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Sono le 6:00 del mattino e mi sto preparando per andare a scuola...pff odio quella scuola è come un inferno

Ora sono nel bagno a fasciarmi le ferite del pestaggio di ieri, perché non avevo cucinato in tempo il loro cibo,se vi state chiedendo chi sono loro beh sono i miei genitori mia mamma e mio "padre" Jake,mi odiano e mi usano solo per sfamare le loro bocche e come sacco da boxe.

Per fortuna la mattina loro escono e vanno a drogarsi da qualche parte con i loro amici quindi ho del tempo per me rilassandomi facendo una doccia calda.

Dopo essere uscita dalla doccia, mi sono guardata allo specchio e ciò che ho visto era orribile, ero io con tutti i lividi nel corpo e dei segni di frusta sulla schiena e delle parole incise con un taglierino "troia" "muori" "inutile" queste incisioni mi sono state fatte da mia "madre" perché secondo loro non merito nulla ma forse hanno ragione.

Volevo solo scomparire ma non posso e non voglio  perché so che prima o poi sarò felice quindi non smetterò di lottare.

Allora mi sono vestita in fretta e mi sono messa il mio solito felpone abbastanza grande da coprirmi tutti i lividi e sotto ho messo un pantalone di tuta,mi sono coperta i lividi in faccia con un correttore poi ho preso le mie cose e sono andata.

Sono arrivata a scuola e come al solito nell'atrio ci sono diverse categorie di gruppi,il primo è quello popolare il secondo sono i nerd il terzo è formato dagli indifferenti,beh io non mi identifico in nessuno di loro preferisco starmene per fatti miei dal momento che sono ritenuta la misteriosa ragazza da tutta la scuola ma poca mi interessa sinceramente.

Vado al mio armadietto e prendo il materiale dopo di che mi dirigo nella mia classe e mi siedo al mio solito banco davanti, sotto gli occhi di tutti ma ho cercato di essere indifferente a ciò.

È quasi finita la seconda ora quando bussano alla porta e vediamo entrare il preside entra e dice
"Signorina Paul può gentilmente seguirmi nel mio ufficio, riguarda i suoi genitori" disse con un tono preoccupato e io mi limitai ad annuire.

Cosa avranno fatto ora quei due continuavo a chiedermi mentre mi recavo nel suo ufficio.

Entrai  nel suo ufficio dopo di lui e mi fece cenno di sedermi e subito dopo iniziò a parlare " signorina purtroppo devo darle una brutta notizia, i suoi genitori hanno avuto un incidente stradale mentre tornavano a casa e non c'è l'hanno fatta...mi dispiace molto" disse tutto d'un fiato con un po di dispiacere negli occhi.

A questa notizia non sapevo come reagire ovvero da una parte ero contenta di essere finalmente libera ma dall'altra mi domandavo e ora cosa ne sarà di me non ho altra famiglia oltre a loro,mamma non me ne  aveva mai parlato ha sempre detto che sono figlia unica...quindi presi coraggio e con una voce quasi tremante chiesi al preside " e cosa ne sarà di me?dove finirò?" Lui rimase scosso perché non si aspettava questa risposta dopo una perdita così grande ma non mi importava di loro come a loro non è mai importato nulla di me

" ci sarà una macchina della polizia adesso che ti aspetta fuori ti porterà alla stazione di polizia dove poi ti faranno un esame del DNA per vedere se hai altri parenti che ti possono prendere con loro" disse il preside con dolore e pietà per me.

Odiavo quando mi mostravano pietà.

Allora annui e andai verso la macchina della polizia, dove ad accogliermi c'era una giovane poliziotta che appena mi vide iniziò dicendo " ei piccola tu devi essere Charlotte Paul,io sono l'agente Sanders e sono qui per aiutarti a trovare qualcuno che ti prenda con sé" disse con un tono dolce e mi abbracciò,poi continuò dicendo " mi dispiace molto per la tua perdita davvero..."

Io ancora non riuscivo a parlare ero sotto schok da come era accaduto tutto in fretta e pensando a dove sarei finita.

...

Finalmente arrivati alla stazione di polizia mi fanno scendere e andiamo nell'ufficio dell'agente che mi fa alcune domande e mi conforta dicendo che tutto andrà bene e spero che abbia davvero ragione.

Mi ha prelevato una piccola quantità di DNA ed è andata ad esaminarlo nel laboratorio, ho passato 15 minuti ad aspettare che tornasse ma sembrava essere un eternità per tutta l'ansia che ho.

Finalmente è arrivata con un grande sorriso e mi disse " cara ho contattato tuo padre e ha detto che verrà a prenderti con tuo fratello il prima possibile"disse con tono entusiasto io la guardai scioccata perché non riuscivo a credere a quelle parole

Per tutta la mia vita ho sempre pensato che Jake fosse mio padre e invece ora scopro di aver un vero padre biologico e un fratello.

~SHE~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora