XLIX) Scambi di ruoli

66 6 24
                                    

'Tasha's pov
Fin da quando ero piccola me la sono sempre cavata nei combattimenti: mio padre mi insegnava a creare ottime strategie e ideare dei piani efficenti, mentre mia madre mi allenava nel corpo a corpo e nell'utilizzo di diversi gadget.
Se già dalla prima infanzia le sfide e lo spirito combattivo erano all'ordine del giorno, dopo la scomparsa di mio fratello divennero una vera e propria ossessione per tutti.
Dovevo essere pronta per affrontare il futuro, per manipolarlo a mio piacimento senza restare ferita -o peggio, lasciarci la pelle-, e finalmente sono giunta al termine di questa folle attesa. Dopo anni, è arrivato il giorno d'inizio degli scontri con Thanos, quelli decisivi per la mia famiglia.

Mi sembra quasi di sentire il sangue pulsare nelle vene, l'adrenalina vibrare fin dentro le ossa e una scossa d'energia continuare ad elettrizzarmi ad ogni mossa che faccio.
Schivo, colpisco, pianifico. Va tutto come negli allenamenti, tutto come me l'ero sempre immaginato, tranne che per la presenza di Spider-Man al mio fianco in questo piccolo scontro.
Non riesco a staccargli gli occhi di dosso, non riesco a concentrarmi completamente e anziché pensare al nemico continuo a preoccuparmi per come stia Peter, e la situazione peggiora di brutto quando mi rendo conto che si è aggiunto anche Tony allo scontro.

Prima che io riesca ad intervenire ci pensa il ragnetto a prevedere le mie mosse, andando a soccorrere il suo mentore e bloccando un attacco da parte dell'alieno.

«Ehilà, come va, signor Stark?» lo schernisce il ragazzino, mentre io li raggiungo di corsa

«Ragazzo, da dove spunti? E pure tu, 'Tasha, non dovresti essere altrove?»

«Gita scolastica in MOMA» risponde lui, prendendo poi parola anche per me, così che io possa finire di occuparmi di questo bestione che ci ha attaccato «E lei invece era con me. Stiamo cercando di risolvere le varie questioni legali che rompono un po' alla squadra, e quindi ha deciso di restare in zona»

«Già, ma se ora non vi dispiace mi allontanerei un attimo. Peter, Tony, voi occupatevi di questo qui, io faccio una telefonata» intervengo, correndo poi in fretta verso un posto sicuro e lasciando ai due uomini il resto della battaglia.

Un po' di tempo fa comunicai a Loki cosa sarebbe successo con Thanos, incaricando mio fratello di aiutarlo a migliorare con le sue illusioni così da crearne una perfetta che potesse ingannare il titano pazzo. Nel frattempo, mi ero messa in contatto anche con l'altro Loki che lavora alla TVA, chiedendogli di rubare alcune gemme dell'infinito che potrebbero servirci, informando Pietro di tutto ciò e dandogli il ruolo da "postino segreto".

«Maximoff?» lo chiamo per telefono, vedendo una scia argentata raggiungermi in mezzo secondo, così come gli avevi detto di fare

«Al suo servizio, my Lady» rispondere Pietro con un inchino, cercando di farmi ridere

«Non è il momento degli scherzi, velocista. Purtroppo ho dovuto lasciare che Thanos prenda la gemma dello spazio, e anche se Loki è salvo è stato un grande sacrificio per lui»

«Ma se tutti credono che sia morto, lui ora dov'è?»

«Si è nascosto. Qui sulla terra, sotto forma di salmone e a volte di serpente o newyorkese qualunque. Sa che la storia deve fare il suo corso, quindi vedrà di non interferire. Finché Thanos non schioccherà le dita, non potremmo contare su di lui»

Il ragazzo rabbrividisce leggermente alle mie parole, abbassando in fretta lo sguardo, non riuscendo a sostenere il mio.
In fin dei conti, sia io che lui non eravamo presenti alla battaglia che combatté mio padre, dunque non sappiamo se sopravviveremo o diventeremo polvere, ed è per questo motivo che dev'essere tutto perfetto ora, così che le cose vadano esattamente come devono andare senza troppe conseguenze.

IO L'HO SEMPRE CHIAMATO PAPÀDove le storie prendono vita. Scoprilo ora