Non siamo ad Uomini e Donne

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#Carlotta POV

Sono sconvolta, le lacrime iniziano a scendere senza sosta. - Mi dispiace! - biascica Marco. - Ho bevuto troppo e non so che diavolo mi sia preso! - aggiunge mentre cerca di avvicinarsi a me.

- Sta lontano da me! - gli intimo io, al momento non ho alcuna intenzione che lui si avvicini a me, sembra aver recuperato un po' di lucidità ma non ne sono convinta. E sinceramente lucido o meno non mi aspettavo niente del genere da parte sua e di certo non ho alcuna intenzione di giustificare questo suo gesto. - Non c'è giustificazione per ciò che hai fatto, sei come tutti quegli uomini di cui si parla in televisione! - urlo io che mi rendo conto di essere caduta decisamente in basso. Ho sempre giustificato i suoi comportamenti degli ultimi mesi come gelosia ma era una forma di possesso bella e buona.

- Non è vero! - afferma Marco.

- Si, è vero, è da mesi che sei ossessionato dal mio lavoro. Che mi dici di lasciarlo perdere. E' da mesi che giustifico il tutto con una gelosia più acuta del solito ma la realtà è che la tua è una forma di possesso. -

- Carlotta che ti piaccia o no tu sei mia! - decreta quello che da più di due anni considero il mio fidanzato.

- Io non sono di tua proprietà! - gli ricordo. - Non sono qualcosa che ti puoi comprare e l'amore come i sentimenti non si comprano. - aggiungo ancora prima di voltargli le spalle.

- La devi smettere di pensare di poter chiudere le discussioni e avere l'ultima parola! - mi dice Marco seguendomi. - In questa casa comando io e non ti azzardare a fare qualche colpo di testa! - mi intima afferrandomi nuovamente il braccio che mi fa già abbastanza male.

- Lasciami! - dico nuovamente spaventata, sembrava essersi calmato ma è bastato un nulla per fargli perdere la calma. Diciamo che il pensiero che io me ne vada e non lo ami più di certo non gli va a genio.

- Con piacere! - e mi spinge leggermente sul letto per poi uscire velocemente dalla stanza.

Mi chiudo in bagno per constatare quanto sia grave il segno sul mio braccio e direi che il livido inizia a notarsi, so che devo denunciare ma in questo momento sono a dir poco paralizzata dalla paura. Mi chiudo in doccia sperando che l'acqua lavi via anche tutte le brutte sensazioni che sto provando in questo momento. Finita la doccia vado a dormire anche se so che sarà difficile chiudere occhio e ho la testa che mi scoppia a dir poco.

Mi dirigo al lavoro con l'umore decisamente sotto ai piedi, è stato difficile questa mattina nascondere i segni della notte passata a piangere, ho gli occhi rossi e gonfi per non parlare del fatto che il braccio mi fa veramente male, il livido è diventato nero ma per fortuna fa ancora freddo e quindi indosso un maglione a maniche lunghe e almeno per questo forse dovrò dare meno spiegazioni. - Carly! - la voce di Federico che mi raggiunge in ufficio mi risveglia dai miei pensieri e sono veramente felice di vedere finalmente un volto amico.

- Ciao Fede! - e cerco di sorridergli ma so che oggi non sarò abbastanza convincente.

- Tesoro che succede? E' andata male la prima registrazione? -

- No, no anzi, è andata molto bene. E' stato tutto pazzesco. - lo rassicuro io.

- E allora che ti prende? Dovresti stare al settimo cielo! - mi fa notare il mio collega ed amico e so che ha perfettamente ragione. - E' per Fedez? - domanda poi e immaginavo che fosse già informato al riguardo, diciamo che la notizia ha praticamente scosso e toccato molte persone. E così annuisco semplicemente, è una piccola bugia in parte ma se dicessi a Federico ciò che è successo ieri non ho idea di che tipo di reazione avrebbe. - Mi dispiace tesoro! - e si avvicina per abbracciarmi ma di primo impatto ovviamente mi irrigidisco. - Perché oggi sei così strana? Sembra come se tu abbia paura di me! - e mi guarda di sottecchi, non riesco nemmeno a sostenere il suo sguardo perché io non so proprio mentire.

Le cose che hai da dire [Terminata]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora