Capitolo 37

944 52 2
                                    

I gigli bianchi significano purezza. Peccato che io abbia trovato un giglio nero.

Mattheo's Pov
La guardai uscire dalla sua stanza e io rimasi da solo. So di aver sbagliato con la ragazza della scorsa notte di cui non ricordo neanche il nome, ma con Sadie non ho colpe e lei lo sa. Appena ho capito ciò che è successo mi sono staccato bruscamente da lei.

Avrei dovuto dirle che le altre non sono lei. Che anche solo il tocco di qualcun'altra mi disgusta e che lei è l'unica che voglio. Ma non gliel'ho detto. Crystal non è una ragazza che si può ingannare con le parole e questo l'avevo capito fin da subito.

Mi passai una mano tra i capelli con frustrazione e mi guardai intorno.

Dovevo rimediare.

Volevo mantenere la mia promessa. Quella di guarirla e di dimostrare che io non sono come lui.

Scesi di sotto dove trovai Crystal seduta sul divano del soggiorno intenta a guardare la tv. E quello mi stranii molto. Non lo faceva praticamente mai.

Invece in cucina c'era Agatha intenta a preparare il pranzo, mentre Ryker e Lorin erano seduti intenti a parlare. Li raggiunsi nell'intento di evitare Crystal.

Mi sedetti di fronte a Lorin che mi guardava con un sopracciglio inarcato, "spero che tu ti stia divertendo" affermò senza lasciarmi il tempo di prendere parola.

"A fare cosa?" domandai non capendo di cosa stesse parlando.

"A farle del male."

"Sei l'ultimo che può farmi la ramanzina. Ti ricordo che qualche settimana fa non sei stato neanche tu così gentile."

Non avevo di certo dimenticato di come l'avesse trattata quel giorno a casa di Colin.

"L'ho detto per rabbia e me ne pento, ma tu Mattheo, quante cose dirai o farai per rabbia?"

"Tu cosa sai di me?"

"Ti stupirebbe sapere quante cose so io di te, ma per quanto folle possa essere la scelta di Crystal è pur sempre una sua scelta e la devo rispettare."

Lo guardai per brevi istanti fino a scuotere la testa. L'avevo capito fin da subito che provava qualcosa per lei, qualcosa che non lei non proverà mai nei suoi confronti.

"Quale? Quella di non avere scelto te?" domandai e vidi in lui qualcosa scattare.

"No. Quella di farsi continuamente del male sapendo come finirà tutto questo" sputò in tono acido.

"Ora prevedi anche il futuro Lorin? Tu sei l'indovino e Colin è la tua palla di cristallo?" domandai ironicamente facendo ridere Ryker.

"Lascia stare Colin. Pensi che non sappia perché c'è l'hai così tanto con lui?"

"Tu non sai nulla."

"Gliel'hai detto? L'hai detto a Crystal perché lo tratti in quel modo?" al suono di quelle parole scattai in piedi facendo cadere la sedia che provocò un tonfo sordo.

Non l'avrebbe dovuto dire. Non avrebbe mai dovuto menzionare ciò che è successo con Colin.

"Mattheo" Ryker mi richiamò all'ordine, ma continuai a fissare in cagnesco Lorin.

"Prova solo a dirle qualcosa e giuro che finirà male" strinsi i pugni lungo i fianchi cercando di trattenere la rabbia.

"Che diamine succede? Ho sentito un tonfo" sentii la voce di Crystal farsi spazio nella cucina, prima che Lorin potesse parlare.

NON TI SCORDARE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora