Capitolo 33

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Crystal's Pov
Non so come sono arrivata a fine cena. So solo che avrò mangiato tre o quattro pezzi di ogni porzione e che ho evitato gli sguardi delle persone. Mattheo si girava sempre verso di me per controllare se stessi mangiando, ma io non facevo altro che evitare il suo sguardo. Nessuno mi ha più menzionato e li ringraziai per questo. Non avevo più voglia di litigare con nessuno. Più fissavo il dolce che Sadie aveva messo sotto al mio naso più aumentava la mia voglia di correre in bagno e vomitare il poco cibo che avevo ingerito.

Una volta che tutti terminarono il proprio dessert da trecento dollari a testa Jade propose di spostarci nel salone dove c'erano i regali di Natale che aveva comprato. Tutti si alzarono avviandosi verso il salone, ma io restai a fissare il dolce ancora nel mio piatto.

Quanto vorrei scaraventarlo contro il muro e urlare contro tutti, ma non potevo, così mi limitai ad alzarmi con lentezza e a prendere il piattino dove era posizionato il dolce e a portarlo con me. Raggiunsi gli altri sedendomi su una poltrona distante da tutti con il piattino in mano mentre li osservavo.

Jade parlava dando singolarmente ad ognuno il proprio regalo associandogli una dedica talmente falsa che Giuda sembra un angelo in confronto.

Quando arrivò il mio turno Jade si avvicinò a me con un piccolo pacco tra le mani, "infine Crystal. Quella che un giorno spero diventerà mia nuora e a cui auguro ogni bene" mi porse il regalo che io presi con riluttanza e con un sorriso di circostanza.

"Ti ringrazio" dissi prendendo il pacco, ma non aprendolo.

I minuti che si susseguirono furono scambi di regali e di cose che non utilizzerò mai. Io non avevo fatto nessun regalo se non due. Due regali che ho sempre voluto fare, ma a cui non ho mai avuto la possibilità.

Mi alzai ed annunciai di avere anch'io un regalo per mia zia facendo puntare tutti gli sguardi su di me.

Feci segno a Sadie di venire avanti. Prima le ho parlato e le ho lasciato una bella mancia solo per portare il regalo a mia zia. Quando mia zia vide cosa aveva Sadie in mano sbiancò di colpo. Ci sono poche cose che sapevo su di lei, ma quello dell'allergia ai gigli era impresso nella mia memoria fin quando sono piccola. Ed è un fatto curioso che i fiori che amava tanto il nonno lei li odiasse e li ripudiasse a tal punto dal non riuscire a respirare quando c'erano quei fiori intorno a lei.

"Spero tanto che ti piaccia, zia" pronunciai quelle parole sotto il suo sguardo scioccato.

Sapevo che non poteva rifiutare quel regalo in quanto lei di fronte agli altri doveva fare la figura della zia perfetta. Sadie le porse il vaso di gigli che stavo curando da quando l'ho preso quel giorno alla serra e mia zia con un leggero tremore alle mani lo afferrò.

"È stupendo" disse quasi senza voce.

Ritornai al mio posto e mi godetti la faccia di mia zia per tutto il tempo, restava lì con il vaso in mano e con il panico negli occhi. Sentii lo sguardo di Lorin su di me e quando mi voltai per guardarlo inarcai un sopracciglio nel vederlo scuotere la testa. Lui sapeva il perché. Gli avevo raccontato più volte dell'allergia di mia zia per i gigli. A quel gesto non badai più di tanto e quando vidi mio padre dare un regalo a mia madre, che finse ovviamente di essere emozionata, capii che quello fu il momento di entrare in scena, così attirai l'attenzione di tutti i presenti su di me.

"Anch'io ho un regalo per mia madre" dissi e tutti gli sguardi si puntarono su di me.

Mi alzai avvicinandomi a lei, sempre con il piatto del dolce intatto in mano ed iniziai a parlare, "avrei dovuto darglielo tempo fa, al suo compleanno o alla festa della mamma dove tutti i bambini regalano qualcosa alle proprie mamme, ma si vede che lei era troppo impegnata per fare realmente la mamma. Ma non importa, voglio approfittare del fatto che oggi sia natale e che oggi tutti devono essere più buoni per fare un regalo alla donna che mi ha messo al mondo" conclusi il mio monologo e mia madre mi sorrise così falsamente che dovetti reprimere l'impulso di sbattergli il dessert in faccia.

NON TI SCORDARE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora