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(Il ristorante)

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(Il ristorante)

Subito dopo essere scesi dalla macchina ci dirigiamo nella sala io accompagnata da papà sotto braccio e i miei fratelli dietro.

Appena entriamo rimango sbalordita dalla sala che mi trovo davanti è grande ed è bellissima.

Andiamo verso un tavolo con su scritto il nostro nome Russo e con i nostri ospiti già seduti ad aspettarci.

La prima a venirmi incontro è zia Rebecca con cui ho legato di più "Ma come ti sei fatta bella,amore di zia vieni qua fatti abbracciare" e non me lo faccio ripetere due volte che subito l'abbraccio calorosamente.

Nel suo abbraccio sento tanto calore e affetto materno,mi sento sempre al sicuro tra le sue braccia.

Poi è toccata la volta della nonna che non ha perso tempo ad abbracciarmi guardandomi con occhi pieni di amori e fieri.

Mio nonno mi si avvicina guardandomi con orgoglio e subito dopo mi abbraccia tra le sue possenti braccia forti come quelle di papà e dei miei fratelli.

Tutti i miei cugini non hanno perso tempo a farmi i complimenti e io come sempre più rossa in viso dall'imbarazzo,beh che dire non sono abituata ai complimenti ogni volta che me li fanno mi imbarazzo davvero tanto.

Ora ci siamo accomodati tutti al tavolo ed io sono seduta tra le zie e la nonna così che possiamo parlare per bene di cose tra donne ovviamente.

La serata sembra procedere bene,ho ricevuto tanti regali,tanti complimenti,tanti auguri ma soprattutto sono con le persone che amo e che loro amano me,a me basta sapere questo.

Non sarò mai abbastanza grata di averli con me.

A fine serata ci salutiamo tutti e torniamo alle nostre macchine e alle nostre case.

Si perché stasera mi hanno dato la bellissima notizia che i nonni,le zie e i miei cugini si trasferiscono qui a New York nella nostra stessa città,così saremo tutti più vicini e potremo frequentare la scuola insieme.

Appena entrati in casa io subito corro nella mia stanza dopo aver dato la buonanotte a tutti ed averli ringraziati.

La prima cosa che faccio è togliermi i tacchi,dopo averli tenuti per tutta la serata i miei piedi chiedono pietà.

Dopodiché metto il mio pigiamino rosa con i fiorellini,strano a dirsi per una 16enne no?

Mi infilo nelle coperte dopo aver finito tutto e cado quasi subito tra le braccia di Morfeo.

PUNTO DI VISTA DI ANTONIO.

Dopo una bella serata trascorsa con tutta la mia famiglia siamo tornati a casa e la principessa ci ha salutato ed è andata subito nella sua stanza dato che era molto stanca.

Io e i miei figli maggiori invece siamo andati nel mio ufficio perché per noi il lavoro non finisce mai,dato che da un paio di giorni c'è una cosa che mi preoccupa molto.

Ebbene sì,o meglio male si,sto ricevendo delle lettere di minacce da parte dei Cinesi che sono i miei più grandi nemici da anni ed ora come se non bastasse stanno mandando minacce alla mia bambina.

L'ultima che mi è arrivata pronunciava questa parole:

Caro Antonio Russo, è un piacere per me scriverti questa ennesima lettera per te e la tua bellissima famiglia che non vedo l'ora di distruggere,come puoi ben notare porto ancora rancore per ciò che è accaduto ben 9 anni fa quando tu hai ucciso mia moglie davanti ai miei occhi,da quel giorno ho promesso che te l'avrei fatta pagare,che ti avrei fatto soffrire come tu hai fatto soffrire me e preparati perché quel momento sta arrivando stai attento alla tua preziosa bambina... Potresti non rivederla mai p.

Saluti da Chen Zhang

Ho portato i miei figli maggiori nel mio ufficio urgentemente perché potessero leggere questa lettera che dire che metteva i brividi era poco.

Non osavano dire parola ma vedevo nei loro occhi un misto di emozioni tra rabbia e paura ma soprattutto fremevano dalla voglia di trovare quel figlio di puttana e fargliela pagare con le loro stesse mani.

"A causa di queste lettere minatorie,sono costretto a prendere delle misure di sicurezza con mia figlia,da ora in poi non potrà uscire da sola se non con due di voi,non potrà mai rimanere sola o almeno finché tutta questa faccenda non si sarà risolta,domani la farò venire qui e gli e ne parlerò,ma ora vorrei sentire le vostre considerazioni" ho finito guardando tutti loro negli occhi e parlando con un tono professionale.

Il primo a parlare fu Alexander il mio primogenito "Certo che si sono d'accordo con te papà,finché non si risolverà la situazione queste saranno le regole che lei lo voglia o meno" finí di dire Alexander con tono cupo e calmo.

"Io sono d'accordo con voi" disse Elia con voce sicura e gli altri due non dissero nulla si limitarono ad annuire,ciò significava che erano d'accordo

"Andate ora, ci vediamo domani,sarà una lunga giornata ora riposate"dissi infine incitandoli a ritirarsi nelle proprie camere e così fecero senza dire nulla.

Cosa che feci anche io dopo di loro,appena entrato nella mia stanza mi cambiai e mi misi a dormire,domani sarebbe stata una giornata interessante.

PUNTO DI VISTA DI XANDER.

Quando papà ci ha comunicato di quelle lettere minatorie la mia rabbia è cresciuta sempre di più provando un misto di emozioni che vanno dalla rabbia alla paura.

Nonostante le regole che ora dovremo imporre a Charlotte sono pesanti per lei, è l'unica cosa da fare al momento,ma conoscendola sarà molto difficile per lei accettare questa cosa.

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