Erano le 3:00 del mattino quando mi sono svegliata da uno dei miei soliti incubi, e dopo di ciò non sono più riuscita ad addormentarmi.
Così ho deciso di uscire dalla mia stanza per dirigermi nella stanza di uno dei ragazzi magari mi sarei sentita più al sicuro.
All'inizio sono andata nella stanza di Elia ma non c'era,quindi sono andata da Alexander,ho visto che dormiva quindi con molta calma mi sono infilata nel suo letto cercando di non svegliarlo,avevo paura che si potesse arrabbiare e che quindi mi avrebbe cacciata via bruscamente.
Si girò verso di me e mi prese dai fianchi e mi mise con la testa al suo petto, "che ci fai qua piccola,non riesci a dormire?" mi disse con voce gentile e ancora assonnata " si ho avuto uno dei miei incubi e non riesco più a dormire" ho detto con voce tremante " me lo vuoi raccontare?" Ha detto lui quasi sottovoce.
"Si,era il giorno del mio compleanno,facevo 9 anni e Jake e Angelina mi avevano comprato una torta e fatto gli auguri,ero rimasta sorpresa da ciò,ma ero felice che finalmente mi avevano considerata per la prima volta ,ma appena ho iniziato a mangiare il mio pezzo di torta, sono stata buttata a terra violentemente e jack ha detto, davvero credevi che la torta fosse per te,stupida era solo per prenderti per il culo,guardala ci aveva creduto" ha detto ciò derindendomi con Angelina e lei ovviamente confermò ciò che aveva detto,mi sono sentita così umiliata ero solo una bambina" dopo di ciò scoppiai in lacrime e mio fratello non disse nulla ma mi abbracciava in una stretta sicura e potente e così mi addormentai sicura tra le sue braccia.
PUNTO DI VISTA DI ALEXANDER
Dopo avermi raccontato il suo incubo l'ho abbracciata forte a me per farla sentire al sicuro e penso che abbia funzionato dato che si è addormentata subito.
Ora era mattina e sentivo le urla di quegli idioti dei miei fratelli minori gridare "DOVE CAZZO È FINITA NEL SUO LETTO NON C'È"gridava Nathan per il corridoio.
Lotte continuava a dormire in un sonno profondo, quando tutti i miei fratelli si piombarono nella mia stanza come degli elefanti.
"CHE CAZZO CI FATE NELLA MIA STANZA!!" ho detto gridando verso di loro "stavamo cercando lotte e abbiamo pensato che magari era venuta da te" disse Emanuele quasi spaventato e pentito.
"E perché è con te?" chiese allora Gabriel "stanotte ha avuto un incubo e quindi è venuta da me perché aveva paura" ho detto io con tono nervoso.
"Che sono queste urla" all'improvviso una voce femminile iniziò a parlare con voce ancora assonnata e stordita, era lotte che si era svegliata a causa delle urla.
Si alzò ancora stordita salutando tutti e si diresse nella sua stanza per sistemarsi.
"Lo spettacolo è finito,ora potete uscire dalla mia stanza grazie"ho detto a tutti loro minacciandoli con sguardi furiosi,e tutti uscirono senza dire nulla.
Mi alzai anche io e mi iniziai a preparare,oggi era un'altro giorno di importante lavoro.PUNTO DI VISTA DI CHARLOTTE
Sono entrata nella mia stanza e ho iniziato a prepararmi dopo essermi fatta una doccia calda.
Oggi sarei rimasta a casa dato che era domenica e non c'era scuola quindi decisi di mettermi qualcosa di comodo.
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~SHE~
Teen FictionCharlotte Paul-Russo è una ragazza di soli 15 anni,che durante la sua vita ha conosciuto il vero e proprio inferno,sin dalla tenera età di 4 anni,ma tutto cambierà quando verrà a sapere di 7 fratelli e un padre meglio chiamata la famiglia Russo e so...