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Dopo che sono salita nella mia stanza mi sono sdraiata sul letto,pensando a cosa dovranno dirmi più tardi.

Decisi di passare il tempo ascoltando un po' di musica,e verso le 13:00 decisi di scendere in salone,sperando di trovare il resto dei miei fratelli.

Ma trovai papà e i miei fratelli più grandi,gli altri non erano ancora arrivati,il che significava che dovevo stare ancora ad aspettare la notizia che doveva darmi,ero super agitata.

Quindi mi sono seduta sul divano con a fianco Elia che mi guardava con sguardo compiaciuto mentre gli altri discutevano animatamente di lavoro.

Mi sono appoggiata con la testa al petto duro di Elia e mi sentivo al sicuro e coccolata,quindi rimasi così fino all'arrivo dei miei fratelli.

"Ma ciao,ei sorellina ho saputo cosa hai fatto oggi a scuola,sei una grandee!" Ha detto un Nathan divertito mentre entrava dalla porta d'ingresso con dietro i gemelli che diedero ragione a Nath per ciò che stava dicendo.

Io mi misi a ridere di gusto guardando le loro facce divertite.

"Papà,ora che ci sono tutti...ehm di cosa dovevi parlarmi?" ho detto a papà che lui si guardò in torno per guardare i miei fratelli maggiori e tutti loro gli hanno detto un cenno con il capo come per dire che era il momento.

Io ero sempre più confusa.

"Beh piccola mia,sarò chiaro e svelto."
Ha detto sospirando,poi ho aspettato che iniziasse a parlare.

"Beh ecco vedi,immagino che ti sarei chiesta il perché di tutte queste guardie,il perché di tutti questi soldi e perché abbiamo tutti questi affari" ha detto tutto d'un fiato.

"Si" ho detto io con voce bassa ancora pensando a cosa potranno mai fare.

"Beh siamo la mafia Italo-Amerivana,tutti i tuoi fratelli qui presenti ne fanno parte,so che forse per te sarà difficile accettarlo ma lo capiremo e ti staremo vicino sempre e comunque"disse papà concludendo e ora tutti aspettavano una mia risposta.

Non sapevo cosa dire,mi sarei aspettata di tutto ma non questa notizia,voglio dire con me sembrano delle persone normali,tranquille e dolci e ora invece scopro che praticamente ammazzano e torturano persone,sembra strano a dirsi.

"Va bene papà,per me non è un problema,anche se devo ammettere che non me lo aspettavo non sembrate dei mafiosi per quanto siate alti e muscolosi" ho detto facendomi scappare una piccola risata.

"Già potremmo non sembrarlo, ma fatto sta che ammazziamo e torturiamo persone e tante altre cose quindi avevamo un po' paura a parlartene"disse Alexanader con tono molto calmo.

"Tranquilli ragazzi va tutto bene,questo non cambierà il legame con nessuno di voi,solo che io però preferirei restarne fuori da tutto ciò."

"Su questo non c'è da discuterne tranquilla" ha detto papà molto sereno.

"Ah e un' ultima cosa" ha detto di nuovo papà,oddio cos'altro c'era.

"Tra una settimana verrà a conoscerti il resto della famiglia che viene dall'Italia,ci sono i tuoi zii i tuoi nonni e i tuoi cugini" ha detto papà sorridendo.

"CHE COSAAA!!?" ho detto gridando con tono preoccupato che diamine quante cazzo di persone ci sono in questa famiglia è un esercito o cosa?

Guardai tutti ridere e scherzare per la mia inaspettata reazione ma ero troppo sotto schock per ridere con loro della mia stupidaggine.

"Si piccola tranquilla gli piacerai sicuramente,come possono non farlo" ha detto Gabriele sorridendomi il che ho ricambiato.

Dopo un po' ci siamo messi a tavola per il pranzo anche se ancora incredula a ciò che mi era stato detto.

Ma decisi di iniziare a mangiare il mio buon cibo davanti a me.

Dopo aver finito ho messo il mio piatto nel lavandino per poi dirigermi nella mia stanza per potermi riposare un po' dato che ero molto stanca.

E ben presto mi addormentai.

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