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PUNTO DI VISTA DI CHARLOTTE.

Il dottore esce dalla stanza e inizia a parlare impaurito dei miei fratelli.

"Devo darvi una notizia".

Ci guardiamo tutti con spavento e preoccupazione negli occhi,aspettando che continuasse a parlare.

"Parla,ora" gli dice mio fratello Elia impaziente e nervoso.

"Vostro padre,non... c'è l'ha fatta...giuuu.ro,che ho-abbiamo fatto il poss..ibi..le" dice il dottore balbettando dalla paura.

Infatti neanche due secondi dopo che il dottore si trova un pugno dritto in faccia da mio fratello Max facendolo cadere per terra,continua a tirargli pugni finché non si calma.

Il mio cuore è devastato,a pezzi,rotto non saprei più come definirlo.

Speravo con tutto il mio cuore che il dottore stesse scherzando,e invece no era tutto vero,sento lacrime scendere sul mio volto.

Eh sì sto piangendo.

Ma nel frattempo alzo gli occhi per vedere la scena davanti i miei occhi,era così triste e desolante.

C'era Nath tra le braccia di Alexander che piangeva,i gemelli si confortavano l'un l'altro,mentre i miei fratelli più grandi erano accecati dalla rabbia,ma non una lacrima sui loro volti anche se so bene che loro reprimono le loro emozioni.

Mi sento di troppo tra loro,sapendo che è tutta colpa mia quindi esco dalla saletta dove c'erano tutti e mi dirigo verso l'esterno del grande ospedale,ignorando le voci e le grida dei miei fratelli che mi chiamano.

Arrivata fuori mi siedo su una panchina e inizio a pensare.

È colpa mia, è soltanto colpa mia,quel proiettile era per me,in quel letto dovrei esserci io,...io dovrei essere morta non lui. Fanculo.

Penso questo tra me e me mentre do pugni forti alla panchina causandomi molto dolore e ferite alle mani.

Vedo arrivare in lontananza i miei fratelli Max e Alexander preoccupati,io nel frattempo continuo a sbattere i pugni sulla panchina.

"Cosa stai facendo,basta calmati!!"mi urla max,ma io non mi fermo,non riesco e così piacevole provare del dolore.

"Ei ei calmanti piccola,va tutto bene" continua Alex mentre mi prende le mani delicatamente per farmi fermare e le stringe tra le sue e questo riesce un po' a calmarmi.

E mi tira a sé in un lungo abbraccio fraterno che mi fa sentire al sicuro.

"Gli altri mi odiano vero?" chiedo timidamente.

Loro si guardano un po' straniti e Max parla per primo " cosa dici, perché dovrebbero odiarti?".

" Perché è colpa mia se è morto,il proiettile era per me,ma lui mi ha fatto da scudo." dico scoppiando di nuovo a piangere.

"Non è colpa tua,ma è colpa di quegli stronzi che l'hanno sparato e stai sicura che gli altri non c'è l'hanno con te, te lo posso assicurare piccola" mi dice sincero Alex.

E io gli credo,almeno per adesso.

"Dai su andiamo in macchina sono già tutti là e poi arrivati a casa ti medico le ferite signorina eh" dice sempre con il suo tono da mammina ed io annuisco con un piccolo sorriso.

Io sono in macchina con Elia al volante,Alex accanto a lui e dietro ci sono Gabri e Nath io sono in mezzo a loro.

Nath appoggia la testa sulla mia spalla ed io appoggio la mia testa sulla sua,ma restiamo in silenzio per tutto il viaggio.

Arrivati a casa vedo gli altri miei fratelli scendere dall'altra macchina ed entrare subito in casa per poi chiudersi ognuno nelle loro stanze.

Non ho provato a rivolgergli la parola perché sono ancora convinta che siano arrabbiati con me tranne i più grandi e Nath che con me sono come al solito.

Una volta entrati in casa,Max mi porta subito nella stanza ospedaliera che abbiamo in casa e mi medica le ferite molto delicatamente.

Dopodiché lo ringrazio con un bacio sulla guancia e me ne torno nella mia stanza,triste ed esausta,inizio a piangere senza sosta.

PUNTO DI VISTA DI ALEXANDER.

In questo momento siamo tutti a casa,ed ognuno è chiuso nella propria stanza.

Prima ho riflettuto sulle parole di Lotte, perché dovrebbero odiarla?
Non è colpa sua se quei stronzi volevano farla fuori,lei non ha colpe è una creatura così piccola e innocente.

Ma in fondo so bene anche io che in uno dei miei fratelli minori ha un po' di rabbia verso di lei.

Penso abbiate capito di chi sto parlando.

Beh Manuel è sempre stato quello irascibile della famiglia e con grossi problemi di rabbia,ma spero che non le dica cose brutte o che non se la prenda davvero con lei,dato che l'ha già fatto in passato e non è finita bene.

Voglio che i miei fratelli vadano d'accordo tra loro e si amino con un amore fraterno forte, proprio come papà ci ha insegnato.

Ora ci saranno molti documenti e trattative per poter ottenere la tutela dei miei fratelli minorenni ovvero Lotte e Nath sono gli unici ancora minorenni della famiglia per cui devo prendermi la loro tutela.

Ma oltre a questo sono anche consapevole del fatto che la storia non finisce qui,sono riusciti a sparare mio padre,ma loro volevano lotte morta non so il perché ma so per certo che non si fermeranno finché non sarà morta,ed io questo non lo permetterò fosse l'ultima cosa che faccio.

Ma comunque colui che ha ucciso mio padre avrà una bella vendetta e non la passerà liscia.

Si tratterà di giorni mesi forse anche anni ma ciò che mi importa è vendicare mio padre e soprattutto proteggere Lotte perché so che ancora la cercano.

Tra questi pensieri mi addormento in un sonno un po' tormentato da incubi e paure.


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