Capitolo 34

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Mattheo's Pov
Era il giorno capodanno e la casa era silenziosa. A parte me, Crystal e Ryker non c'era nessun'altro. Mia madre era partita per il Giappone per concludere un affare importante lasciandoci soli. Crystal era uscita poche volte dalla sua stanza dalla cena di Natale. Non ho provato a bussare alla sua porta anche se ero stato tentato più volte di farlo.

Scesi di sotto ancora assonnato, erano le due del pomeriggio e penso di essere l'unico sveglio e lo sarò ancora per un bel po' visto che Ryker non si sveglierebbe neanche con una bomba e non penso che Crystal uscirà oggi dalla sua camera.

Arrivai in cucina e mi ritrovai sorpreso di vedere una figura minuta dai capelli neri mentre puliva i piatti.

Sadie? Le domestiche non erano andate tutte in ferie?

Mia madre le aveva dato le ferie poco dopo aver finito di sistemare la casa il giorno di Natale.

"Cosa ci fai qui?" domandai appoggiandomi allo stipite della porta a braccia incrociate.

"Oh, Mattheo" sobbalzò dallo spavento e il piatto che stavo pulendo cadde rompendosi in mille pezzi.

Fissai i cocci del piatto rotto senza proferire parola, Sadie iniziò a tremare e a balbettare, "mm-ii di-sss-p-iacc-ee" di corsa prese subito la scopa ripulendo il disastro che aveva combinato.

"Mia madre non ti ha mandato in vacanza?" chiesi superandola e versandomi del succo d'arancia in un bicchiere.

"Ecco..." lasciò la frase in sospeso facendomi sospirare.

"Ho capito. Non si fida a lasciarmi da solo senza una balia" scossi la testa capendo le intenzioni di mia madre.

"Ti vuole molto bene."

"Lo so."

In realtà è tutta apparenza.

"Posso pensarci io alla colazione" disse quando vide che volevo prepararmi la colazione da solo.

"Non c'è ne bisogno" alzai gli occhi al cielo per la sua insistenza.

"Sono qui apposta."

"Sadie, ho due mani e due gambe per un motivo."

"Ho preparato la colazione anche a Ryker" esortò indicando il vassoio pieno di cibo di ogni genere.

"E per Crystal?" chiesi mentre tagliavo delle fragole a pezzetti.

Crystal mi ha ufficialmente contagiato con la fissazione delle fragole.

"Come?" sbatté più volte le palpebre confusa.

"Siamo in tre qui, non in due" replicai facendo una smorfia.

"Non esce mai dalla sua stanza quindi ho pensato che non fosse necessario" scrollò le spalle come se fosse disinteressata alla conversazione.

"Prepara un vassoio anche per lei e portaglielo."

"Ma non risponde mai, tutte le volte che ci ho provato mi ha mandato via."

"Tu riprovaci" mi appoggiai al bancone mentre sorseggiavo il frullato alle fragole e panna che avevo appena preparato.

"Perché non ci vai tu?" domandò confusa facendomi sospirare.

"Sono io che do gli ordini, Sadie."

"Tu tieni a lei."

"E a te cosa importa?" inarcai un sopracciglio guardandola in modo scettico.

"Mi importa" rispose sicura di sé.

"Mi piaci ancora Mattheo" si avvicinò a me ed io restai immobile.

NON TI SCORDARE DI MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora