PUNTO DI VISTA DI LOTTE
Ed eccoci qua all'ospedale aspettando che il dottore esca con delle buone notizie.Nel frattempo sono in braccio a Elia tra le sue braccia mi consola,so che loro sono più tristi e sconsolati di me dato che lo conoscono da più tempo mentre io da solo 3 mesi e mi fa male pensare che ho perso così tanto tempo con mio padre e finalmente potevamo recuperare tutto il tempo perso e ora non può finire così e non deve finire.
Mentre penso ciò vedo il dottore uscire dalla stanza dove si trova papà.
"Allora,parla" dice Alexander al dottore con tono minaccioso.
"Beh..ecco il-- signor Russo mhh è in coma purtroppo non...abbiamo potuto fare molto...scu-sate..ci" dice il dottore in preda al panico perché era terrorizzato non solo da mio fratello ma anche da tutti gli uomini presenti in sala cioè i miei fratelli che lo stanno letteralmente mangiando con lo sguardo.
" Allora vuol dire che non hai fatto abbastanza,ti conviene sperare che si svegli altrimenti poi saranno cazzi tuoi" dice Max ancora più minaccioso di Alex.
"Andiamo a casa, hai bisogno di riposare,sei qui da ieri sera" mi sussurra all'orecchio Elia che mi stava ancora tenendo in braccio.
"Non voglio..." Rispondo piagnucolando.
"E invece si,devi riposarti,ti prometto che torneremo pomeriggio, ora però andiamo" continua a dirmi in modo dolce.
" E va bene" dico alzandomi dalle sue gambe e salutando gli altri.
Entriamo in macchina e arriviamo subito a casa.
"Vatti a cambiare io nel frattempo ti preparo qualcosa da mangiare"mi dice mentre salgo le scale.
"Va bene fratellone" gli rispondo.
Ho ancora il vestito che ho indossato ieri,da rosa che era è diventato rosso da tutto il sangue.
Decido di non farci molto caso e metto il vestito a lavare, dopodiché mi metto una felpa di mio fratello Manuel e un semplice pantalone di tuta.
Scendo di sotto per vedere cosa ha cucinato di buono,dato che mi è venuta un po' di fame.
E mi trovo davanti un piatto di spaghetti alle vongole,il mio preferito.
"Grazieeee" lo dico abbracciandolo di lato.
"Di nulla principessa,buon appetito" dice mentre se ne va di sopra per cambiarsi anche lui.
" E tu non mangi?"gli chiedo stupita.
"Mh no non ho fame,vado a farmi una doccia".
"Ah va bene,a dopo".
Dopo aver finito il mio piatto lo metto nel lavandino e lo sciacquo per bene.
E vedo scendere mio fratello," hai mangiato tutto,brava ora vai a riposarti un po',che poi vengo a chiamarti per andare all'ospedale".
" Va bene " gli dico lasciandogli un bacio sulla guancia.
Arrivo nella mia stanza e subito mi sdraio per poi cadere nel mio bellissimo sonno sereno e tranquillo.
PUNTO DI VISTA DI ALEXANDER
Sono ancora qui con tutti i miei fratelli tranne Lotte e Elia che sono tornati a casa,ceh più che altro Elia l'ha fatto per far riposare Lotte non vorrei che tutto questo la facesse stare troppo male,non lo merita.
Vedo i volti disperati e preoccupati dei miei fratelli minori,hanno paura lo leggo nelle facce di ognuno di loro.
Ciò che provo io a dir la verità è solo dolore,non può accadere,se perdo lui perdo tutto e anche i miei fratellini che sicuramente cadrebbero in depressione,voglio che nessuno di loro stia male,non lo potrei reggere.
Vedo Nath venirmi contro con le braccia aperte,segno che vuole un abbraccio che ovviamente gli concedo.
Restiamo abbracciati per un paio di minuti mentre lo consolo che andrà tutto bene.
Posso mentire a loro ma non posso mentire a me stesso e questo la mia coscienza lo sa bene.
PUNTO DI VISTA DI ELIA.
Sono le 17:00 e non so se andare a svegliare Lotte o lasciarla dormire,ma non vorrei che poi si arrabbiasse perché non l'ho svegliata.
Vabbè dai la sveglio,so che ci tiene molto a vedere papà.
Apro delicatamente la porta della sua stanza e mi dirigo verso il letto sedendomi piano.
"Ei piccola,sveglia dobbiamo andare" le dico dolcemente.
"Mhh si un attimo" sussurra sotto voce.
"Dai su" le dico di nuovo.
Dopo un po' si alza e io me ne vado dalla stanza in modo che possa prepararsi tranquillamente.
Mi siedo tranquillamente nel salone aspettando che scenda.
Ed eccola che arriva dopo 10 minuti.
"Ei andiamo" mi dice con la sua dolce voce.
Andiamo in macchina e in men che non si dica siamo arrivati all'ospedale,o meglio il nostro ospedale.
Eh sì perché questo ospedale è nostro, è stato proprio papà a fondarlo e porta il nome Russo.
Entriamo nella sala dove erano presenti tutti i nostri fratelli e ci salutano.
"Tutto bene con lotte?" Mi chiede Alex preoccupato.
"Si tutto bene,le ho fatto mangiare qualcosa e poi ha riposato un po' e tu fratellone non preoccuparti troppo per gli altri pensa pure a te" gli dico premurosamente.
"Lo so è che non posso farne a meno" mi risponde.
"Eh lo so" lo dico perché lo capisco bene.
Durante questa conversazione esce dalla porta il solito dottore e inizia a parlare
"Devo darvi una notizia".
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~SHE~
Ficção AdolescenteCharlotte Paul-Russo è una ragazza di soli 15 anni,che durante la sua vita ha conosciuto il vero e proprio inferno,sin dalla tenera età di 4 anni,ma tutto cambierà quando verrà a sapere di 7 fratelli e un padre meglio chiamata la famiglia Russo e so...