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PUNTO DI VISTA DI CHARLOTTE

Ieri mi sono addormentata con uno dei miei soliti incubi.

Cavolo anche da morti questi stronzi mi perseguitano.

Decisi di alzarmi e vestirmi dato che oggi saremmo andati al centro commerciale e sinceramente avevo davvero bisogno di vestiti.

.....

Sono scesa in cucina dove ho trovato un Max contento che preparava dei pancake,"Buongiorno piccola,tieni i tuoi pancake" mi mise una porzione di pancake davanti ma ovviamente ne mangiai soltanto un quarto il resto l'ho dovuto lasciare perché non ero abituata a mangiare tutto questo cibo.

Max vide che avevo lasciato quasi tutto ma cercò di non farci caso.

Quindi poi mi sono seduta sul divano e ho aspettato che scendessero gli altri per poter andare al centro commerciale.
....

Dopo un' ora sono scesi.

Abbiamo saluto papà e i nostri fratelli maggiori e ci siamo diretti al centro con questa macchina

Abbiamo saluto papà e i nostri fratelli maggiori e ci siamo diretti al centro con questa macchina

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Guidava Emanuele ed io ero dietro con Nathan e Manuel era a fianco ad Emanuele.

Durante il tragitto ridevamo e giocavamo anche se Manuel sembrava ancora arrabbiato con me ma sembrava essersi più ammorbidito.

Arrivati finalmente al centro abbiamo parcheggiato la macchina e siamo scesi,inutile dire che guardavano tutti sorpresi in molti si chiedevano chi ero io e perché ero con loro ma cercai di non farci caso.

Quando poi un gruppo di ragazzi disse " we bambola vieni qua che ti faccio divertire" mi sono girata inorridita da quelle parole e così anche i miei fratelli ho visto Manuel che è subito partito contro quel ragazzo e gli ha tirato un pugno poi un'altro e altri ancora finché non sono intervenuti Nathan e Emanuele a fermarlo.

Dopo questo spiacevole episodio siamo entrati nel primo negozio era tutto estremamente bello ma anche molto costoso ed io mi vergognavo a prendere queste cose sapendo che erano i loro soldi.

Se ne erano accorti di questo mio comportamento quindi dissero a Nathan che ora mi avrebbe comprato lui qualsiasi cosa che riteneva che mi stesse bene,dato che lui era quello con più gusto e ne capiva.

Non potevo fare altro che annuire con la testa.

Dopo due ore di shopping hanno deciso di portarmi in un ultimo negozio ovvero quello di Victoria Secret,per prendere l'intimo che mi serviva ovviamente loro sono rimasti fuori io sono entrata e ho preso tutto ciò che mi serviva.

Abbiamo deciso di fare una pausa per andare al mc Donald a mangiare qualcosa.

E presi semplicemente un panino piccolo con delle patatine non avevo molta fame.

Ho mangiato metà panino e metà patatine e finalmente iniziavo a prendere fiducia con loro anche se li conoscevo solo da un giorno ma sentivo di potermi fidare.

" Scusate ragazzi devo andare al bagno,torno subito" dissi con un sorriso " ok vuoi che ti accompagno?" mi disse Manuel " no tranquillo faccio sola".

Così andai per dirigermi verso il bagno, entrata nel bagno ho sentito qualcuno dietro di me,mi sono girata pensando che magari fosse uno dei miei fratelli che voleva farmi uno scherzo e invece era un uomo sulla 60ntina che mi guardava con occhi maliziosi.

Ero terrorizzata speravo che uno dei miei fratelli arrivasse proprio in quel momento dato che stavo gridando forte quanto più potevo per farmi sentire.

Ma l'uomo mi prese dai fianchi e iniziò a sbattermi al muro cercando di baciarmi e di toccarmi da sotto la felpa.Io gridavo e piangevo di lasciarmi stare ma sembrava non volerne sapere.

"CHE CAZZO STAI FACENDO,STRONZO" era una voce familiare che riconobbi subito come Manuel con un viso arrabbiato contro l'uomo e subito dopo arrivarono anche gli altri due.

I gemelli me lo levarono di dosso e iniziarono a picchiarlo senza sosta e io nel frattempo piangevo tra le braccia di Nathan.

Nathan poi mi portò fuori al parcheggio e mi fece entrare in macchina e lui era fuori ad aspettare che arrivassero i gemelli, finalmente arrivarono dopo 10 minuti ed erano ricoperti di sangue sulle mani e sugli abiti.

Il viaggio di ritorno a casa fu silenzioso e pieno di tensione,mentre ero avvolta dalle braccia di Nathan.

Siamo arrivati a casa e stavamo per ed entrare nella porta quando quasi sottovoce ho detto "scusatemi per aver rovinato la vostra giornata" tutti mi guardarono con occhi tristi e poi Emanuel si abbassò alla mia altezza guardandomi negli occhi
"Non è colpa tua ma colpa di quello stronzo lotte, ora entriamo e non preoccuparti".

Mi disse con tono affettivo.

Quando siamo entrati abbiamo trovato papà Alexander,Elia,Max e Gabriel che discutevano seduti ad un tavolo, molto probabilmente parlavano di lavoro.

Appena ci hanno visto hanno interrotto tutto e ci hanno guardati con aria sorpresa,papà è venuto verso di me e ha chiesto "allora come è andato questo shopping?"
"Bene" cercando di sembrare normale e tranquilla a ciò che era successo.

"Sicura?" Questa volta a parlare fu Emanuele " in realtà è stata aggredita sessualmente da un uomo nel bagno del centro commerciale, ma siamo arrivati in tempo io e Manuel l'abbiamo preso a calci in culo".

Oh cavolo ho detto tra me e me.

"Ora stai bene tesoro" disse papà preoccupato.

"Si certo" dissi io timidamente .

I ragazzi mi portarono tutti i pacchi nella mia stanza beh erano tanti non so quando ci avrei messo a mettere tutto in ordine.

Dopo essere stata nella mia stanza a sistemare decisi di indossare qualcosa di nuovo per poter stare comoda in casa e mi vesti così.

Dopo essere stata nella mia stanza a sistemare decisi di indossare qualcosa di nuovo per poter stare comoda in casa e mi vesti così

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era ora di pranzo quindi vení a chiamarmi Emanuele ed io scesi.

Papà mi venne subito incontro e mi abbracciò poi mi fece spazio tra lui e Alexander e iniziammo a mangiare.

Quando poi mi venne in mente il pensiero della scuola, quando avrei dovuto iniziarla?.

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