancora guardandola e direi che sta a dir poco notando la mia impazienza.

Le cose che hai da dire [Terminata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora