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PUNTO DI VISTA DI CHARLOTTE

Mi sono schiarita la voce e ho detto
"Papà quando inizierò scuola?" L'ho visto guardarmi confuso e poi ho capito perché quando ero con Jake dovevo chiamarlo padrone lui non ha mai voluto che lo chiamassi papà e quando lo facevo si arrabbiava e iniziava a picchiarmi brutalmente,quindi dopo questo ricordo mi sono corretta subito "scusate volevo dire padrone" mi guardò di nuovo confuso ma stavolta con amarezza e tristezza nei suoi occhi e potevo vedere il silenzio che c'era e vedevo anche Manuel davanti a me con uno sguardo furioso,avevo sbagliato a dire padre,cavolo che idiota che sono adesso mi puniranno.

Ancora nessuno parlava il che mi stava portando agitazione,ma poi vidi mio padre venirmi incontro quindi di conseguenza mi alzai di scatto verso di lui temendo il peggio.

"Mia piccola figliola,sono così felice che tu mi abbia chiamato papà, aspettavo questo momento da quando ti ho vista,quindi perché dovrei essere arrabbiato?" sembrava così triste ma era davvero così sincero a quelle parole.

"Scusami" solo questo sono riuscita a pronunciare.

Quando poi ho sentito una voce forte urlare contro di me
"CHE CAZZO NON SEI ALTRO CHE UNA STUPIDA BAMBINA VIZIATA IN CERCA DI ATTENZIONI,CHE C'È NON È HAI AVUTE ABBASTANZA DA QUANDO SEI ARRIVATA QUA? NON VEDI COSA STA FACENDO PAPÀ PER TE SEI UN INGRATA ERA MEGLIO CHE TI LASCIAVA IN MEZZO AD UNA STRADA A FARE LA TROIA QUELLO CHE SEI IDIOTA,MUORI,NON ABBIAMO BISOGNO DI UNA TROIA COME SORELLA QUINDI TORNA DA DOVE SEI VENUTA PUTTANA."

Dopo queste parole sono rimasta scossa le lacrime mi rigavano tutto il viso un attacco di panico mi stava per sopraffare ma ho deciso di resistere perché dovevo rispondergli a tono.

"TU NON SAI UN CAZZO DI ME,SAI COME SI CI SENTE A VIVERE NELL'INFERNO?A CERCARE DI SOPRAVVIVERE OGNI DANNATO GIORNO DELLA MIA FOTTUTA VITA, E COME SI CI SENTE AD ESSERE ODIATI DA TUA MADRE AD ESSERE PICCHIATA COSTANTEMENTE A SOFFRIRE ABUSI
A SENTIRTI SEMPRE SBAGLIATA
A SENTIRTI  UN PESO
A VOLER TENTARE IL SUICIDIO
MA TU QUESTO NON LO SAI PERCHÉ TANTO HAI SEMPRE AVUTO  UNA VITA PERFETTA E NON SAI COME SI CI SENTE, AH   E UN' ULTIMA COSA  SAPPI CHE NON HAI IL FOTTUTO DIRITTO DI CHIAMARMI PUTTANA O TROIA SE NEANCHE MI CONOSCI STRONZO DI MERDA".

Ho detto tutto questo davanti a lui gridando e piangendo sembrava esserne pentito forse ma spero che questo lo faccia sentire in colpa per come mi ha trattato.

Stava iniziando uno dei miei soliti attacchi di panico,ricordandomi di quelle parole "puttana" " troia" erano le parole che mi diceva sempre Jake quando tornava a casa ubriaco con mamma che gli dava ragione qualsiasi cosa dicesse per ciò quella parola era come un trauma per me e mi provocava attacchi di panico.

Iniziai a gridare e le mani mi tremavano sempre di più,mi sono appoggiata ad un petto duro che ho conosciuto come Elia mi stava abbracciando e cercando di calmarmi.

Ma sono svenuta tra le sue braccia ancora piangendo,non so cosa sia successo dopo perché ho chiuso gli occhi sperando di non svegliarmi più.

PUNTO DI VISTA DI MANUEL

Cosa ho fatto sono un fratello di merda l'ho ferita ed ora sta avendo un attacco di panico proprio qua davanti a tutti mi spiace vederla così perché in fondo la amo e voglio proteggerla ma guarda cosa ho combinato finisco sempre per far del male alle persone che amo per i miei problemi di rabbia. Cazzo sono un fottutto idiota e mi odio per questo.

Potevo vedere le facce dei miei fratelli erano pieni di odio verso di me e come biasimarli,mio padre invece mi guardava con delusione negli occhi,poi mi sono sentito buttare giù a terra e mi sanguinava il naso
" Questo è per aver fatto del male a lotte" disse il mio gemello che mi aveva appena tirato un pugno, me lo meritavo.

Ad un certo punto Elia grida "È svenuta cazzo!" Max si precipita e la prende in braccio a mò di sposa e la porta nella sala medica, le da qualche medicina per farla riprendere presto.

Mentre tutti siamo fuori dalla stanza aspettando che si svegli, sono tutti arrabbiati con me posso capirlo dai loro sguardi freddi e accigliati.

" Manuel perché l'hai fatto,perché l'hai voluta ferire di proposito?" mi chiese molto freddamente mio padre e io risposi "non riesco a controllarmi a volte papà perdonami"mi guardò con un cipiglio e non disse nulla, tornò a guardare la stanza dove c'era lotte, beh tutti stavamo guardando là aspettando che Max uscisse e ci desse buone notizie sulla piccola lotte.

Dopo un'ora interminabile di attesa finalmente è uscito, dicendo che stava bene e che presto si sarebbe ripresa aveva solo bisogno di riposo.

PUNTO DI VISTA DI ANTONIO

Ero molto deluso da mio figlio che invece di proteggerla e amarla l'ha ferita più di quando già lo è.

Beh abbiamo notato tutti che zoppica che molto spesso sibila o che non è molto a suo agio con noi, quindi deve essere sicuramente successo qualcosa con quella stronza di Angelina quanto la odio, comunque spero che sarà lei a parlarci di ciò che ha passato non voglio assolutamente forzarla quando si sentirà pronta lo farà ne sono sicuro,ha solo bisogno di tempo per fidarsi.

Ho guardato verso Manuel in modo severo e lui già sapeva ciò che pensavo infatti abbassò lo sguardo in segno di arresa.

Alexander sembrava sull'orlo di prenderlo a pugni ma non poteva perché era pur sempre suo fratello e non avrebbe mai alzato le mani ad uno dei suoi fratelli minori quindi si limitò a lanciargli un paglio di occhiate furiose.

Li ho educati al rispetto verso l'uno dell'altro e ora vedendo cosa è successo mi piange il cuore,perché mi sento come se avessi fallito come padre.

Finalmente è uscito dalla stanza Max dicendo che sta bene e ha bisogno di riposo

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